Bollettino Covid-19: i casi in Italia alle ore 18 del 31 ottobre

Visione consentita ai minori

Covid-19, il bollettino di oggi 31 ottobre 2020 – sono  31758 nuovi casi e 297 morti. Numeri impressionanti che potrebbero spingere il governo ad intervenire già nelle prossime ore. In un’intervista alla festa del quotidiano ‘Il Foglio’, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha detto che “si stanno tenendo incessantemente” riunioni di governo per discutere del prossimo dpcm, “che sicuramente sarà più restrittivo”. “Dobbiamo capire se anticipare le mosse per evitare che la curva peggiori”, ha poi aggiunto il titolare della Farnesina. 

E una riunione per discutere di eventuali misure restrittive è stata convocata proprio in queste ore dal premier Giuseppe Conte. All’incontro saranno presenti i capidelegazione di maggioranza, il ministro Francesco Boccia, il sottosegretario Riccardo Fraccaro e i membri del Comitato tecnico scientifico. Da quanto si apprende nel corso della riunione saranno analizzati gli ultimi rapporti dell’Istituto Superiore di Sanità.

Vedi anche il bollettino precedente 30 ottobre 2020.
Guarda anche la Top List del mese di Aprile, la Top List del mese di Maggio, la Top List del mese di Giugno, Top List del mese di Luglio, Top List Bollettini AgostoTop List Bollettini Settembre, e la Top List Bollettino Ottobre. “ la lista completa di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc. “.

INDICE
Bollettino Covid-19 i casi in Italia alle ore 18 del 31 ottobre

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (2 votes, average: 5,00 out of 5)

Loading... 

Bollettino Covid-19 del 31 ottobre della Protezione Civile

  • Attualmente positivi: 351.386
  • Deceduti: 38.618 (+297)
  • Dimessi/Guariti: 289.426 (+5.859)
  • Ricoverati con sintomi: 17966 (+972) 
  • Terapie Intensiva: 1.843 (+97)
  • Tamponi: 15.784.461 (+215.886)
  • Totale casi: 679.430 (+31.758, +4,9%)
bollettino coronavirus oggi 31 ottobre 2020

L’ultimo report dell’Iss fotografa una situazione in rapido deterioramento. Nel periodo 08 – 21 ottobre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è risultato pari a 1,70. L’Istituto superiore di Sanità che definisce “a rischio elevato” 11 regioni, mentre ce ne sono 4 (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte) più la provincia di Bolzano, che sono già nello scenario 4. “In alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo”. 

In Lombardia sono quasi 9mila casi in Lombardia, a Milano oltre 3.700

Non si ferma la lotta al coronavirus ma la situazione in Lombardia è sempre più critica. Nella giornata di sabato 31 ottobre sono stati accertati altri 8.919 casi in tutta la Regione (a fronte di 46.781 tamponi). Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 3.730 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile con il consueto bollettino. In Italia i casi sono stati complessivamente 31.758, con 287 morti, nelle ultime 24 ore.

Sono sempre più sotto stress i reparti di terapia intensiva dedicati ai pazienti covid. In Lombardia nelle ultime ore si sono registrati altri 22 ricoveri di persone con gravi insufficienze respiratorie; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 392 casi. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 335 unità per un totale di 4.033. Negli ospedali della regione ci sono in tutto 4.425 persone affette da SarsCov2.

Si allunga la scia di morte provocata dal virus in regione. In una sola giornata ha ucciso altre 73 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 17.535. 

Dopo il bollettino di sabato, il Governo ha convocato d’urgenza un incontro con il Comitato tecnico scientifico. Si discute dei numeri attuali e dell’eventualità di creare nuove zone rosse. In questo caso Milano sarebbe nell’elenco dei territori da ‘isolare’.

Lockdown, il punto di vista dell’Istituto superiore di sanità

A descrivere la situazione attuale è il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. “È chiaro – ha detto – che ci troviamo di fronte a un Paese che ha adottato misure importanti che si stanno implementando e i cui effetti vedremo alla fine della prossima settimana, quindi dopo i famosi 15-20 giorni, che sono i tempi per vedere come agiscono sulla diffusione dell’infezione le misure che vengono adottate. Misure alle quali si devono adeguare o inserire ulteriori misure che possono essere e a livello nazionale e a livello locale”. 

“Le regioni stanno analizzando i dati e credo che dall’esito di questa analisi si potrà valutare contestualmente se accompagnare con misure anche locali ulteriori, laddove per esempio la curva di crescita sia più significativa che altrove”, ha chiarito. “Gli scenari hanno del margine di flessibilità e quello in cui ci troviamo è uno scenario in cui il Paese ha adottato delle misure progressivamente più restrittive fino al Dpcm della scorsa settimana, che è intervenuto in maniera significativa nel mettere dei vincoli a determinate attività, limitando in qualche modo le interazioni”. Il documento fatto con il consenso di tutte le istituzioni nazionali per gestire l’evoluzione dell’epidemia di covid-19 è la guida ed è “preziosissimo”, conclude Brusaferro.

