TikTok – mostreremo un video dove una vecchietta che reciterà una preghiera troppo divertente sulla cantina di vino, da non perdere.
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Di poesie dedicate al vino ce ne sono a milioni, dall’antichità ad oggi. Ma versi scritti espressamente per celebrare una cantina sono una rarità.
Come quelli firmati da Edward Ragg, eno-consulente di stanza in Cina e firma di “The Drink Business”, che nella sua prima raccolta di poesie “A Force That Takes”, ne ha dedicata una ad una delle cantine più affascinanti del mondo, Chateau Musar, in Libano.
Ad ispirarlo una frase che il proprietario, Serge Hochar, dice spesso: “siamo creati per resistere”.
Una frase che racchiude il senso di un’esperienza di viticoltura davvero eroica, e sul quale Hochar, che WineNews ha incontrato a Vinitaly (in una splendida cena by Marilisa Allegrini, ndr), è andato anche oltre: “il vino deve saper sopravvivere a chi lo produce”.
Per leggere la poesia.
Chateau Musar – il vino della vecchietta
” Siamo inoculati per resistere .” ~ Serge Hochar
L’ombra del pergolato, il più sicuro dei vigneti, non porta maturità a questa terra. Essere radicati qui significa accovacciarsi ma rimanere in piedi, sapere che ogni uva tesa, ogni grappolo conteneva è permeabile come la pelle eppure più simbolico, che la resilienza ha nessuna temperatura, sopravvivenza senza sole tranne la più antica.
Chateau Musar
Nel 1930, a soli 20 anni, Gaston Hochar fonda Chateau Musar.
Serge Hochar, il figlio maggiore di Gaston, ingegnere civile, con l’incoraggiamento del padre decide di studiare enologia diventando allievo di Emile Peynaud presso l’Università di Enologia di Bordeaux.
Dopo aver dichiarato a suo padre:
“voglio fare il vino a modo mio, voglio che sia conosciuto in tutto il mondo”
è diventato enologo di Chateau Musar nel 1959.
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