
Covid-19, il bollettino di oggi 22 gennaio 2021 – oggi si registrano 72 morti e 13.633 nuovi casi a fronte di 82.194 persone testate. 264.728 tamponi di cui 149.692 molecolari (8.5% positivi) e 115.036 rapidi (0.7% positivi). 472 i morti registrati nelle ultime 24 ore. Dato positivo dagli ospedali dove si registrano 354 posti letto occupati in meno nei reparti non di area critica e 28 posti letto occupati in meno in terapia intensiva a fronte di 144 nuovi ingressi.
Attesa per la decisione di cambio colore che potrebbe interessare alcune regioni, in primis la Lombardia che ha contestato la decisione del governo che la vede da una settimana in area rossa, con indice Rt in calo nonostante i 1.969 nuovi casi e i 58decessi nelle ultime 24 ore. Dopo la Lombardia è la Sicilia a segnare il passo delle regioni con più contati (1.355), quindi l’Emilia Romagna con 1.347, poi il Veneto con 1.198, il Lazio 1.141, la Campania con 1.106 e la Puglia con 1.018. Nelle rimanenti regioni si sono registrati meno di mille casi.
INDICE
- Bollettino Covid-19 del 22 gennaio della Protezione Civile
- In Lombardia sono 1.969 nuovi casi, 58 i decessi
- In Lazio – Roma, a Roma 613 casi: 1141 casi nel Lazio. Calano le terapie intensive
- Puglia poco più di mille nuovi casi su circa 10mila tamponi. Prosegue il calo costante dei ricoveri
- In Toscana sono 429 casi e 50 positivi tra Livorno e provincia
- In Campania i positivi sono 1.106 con 46 morti. Boom di guariti
Vedi anche il bollettino precedente 21 gennaio 2021.
Guarda anche la lista completa mese per mese di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc.
Bollettini Covid-19 – Anno 2020:
- Aprile – Top List del mese,
- Maggio – Top List del mese,
- Giugno – Top List del mese,
- Luglio – Top List del mese,
- Agosto – Top List del mese,
- Settembre – Top List del mese,
- Ottobre – Top List del mese,
- Novembre – Top List del mese,
- Dicembre – Top List del mese.
Classificazione Regioni
I colori attuali delle Regioni:
La suddivisione attuale delle regioni per fasce colorate è la seguente:
- zona gialla: Basilicata, Campania, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana;
- zona arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto;
- zona rossa: Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.
Una buona notizia arriva dal monitoraggio del ministero della salute e Iss: l’indice Rt nazionale torna sotto 1 in diminuzione dopo 5 settimane di crescita, a sottolineare una epidemia in fase calante (anche se con un limite superiore dell’intervallo di credibilità sopra uno).
“L’epidemia resta in una fase delicata – si legge nella bozza del monitoraggio – un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale.”
Il monitoraggio mostra gli effetti della prima settimana di zona rossa (24-30 dicembre): bene ricordare che il tracciamento diventa applicabile con una media di 50 casi ogni 100.000 abitanti, con meno di 150 casi su 100.000 abitanti la Germania ha prolungato il lockdown.
Sempre in base ai dati di oggi dell’Istituto superiore di sanità a partire da domenica 24 gennaio si stabiliranno i possibili passaggi di fascia: regioni osservate speciale Lombardia (che presenta dati da area gialla ma dopo solo una settimana di passaggio in area rossa), Lazio, Sicilia e Veneto (che mostra dati da area gialla ma incidenza ancora alta). La Sardegna a rischio area arancione.
Cosa succederà poi? Occhio al calendario
Il 15 febbraio 2021 scade la chiusura degli impianti da sci mentre dovrà essere valutata la possibile ripresa della mobilità tra le regioni (ovviamente solo tra quelle gialle).
Il 5 marzo 2021 scadono le norme e i divieti stabiliti dal nuovo Dpcm che entrerà in vigore domani, sabato 22 gennaio 2021. Pertanto fino a marzo resteranno chiuse palestre e piscine, così come i cinema. Sarà inoltre possibile andare a trovare parenti o amici solo una volta al giorno e nel limite di due persone, nella stessa regione se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa.
Ultima data per ora certa è quella del 30 aprile 2021 in cui scadrà la proroga dello stato di emergenza grazie al quale il governo può legiferare con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge.
Nel periodo 23 dicembre 2020 – 5 gennaio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,09 (range 1,04– 1,13) in aumento da 5 settimane.
Bollettino Covid-19 del 22 gennaio della Protezione Civile
- Nuovi casi: 13.633 (ieri 14.078)
- Casi testati: 82.194 (ieri 95.360)
- Tamponi (diagnostici e di controllo): 264.728 (ieri 267.567)
- molecolari: 149.692 di cui 12.791 positivi pari allo 8.5% (ieri 162.453 di cui 13.112 positivi, 8%)
- rapidi: 115.036 di cui 842 positivi pari allo 0.7% (ieri 105.114 di cui 943 positivi, 0.8%)
- Attualmente positivi: 502.053, -14.515 (ieri 516.568)
- Ricoverati: 21.691, -354 (ieri 22.045, -424)
- Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.390, -28, 144 nuovi ingressi (ieri 2.418, -43, 155 nuovi ingressi)
- Totale casi positivi: 2.441.854 (ieri 2.428.221)
- Deceduti: 84.674, +472 (ieri 84.202, +521)
- Totale Dimessi/Guariti: 1.855.127, +27.676 (ieri 1.827.451)
- Vaccinati: 29.742 (1.293.941 dosi somministrate*)
*si tratta del 83% delle 1.511.835 dosi consegnate da Pfizer e delle 46.800 consegnate da Moderna all’20 gennaio. Sul sito del Governo il report aggiornato dei vaccini. Sul fronte dei ritardi, a quanto si apprende, solo a febbraio saranno invece distribuite le dosi mancanti nel lotto previsto questa settimana. Slitta pertanto di un mese il piano per gli over 80
In Lombardia, Rt 0.82, incidenza media 274 casi ogni 100mila abitanti. 1.969 nuovi casi, 58 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti -3, ricoveri -65
Non dovrebbero esserci novità particolari dopo la riunione del Cts (Comitato tecnico scientifico) venerdì 22 gennaio a seguito del monitoraggio dei dati sui contagi da covid-19 in Italia.
La Lombardia, in attesa della decisione del Tar, rimane in zona rossa, come previsto dalle norme: servono 2 settimane prima di uno scostamento in altro colore. Assieme alla Lombardia, rimangono in rosso Sicilia e Alto Adige. Tutte le altre regioni in zona arancione, tranne Basilicata, Molise, Sardegna e Campania.
Attesa per la sentenza
Il Tar del Lazio deciderà lunedì 25 gennaio se la Lombardia lascerà o meno la zona rossa. Una decisione rinviata (la sentenza era attesa giovedì) perché i giudici vogliono ottenere ed esaminare gli ultimi dati disponibili, quelli relativi alla settimana 11-17 gennaio; cifre che verranno rese note dalla cabina di regia nel pomeriggio di oggi, venerdì 22 gennaio.
L’opinione degli esperti
La sentenza, comunque, potrebbe mettere in discussione non solo la zona rossa lombarda ma tutto l’impianto di valutazione: il “sistema a colori” potrebbe andare gambe all’aria. “Trovo inconcepibile che una decisione basata su evidenze scientifiche venga appellata ad un organo tecnico-amministrativo”, aveva detto Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino, ospite a “SkyTg24” nella mattinata di giovedì 21 gennaio. “La Regione Lombardia non è in una bolla, se sbagliano c’è un impatto su tutto il Paese. E questo va tenuto presente”, aveva sottolineato lo scienziato.
Un invito alla cautela è arrivato anche da Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. Lo scienziato, ospita ad “Iceberg Lombardia” su Telelombardia nella serata di giovedì, ha detto che la squadra di Attilio Fontana dovrebbe essere più cauta. “La Lombardia farebbe bene a stare cauta — ha detto Galli —. Il punto è riuscire a mantenere una situazione sufficientemente prudente per poterci dare delle garanzie, per non ricadere subito nello stesso problema. Mi sento di dire che sarei più confidente se si riuscisse a essere complessivamente un filo più proattivi per star fuori dalle rogne”.
In Lazio – Roma, a Roma 613 casi: 1141 casi nel Lazio. Calano le terapie intensive
Sono 613 i nuovi casi di Coronavirus a Roma, in lieve calo rispetto ai 688 contagi delle 24 ore precedenti. E’ quanto emerge dal bollettino del Covid nel Lazio di oggi, 22 gennaio, in cui su oltre 12 mila tamponi e oltre 14 mila antigenici per un totale di quasi 27 mila test, si registrano 1.141 casi positivi ossia 162 in meno a livello regionale.
Sono invece 53 i decessi e 2.327 i guariti nelle ultime 24 ore. “Diminuiscono i casi, mentre aumentano i decessi, i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 9%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 4%”, spiega l’assessore alla sanità laziale Alessio D’Amato.
Le buone notizie, però, arrivano dai dati che si prendono in considerazione per posizione nelle fasce e che hanno portato il Lazio in zona arancione. Il valore Rt è sceso a 0.93, mentre il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva è sceso dal 35% al 32%, e il tasso di occupazione dei posti letto di area medica è sceso dal 45% al 43%.
Leggermente in aumento il numero dei nuovi focolai in ambito familiare e diminuisce l’incidenza per 100 mila abitanti. “Sono segnali di miglioramento, ma bisogna mantenere alta l’attenzione”, ha aggiunto D’Amato nel giorno i cui la Asl Roma 3 ha bloccato un focolaio all’ospedale Grassi di Ostia.
I casi Covid a Roma di oggi 22 gennaio
- Nella Asl Roma 1 sono 248 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Ventisei casi sono ricoveri. Si registrano nove decessi di 72, 79, 87, 87, 88, 89, 92, 95 e 97 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 2 sono 245 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centoventitre i casi su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano undici decessi di 71, 75, 76, 83, 84, 86, 86, 88, 91, 96 e 99 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 3 sono 120 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano quattro decessi di 73, 81, 83 e 86 anni con patologie.
I contagi nelle altre province di Roma
- Nella Asl Roma 4 sono 37 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
- Nella Asl Roma 5 sono 86 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano dieci decessi di 49, 75, 81, 83, 87, 87, 89, 90, 92 e 94 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 6 sono 148 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano sei decessi di 81, 85, 85, 93, 93 e 100 anni con patologie.
257 casi nelle altre città del Lazio
Nelle province si registrano 257 casi e sono tredici i decessi nelle ultime 24h.
- Nella Asl di Latina sono 103 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 71 e 88 anni con patologie.
- Nella Asl di Frosinone si registrano 91 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registrano cinque decessi di 77, 79, 85, 86 e 97 anni con patologie.
- Nella Asl di Rieti si registrano 41 casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 78 e 95 anni con patologie
In Puglia poco più di mille nuovi casi su circa 10mila tamponi. Prosegue il calo costante dei ricoveri
In Puglia sono stati registrati 1018 nuovi casi positivi di Covid a fronte di 9887 test effettuati: è quanto afferma il bollettino epidemiologico regionale per il 22 gennaio. Complessivamente sono stati riscontrati:
- 370 nuovi casi in provincia di Bari,
- 51 in provincia di Brindisi,
- 148 nella Barletta,
- 148 in provincia di Foggia,
- 109 in provincia di Lecce,
- 190 in provincia di Taranto,
- 2 residenti fuori regione.
Trentuno i decessi in più: 9 in provincia di Bari, 7 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.230.116 test. Ag oggi 56.611 sono i pazienti guariti mentre 54.547 sono i casi attualmente positivi. Calano i ricoverati: sono 1480 rispetto ai 1497 di ieri.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 114.133, così suddivisi: 43.741 nella provincia di Bari: 12.908 nella Barletta, 8.230 nella provincia di Brindisi, 24.292 nella provincia di Foggia, 9.300 nella provincia di Lecce, 14.990 nella provincia di Taranto, 569 attribuiti a residenti fuori regione, 103 provincia di residenza non nota.
In Toscana sono 429 casi e 50 positivi tra Livorno e provincia
Cinquanta soggetti contagiati tra Livorno e provincia (38 in città, gli altri così ripartiti: Rosignano Marittimo 3, Cecina 1, Castagneto Carducci 1, San Vincenzo 1, Campiglia Marittima 3, Piombino 1, Capoliveri 1, Porto Azzurro 1). Salgono quindi a 9.864 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 429 nuovi casi (ovvero 74 in meno rispetto al precedente monitoraggio).
Guardando i dati regionali, complessivamente si tratta di una riduzione di casi anche in termini di percentuale se correlata al numero dei tamponi: esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 7,57% dei 5.663 soggetti testati contro il 9,01% di ieri quando erano state testate 5.582 persone. Considerata invece la totalità dei tamponi molecolari effettuati (9.065 contro i 10.115 di ieri), ovvero compresi anche i test di controllo, la percentuale di positività si attesta al 4,73% contro il 4,97% di ieri.
A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 50 anni circa (l’11% ha meno di 20 anni, il 21% tra 20 e 39 anni, il 32% tra 40 e 59 anni, il 24% tra 60 e 79 anni, il 12% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni. Da segnalare anche 16 decessi, con il totale che sale a 4.068: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 514 di oggi, salgono a 117.543 (90,5% dei casi totali).
Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive
Per quanto riguarda la situazione attuale, si riduce il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 8.202 (-1,12% rispetto al +0,25% registrato ieri e al +0,33% del 20 gennaio) in virtù dei 129.813contagiati da inizio emergenza, 117.227 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 316 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 4.068 decessi.
Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 752 (23 in meno di ieri e 57 in meno del 20 gennaio): tra questi sono 642 gli ospedalizzati ordinari (17 in meno di ieri) e 110 in terapia intensiva (6 in meno di ieri). In calo, infine, le persone in isolamento domiciliare (7.450, 78 in meno di ieri).
In Campania i positivi sono 1.106 con 46 morti. Boom di guariti
I positivi al Covid-19 salgono a 211.803 per 1.106nuovi casi su 13.834 tamponi, di cui 1.580 antigenici (dall’inizio della pandemia 2.299.650, tra i quali si contano 8.479 antigenici). Tra i nuovi contagiati, 951 risultano asintomatici mentre 64 presentano sintomi evidenti. Si aggiungono 91 casi identificati da test antigenici rapidi. In Campania negli ultimi 10 giorni sono stati registrati 10.349 positivi. Sale ancora il numero delle vittime comunicate dall’Unità di crisi. Sono 40, di cui 7 decedute nelle ultime 48 ore e 39 in precedenza ma registrati ieri. Il totale dei morti è salito a 3.557. Negli ospedali il numero dei ricoverati scende nei reparti Covid. Sono 1.438 i pazienti degenti negli ospedali su 3.160 posti letto disponibili in Campania (tra strutture pubbliche e private convenzionate). Ne restano a disposizione 1.722. Al contrario, aumenta il numero di posti letto occupati in terapia intensiva, 104 su una dotazione complessiva di 656.
Nel frattempo, l’attività scolastica è tornata in presenza per tutte le classi della primaria. Il Tar della Campania ha riammesso con le quarte e le quinte classi elementari, aggiunte alle prime tre classi e agli asili, anche medie e superiori a partire dal primo febbraio. La Regione Campania ha fatto sapere che dal 25 gennaio tornerà la didattica in presenza alle medie inferiori e dal primo febbraio alle superiori. Resta preoccupante la situazione delle vaccinazioni. Dopo i ritardi annunciati dalla Pfizer, il Governatore è intervenuto per contestare la riduzione delle scorte inviate alla Campania. È pronto ad azioni legali, ha fatto sapere con una nota. L’epidemia a livello nazionale fa segnare un incremento di 13.633 positivi nell’ultimo giorno, con 472 morti. In queste ore si prepara la nuova ordinanza ministeriale con l’attribuzione delle fasce di rischio. Fino al 30 gennaio la Campania resterà nella zona gialla.
LA SITUAZIONE CLINICA – Bollettino Covid-19 del 22 gennaio
L’Unità di crisi ha comunicato 46 vittime (di cui 7 deceduti nelle ultime 48 ore e 39 in precedenza ma registrati ieri). Sale a 3.557 il numero totale dei morti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono state dichiarate guarite 10.105 persone nelle 24 ore, per un totale di 146.113. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.438 (-2) in terapia intensiva 104 (+4, con 13 nuovi ingressi nelle 24 ore), mentre 60.591 (-9.047) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 62.133 (-9.045) contro 211.803 casi totali dall’inizio della pandemia.
POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE CAMPANE
Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:
- Napoli 128.483 (+601),
- Caserta 37.634 (+109),
- Salerno 30.036 (+208),
- Avellino 9.565 (+55),
- Benevento 5.311 (+52).
Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati. Non sono riportati ulteriori casi in attesa del secondo tampone di conferma.
IL TAR CAMPANIA HA RIAMMESSO LA DIDATTICA IN PRESENZA PER LE SECONDARIE DI I E II GRADO. PRONTA L’ORDINANZA REGIONALE: DAL 25 GENNAIO IN CLASSE LE MEDIE, DAL PRIMO FEBBRAIO LE SUPERIORI.
La Scuola in Campania tornerà interamente in presenza entro il primo febbraio. Dopo aver rimandato in classe anche le quarte e quinte elementari, il Tribunale Amministrativo Regionale ha disposto che la scuola in Campania si allinei a quanto stabilito dall’ultimo Dpcm del 14 gennaio in vigore dal 16. La Regione dovrà «conformarsi a quanto prescritto nel citato Dpcm per le scuole secondarie superiori, previa ricognizione degli atti attuativi e proattivi necessari a rendere effettiva la didattica in presenza nei limiti quantitativi, minimi e massimi, prescritti», si legge nel dispositivo. Si tratta di un pronunciamento a titolo cautelare, che rinvia all’esame di merito fissato per il 16 febbraio.
La Quinta sezione del Tar ha accolto il ricorso presentato da alcuni genitori contro le ordinanze firmate dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che hanno comportato lo stop delle attività didattiche in presenza. Pronta l’ordinanza, ha fatto sapere l’Unità di crisi. «Come già annunciato nelle precedenti comunicazioni, a partire da lunedì prossimo, 25 gennaio 2021, sarà consentita l’attività in presenza nella scuola media superiore di primo grado (medie).
L’ordinanza conterrà anche le modalità che consentiranno la ripresa della didattica in presenza, a partire dal prossimo 1° febbraio 2021, nella scuola superiore di secondo grado».
Per conoscere le restrizioni – Bollettino Covid-19 del 22 gennaio
- Infografica con sintesi misure di contenimento nelle aree gialla, arancione e rossa
- Domande e risposte sito Governo