Da Lunedì i tamponi rapidi per Ats e Asst

“Da lunedì i tamponi rapidi antigenici inizieranno ad essere utilizzati dalle Ats e Asst della Lombardia in determinati ambienti pubblici e successivamente, grazie ad una delibera che sarà presentata in Giunta martedì 3 novembre, saranno forniti a medici e pediatri di famiglia che daranno la disponibilità. Queste tipologie di test consentono una rapida definizione dell’esito e sono quindi molto importanti per l’individuazione dei possibili casi covid in diversi ambiti”. 

Lo ha annunciato Attilio Fontana, governatore lombardo, a seguito della riunione con tutte le direzioni strategiche delle Ats e delle Asst della Lombardia avvenuta venerdì. L’utilizzo dei test antigenici rapidi sarà disciplinato attraverso un apposito provvedimento iscritto all’ordine del giorno della prossima Giunta regionale. 

“I tamponi antigenici rapidi – spiega l’assessore al Welfare Giulio Gallera – saranno resi disponibili per medici e pediatri di famiglia, per le Usca che effettuano test a domicilio su indicazione del medico, o in determinate collettività, nel settore scolastico, nelle unità d’offerta residenziali e semiresidenziali, nei Pronto Soccorso, negli istituti penitenziari per una rapida definizione dei casi positivi e dei contatti stretti”. 

Lunedì incontro per ‘leggere’ i dati sul covid

In Lombardia già lunedì ci sarà un incontro tra il governatore Attilio Fontana, i sindaci della città e i vertici sanitari per analizzare l’andamento della pandemia e la risposta alle prime misure adottate. “Un principio – ha spiegato Fontana – che vale anche per una condivisione della situazione con l’Anci e con i sindaci dei capoluoghi di Provincia ai quali ho dato appuntamento. Con loro faremo il punto della situazione sulla base di un ‘pacchetto’ di dati che, secondo quanto ci dicono i nostri esperti, può essere un indicatore ‘credibile’ per capire come evolve il quadro sanitario ed epidemiologico”.

In Lazio – Roma, a Roma 1180 nuovi casi. Sono 2289 in totale nel Lazio

Oltre 100 casi di Coronavirus in più a Roma città rispetto a venerdì (1180 a fronte dei 1073 delle 24 ore precedenti). Quasi 500 nei Comuni della provincia (457) e 652 nel resto del Lazio. Continuano ad aumentare i casi di positivi al Covid19 nella regione Lazio. Sono intatti 2289 i nuovi contagi alla data di sabato 31 ottobre, come si evince dal bollettino quotidiano diffuso dalle Asl territoriali. Venditue i decessi, 108 i guariti su 25mila tamponi eseguiti. 

“Il rapporto tra positivi e tamponi rimane invariato – il commento dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato – . A Roma e nel Lazio già disponibili da mesi oltre 700 posti di alberghi assistiti per quarantene e per i trasferimenti dei clinicamente guariti, attualmente sono liberi 150 posti. Da lunedì si avvia distribuzione dei tamponi rapidi antigenici ai medici di medicina generale e sono gratuiti per gli assistiti. Sempre lunedì scade il termine per la dichiarazione dei requisiti e la capacità di inizio attività dei laboratori privati per l’esecuzione dei tamponi molecolari alla tariffa calmierata, in coerenza con il proficiency test del laboratorio regionale di riferimento dello Spallanzani. In corso l’istruttoria tecnica anche con la rete delle farmacie sia per test sierologici che per i test antigenici”. 

Coronavirus Roma_ notizie, dati contagi e aggiornamenti oggi 31 ottobre 2020
Coronavirus a Roma il 31 ottobre 2020
  • Nella Asl Roma 1 sono 522 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi a domicilio e quarantasette sono ricoveri. Si registrano sette decessi di 59, 60, 67, 71, 79, 84 e 93 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 2 sono 495 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centosettantuno i casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano cinque decessi di 78, 82, 84 89 e 93 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 3 sono 163 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Diciannove sono ricoveri. Si registrano tre decessi di 79, 91 e 93 anni con patologie.
Nuovi contagi nei Comuni della provincia di Roma 
  • Nella Asl Roma 4 sono 75 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Tre sono ricoveri e un caso individuato in fase di pre-ospedalizzazione. Si registra un decesso di 84 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 5 sono 104 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 66 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 6 sono 278 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 78 anni con patologie. 
Covid19 nel territorio regionale 

Nelle province si registrano 652 casi e sono quattro i decessi nelle ultime 24h.

  • Nella Asl di Latina sono 205 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso.
  • Nella Asl di Frosinone si registrano 267 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Trentaquattro sono ricoveri.
  • Asl di Viterbo si registrano 125 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Quattro sono i ricoveri. Si registrano tre decessi.
  • Nella Asl di Rieti si registrano 55 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto” commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Coronavirus: i numeri della regione Lazio

Nel complesso alla giornata del 31 ottobre, sono 33906 gli attuali casi positivi Coronavirus nella Regione Lazio. Di cui 31780 sono in isolamento domiciliare, 1944 sono ricoverati non in terapia intensiva, 182 sono ricoverati in terapia intensiva. 1212 sono i pazienti deceduti e 11304 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 46422 casi.

Il bollettino dello Spallanzani del 31 ottobre 2020

All’Istituto Spallanzani di Roma sono ricoverati “242 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. 40 pazienti necessitano di terapia intensiva”. Lo comunica, nel bollettino medico diffuso in giornata l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani aggiungendo che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 1021”.

Nessuna mancanza di posti letto

“Questa è una guerra contro il virus e contro il tempo – ha dichiarato e precisato l’assessore della Giunta Zingaretti D’Amato -. C’è una grande pressione sui pronto soccorso ma non vi è alcuna mancanza di posti letto, che si stanno quotidianamente attivando, poiché quelli programmati sono al momento coerenti con la curva epidemiologica. Le nostre strutture ospedaliere stanno velocemente cambiando pelle e si stanno attivando giornalmente posti letto dedicati al Covid. Difendo i nostri operatori sanitari dei pronto soccorso che non hanno mai fatto venire meno uno straordinario impegno e una grande professionalità. Donne e uomini straordinari che operano nei Dipartimenti di emergenza/urgenza nel pieno rispetto dei protocolli clinico/terapeutici e dei pazienti. C’è una forte pressione ma nei pronto soccorso viene garantita la sicurezza e i percorsi tra i casi COVID e quelli non sospetti COVID fin dalla fase di pre-triage. Stamani (ieri 30 ottobre ndr) ho avuto modo di visitare la nuova area febbre di prossima apertura del pronto soccorso del Policlinico Umberto I che garantirà un’ulteriore rafforzamento della rete. Ho parlato con i professionisti sono tutti fortemente motivati e consapevoli della lunga battaglia che ci aspetta per salvare Roma e il Lazio”.

In Puglia nuova giornata drammatica per la Capitanata: 227 casi e 7 morti

Sono 762 i nuovi casi di positività all’infezione da Covid, registrati oggi in Puglia su 6.279 test:

  • 263 nella provincia di Bari,
  • 82 nella provincia di Barletta,
  • 59 nella provincia di Brindisi,
  • 227 nella provincia di Foggia,
  • 25 nella provincia di Lecce,
  • 101 nella provincia di Taranto,
  • 6 fuori regione.
  • Un caso di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito. 

Ancora drammatico il numero dei decessi, ben 10:

  • 7 nella provincia di Foggia,
  • 2 nel Brindisino e 1 nella Barletta.

I pazienti guariti salgono a 6.506, mentre i casi attualmente positivi sono 11.393 (725 ricoverati e 10.688 in isolamento domiciliare). 

In Toscana sono 2.540 nuovi casi, 25 morti e 150 nuovi positivi a Livorno

Duecentocinque casi tra Livorno e provincia (150 in città, gli altri così ripartiti: Collesalvetti 16, Bibbona 3, Cecina 16, Piombino 4, Rosignano Marittimo 15, Suvereto 1). Salgono quindi a 3.017 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 2.540 nuovi casi (ovvero 225 in meno rispetto al precedente monitoraggio), di cui 455 identificati da attività di screening e 2.085 in corso di tracciamento.

Complessivamente, si tratta tuttavia di un lieve aumento di casi in termini di percentuale se correlato al numero dei tamponi (16.176 quelli analizzati): esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 26,49% dei 9.589 soggetti testati contro il 25,22% di ieri quando erano state testate 10.964 persone. Da segnalare anche 25 decessi, di cui tre a Livorno (due uomini di 80 e 81 anni e una donna 83enne), con il totale che sale a 1.345: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 1.091 di oggi, salgono a 15.074 (il 34,1% dei casi totali).

A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 45 anni circa (il 15% ha meno di 20 anni, il 27% tra 20 e 39 anni, il 34% tra 40 e 59 anni, il 16% tra 60 e 79 anni, l’8% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni.

Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive

Per quanto riguarda la situazione attuale, continua a crescere il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 27.844  (+5,39% rispetto al +10,22% registrato ieri e al +7,21% del 29 ottobre) in virtù dei 44.263 contagiati da inizio emergenza, 14.358 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 716 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 1.345 decessi.

Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 1.209 (49 in più di ieri, 116 in più del 29 ottobre): tra questi sono 1.046 gli ospedalizzati ordinari (39 in più di ieri) e 163 in terapia intensiva (10 in più di ieri). In aumento, infine, le persone in isolamento domiciliare (26.635, ovvero 1.375 in più rispetto a ieri).  

In Campania i positivi salgono per 3.669 casi (25.256 in 10 giorni) e 14 morti

I positivi al Covid-19 salgono a 55.740 per 3.669 nuovi casi su 20.860  tamponi (98.834 dall’inizio della pandemia). Il nuovo contagio negli ultimi 10 giorni ha prodotto 25.256 nuovi positivi, con una media di 253 al giorno. Aumenta il numero dei positivi con sintomi, 192 nelle ultime 24 ore, benché sia altissimo il numero di contagiati asintomatici, 3.477. Aumenta conseguentemente chi ha necessità degli ospedali, mentre cresce la preoccupazione per la tenuta del sistema a Napoli a causa della ormai nota carenza di medici e infermieri. Va anche considerato che lo stesso personale ospedaliero è esposto al rischio di contagiarsi, come accaduto in queste ore a Bosco Trecase.

Asl 1 Napoli Centro

Per questo l’Asl 1 Napoli Centro ha lanciato un appello ai medici in pensione perché riprendano servizio straordinario, mentre si riduce la riserva di posti letto. Secondo il ​Report su base regionale diffuso dall’Unità di crisi, su 580 posti letto di Terapia intensiva complessivi, 168 sono occupati e 227 sono attuabili. Per le degenze, sono attivabili 1.500 posti, a fronte di 1.403 occupati. La riserva in questo caso è di 97. Sembra inevitabile nelle prossime ore l’integrazione delle postazioni di degenza e assistenza intensiva e sub intensiva ricorrendo alle strutture disponibili nelle cliniche accreditate.

Sul piano epidemiologico l’incidenza  della mortalità cresce. Si contano 243 decessi dal primo ottobre, con altre 14 vittime annunciate in queste 24 ore. I numeri rendono difficile evitare ulteriormente decisioni drastiche. Lo stesso Governo in queste ore potrebbe assumere misure straordinarie, mentre si inaspriscono ulteriormente le restrizioni in Campania, con la chiusura da lunedì anche della scuola dell’infanzia. Per ora non ci sarà il lockdown su scala regionale, ha spiegato il Governatore Vincenzo De Luca, per il quale serve una norma nazionale per fermare un virus che circola oltre i confini di province e regioni. Tuttavia il Premier starebbe valutando di istituire zone rosse nelle grandi aree metropolitane. Rischiano Milano e Napoli. In questo contesto, l’escalation dei casi rende sempre più decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni.

LA SITUAZIONE CLINICA

L’Unità di crisi ha comunicato 14 vittime (registrate tra il 26 e il 30 ottobre). Sale a 673 il numero dei deceduti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono 243 i decessi comunicati dall’Unità di Crisi a partire dal primo ottobre. Ci sono 265 nuovi guariti, che portano il totale a 10.537. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.403 (+18) in terapia intensiva 168 (+7), mentre 42.159 (+3.355) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 43.730 (+3.380) contro i 55.740 dall’inizio della pandemia.

POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE

Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:

  • Napoli 36.481 (+2.353),
  • Caserta 9.553 (+737),
  • Salerno 5.755 (+439),
  • Avellino 2.854 (+121),
  • Benevento 1.056 (+64). 

Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati.

NUOVO DPCM IN VISTA: POSSIBILI ZONE ROSSE A MILANO E NAPOLI. VERSO LO STOP ALLA MOBILITÀ TRA REGIONI

In queste ore il Consiglio dei Ministri sta vagliando le misure da adottare per contrastare la diffusione del virus in Italia. Tra le opzioni sul tavolo la zona rossa nelle grandi aree metropolitane, a cominciare da Milano e Napoli. Il lockdown su base territoriale potrebbe aggiungersi ad un blocco della mobilità tra regioni, al momento solo ipotizzato da indiscrezioni. Molto difficile la prosecuzione dell’attività scolastica in presenza laddove è ancora permessa.

Consulta le tabelle – Bollettino Covid-19 31 ottobre

Una risposta a “Bollettino Covid-19: i casi in Italia alle ore 18 del 31 ottobre”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *