Bollettino Covid-19: i casi in Italia alle ore 18 del 21 novembre

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Covid-19, il bollettino di oggi 21 novembre 2020 – sono  34.767 nuovi casi e 692 morti. Sono 34.767 i nuovi casi di Covid 19 nel nostro Paese secondo i dati aggiornati del ministero della Salute e della Protezione civile. Da ieri sono stati registrati altri 692 morti, che portano il totale a 49.261 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 237.225 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.758, con un incremento di 10 unità. I soggetti guariti nel complesso sono 539.524 (+19.502 da ieri).

INDICE
Bollettino Covid-19 i casi in Italia alle ore 18 del 21 novembre

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Vedi anche il bollettino precedente 20 novembre 2020.
Guarda anche la lista completa mese per mese di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc.

Classificazione Regioni
 

Il Dpcm 3 novembre 2020 individua tre aree, corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, per le quali sono previste specifiche misure restrittive.

Classificazione Regioni 13 novembre

Bollettino Covid-19 del 21 novembre della Protezione Civile

  • Attualmente positivi: 791.746
  • Deceduti: 49.261 (+692)
  • Dimessi/Guariti: 539.524 (+19.502)
  • Ricoverati: 37.821 (+116)
  • Ricoverati in Terapia Intensiva: 3.758 (+10)
  • Tamponi: 20.199.829 (+237.225)
  • Totale casi: 1.380.531 (+34.767, +2,58%)
bollettino-coronavirus-oggi-sabato-21-novembre-2020

In Lombardia sono 8.853 positivi, 16 ricoveri in più e 169 morti

E’ sempre critica la situazione coronavirus in Lombardia. Nella giornata di sabato 21 novembre sono stati accertati altri 8853 casi in tutta la Regione, a fronte di 44294 tamponi. Il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è del 19.99%. Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 3232 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile con il consueto bollettino.

Le persone ricoverate in terapia intensiva per grave insufficienza respiratoria sono 6 in più rispetto a ieri; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 936 casi. Il dato, tuttavia, è un ‘saldo’ tra i nuovi ingressi, le persone che vengono dimesse e quelle che, purtroppo, muoiono. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 10 unità per un totale di 8314. Negli ospedali della regione ci sono in tutto 9250 persone affette da SarsCov2, 16 in più in totale rispetto a ieri.

Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 169 persone. Il totale ufficiale è arrivato a quota 20359.

Covid, che natale sarà? 

Se da un lato i medici continuano la loro lotta in corsia, dall’altro la politica e le istituzioni guardano al prossimo grande “scoglio”: le festività di dicembre. Natale sì, ma con cautela è l’appello di Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive del Sacco di Milano e tra i medici più pacati ed esposti nell’analisi dei dati sul coronavirus, che chiede calma e prevenzione in vista del Natale, quando il “lockdown light” deciso per la seconda ondata dell’epidemia potrebbe essere ulteriormente alleggerito. 

“Ho giurato a me stesso che avrei parlato del Natale solo per fare gli auguri ai parenti, perché credo che sia compito di qualcun altro metterci la faccia da questo punto di vista. Una cosa è certa. Non possiamo aspettarci di far finta che non sia accaduto nulla”, ha detto sabato mattina a Rtl 102.5. “Dobbiamo evitare di fare a Natale quello che abbiamo fatto a Ferragosto. Mi auguro che la lezione pesante estiva sia stata imparata”, ha proseguito il dottore, facendo riferimento alle tante aperture arrivate tra giugno, luglio e agosto che hanno poi avuto una inevitabile conseguenza sulla ripartenza dei contagi. 

“Dalla fine del lockdown ad oggi 12mila morti causati dal virus, gran parte di questi morti poteva essere evitata con comportamenti responsabili ma anche con indicazioni responsabili da parte delle autorità”, ha rimarcato l’infettivologo. E ancora: “Non ci si possono palleggiare responsabilità. Non cerchiamo sconti. Il Natale responsabile è un Natale che deve evitare di infettare i nostri nonni”, ha ribadito, a rafforzare ulteriormente il suo concetto. 

Galli sul vaccino

Lui stesso ha poi parlato del vaccino anti covid, che potrebbe arrivare nei prossimi mesi. “Credo che potrò iniziare una sperimentazione molto presto su uno dei vaccini anti Covid presso il mio centro. Credo che se scoprirò che il ruolo di principal investigator e di responsabile non è in conflitto con quello di volontario sarò tra i primi a fare questa vaccinazione”, ha annunciato, dicendosi quindi pronto a provare il vaccino sulla propria pelle. 

“La posizione di Crisanti, che ha tutta la mia stima, è stata travisata”, ha assicurato parlando del collega che invece aveva sollevato perplessità sull’efficacia di un vaccino scoperto e prodotto in poco tempo. “Era seccato di continuare a vedere annunci sui media sul vaccino e non dati concreti”, ha concluso.

In Lazio – Roma, a Roma 1574 nuovi casi: sono 2658 in totale nel Lazio

Sono in lieve aumento il numero dei contagiati dal Covid-19 a Roma: sono 1574 contro i 1470 del giorno precedente (+104). Oggi su 30 mila tamponi nel Lazio (+3.159 rispetto alle 24 ore precedenti) si registrano 2658 casi positivi al Coronavirus, nove in meno rispetto a quelli del 20 novembre. Sono invece 37 i decessi (-4), mentre aumentano di 491 unità i guariti.

E’ quanto emerge nel bollettino del 21 novembre in cui risalta anche un altro dato: scende infatti sotto al 9% il rapporto tra i positivi e i tamponi. Buone notizie dagli ospedali: il numero di pazienti ricoverati nelle terapie intensive, seppur alto, resta stabile.

La Regione, inoltre, annuncia che sarà istituita nelle Rsa la stanza degli affetti. “Servirà per mantenere un contatto diretto tra gli ospiti delle Rsa e i propri cari”, ha spiegato l’assessore D’Amato, che invita le strutture “a mettere a disposizione tablet o smartphone per realizzare videochiamate come alternativa alle visite dei parenti e di prevedere, dove possibile, l’allestimento di una ‘stanza degli affetti’ con separatori trasparenti e postazioni audio con microfoni dove ospiti e parenti possano incontrarsi in piena sicurezza”.

I casi Covid a Roma di oggi 21 novembre
  • Nella Asl Roma 1 sono 603 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Venti sono ricoveri. Si registrano otto decessi di 63, 63, 64, 66, 80, 81, 81 e 83 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 2 sono 713 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Trecentouno sono i casi su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano sei decessi di 67, 73, 76, 79, 80 e 88 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 3 sono 258 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano cinque decessi di 47, 54, 65, 72 e 81 anni con patologie.
I contagi nelle preriferei della Capitale
  • Nella Asl Roma 4 sono 45 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
  • Nella Asl Roma 5 sono 158 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 64 e 75 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 6 sono 236 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano sei decessi di 73, 77, 80, 83, 86 e 87 anni con patologie. 
645 casi e dieci i decessi nelle altre città del Lazio

Nelle province si registrano 645 casi e sono dieci i decessi nelle ultime 24h.

  • Nella Asl di Latina sono 260 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 72 anni con patologie.
  • Nella Asl di Frosinone si registrano 226 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registrano tre decessi di 65, 73 e 87 anni con patologie.
  • Nella Asl di Viterbo si registrano 73 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 79, 83, 85 e anni con patologie.
  • Nella Asl di Rieti si registrano 86 casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 74, 90 e 92 anni con patologie
Nel Lazio 79876 gli attualmente positivi

Superano quota 79mila i casi attualmente positivi nel Lazio: sono, infatti, 79876 i contagiati contro i 77746 del giorno precedente. Aumentano i ricoverati: sono 3257, contro i 3202 di ieri. Restano stabili i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 337.

Mentre, sempre rispetto al 20 novembre, sono 1958 le persone decedute (ieri 1921). Superano quota 18mila i guariti: sono infatti 18273. Il totale dei casi esaminati superano quota 100mila: sono 100107.

Il bollettino dello Spallanzani del 21 novembre

In questo momento sono ricoverati all’Inmi Spallanzani di Roma “241 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. Sono 41 i pazienti ricoverati in terapia intensiv”. Lo sottolinea il bollettino odierno dello Spallanzani. “I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono, a questa mattina, 1263”.

Nel Lazio superati 1,5 milioni di casi testati

“Superati un milione e mezzo di casi testati nel Lazio, il numero pro capite più alto tra le regioni italiane. I casi identificati da attività di screening sono oltre il 70% a dimostrazione dell’importanza dei test antigenici”. Emerge dal bollettino.

Sono partite le prime 50 farmacie con l’esecuzione dei tamponi rapidi antigenici e test sierologici – viene sottolineato nel bollettico di oggi – e sono partiti i primi 500 medici di medicina generale con i test antigenici rapidi. A Frosinone e Latina sono state allestite aree pre-triage presso gli ospedali Spaziani e Santa Maria Goretti.

In Puglia sono 335 nuovi casi in provincia di Foggia e 5 decessi

Sono 1.377 i nuovi casi positivi registrati in Puglia oggi, sabato 21 novembre, su 9.803 test per l’infezione da Covid:

  • 508 in provincia di Bari,
  • 144 in provincia di Brindisi,
  • 120 nella provincia Barletta,
  • 335 in provincia di Foggia,
  • 101 in provincia di Lecce,
  • 161 in provincia di Taranto,
  • 7 residenti fuori regione,
  • 1 caso di residenza non nota.

Sono stati registrati 19 decessi: 2 in provincia di Bari, 5 in provincia di Brindisi, 1 in provincia Barletta, 5 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Lo comunica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 712.626  test. 10.612 sono i pazienti guariti. 30.420 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 42.180, così suddivisi: 

  • 16.489 nella Provincia di Bari; 
  • 4.717 nella Provincia di Barletta; 
  • 2.943  nella Provincia di Brindisi; 
  • 9.771 nella Provincia di Foggia; 
  • 3.237  nella Provincia di Lecce; 
  • 4.723 nella Provincia di Taranto; 
  • 299 attribuiti a residenti fuori regione, 
  • 1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

In Toscana sono 1.892 nuovi casi e 174 positivi e 5 morti tra Livorno e provincia

Centosettantaquattro nuovi soggetti contagiati tra Livorno e provincia (130 in città, gli altri così distribuiti: Capraia 1, Collesalvetti 15, Bibbona 2, Campiglia Marittima 4, Castagneto Carducci 2, Cecina 8, Piombino 4, Rosignano Marittimo 6, San Vincenzo 1, Portoferraio 1). Salgono quindi a 6.526 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 1.892 nuovi casi (ovvero 315 in meno rispetto al precedente monitoraggio), di cui 1.200 identificati in corso di tracciamento e 692 da attività di screening. 

Complessivamente, si tratta di una riduzione di casi anche in termini di percentuale se correlata al numero dei tamponi: esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 24,36% dei 7.766 soggetti testati contro il 26,46% di ieri quando erano state testate 8.340 persone. Considerata invece la totalità dei tamponi effettuati (18.257 contro i 18.442 di ieri), ovvero compresi anche i test di controllo, la percentuale di positività si attesta al 10,36% contro il 11,98% di ieri.

A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 46 anni circa (il 13% ha meno di 20 anni, il 24% tra 20 e 39 anni, il 36% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, il 7% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni.

Da segnalare anche 44 decessi, di cui 5 a Livorno (tre uomini di 76, 87 e 88 anni e due donne di 80 e 81 anni;), con il totale che sale a 2.165: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 2.577 di oggi, salgono a 37.471 (il 40,4% dei casi totali). 

Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive

Per quanto riguarda la situazione attuale, si riduce per il secondo giorno consecutivo il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 53.140 (-1,37% rispetto al -0,47% registrato ieri e al +0,26% del 19 novembre) in virtù dei 92.776 contagiati da inizio emergenza, 35.187 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 2.284 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 2.165 decessi.

Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 2.094 (7 in più di ieri, 7 in meno 19 novembre): tra questi sono 1.798 gli ospedalizzati ordinari (6 in più di ieri) e 296 in terapia intensiva (1 in più di ieri). In calo, infine, le persone in isolamento domiciliare (51.046, 736 in meno di ieri).  

In Campania i positivi salgono per 3.554 casi e 32 morti

I positivi al Covid-19 salgono a 133.056 per 3.554 nuovi casi su 24.692 tamponi (1.407.796 dall’inizio della pandemia). Negli ultimi 10 giorni il virus ha colpito 36.222 persone, con una media di 362 al giorno. Tra i nuovi positivi si contano 3.192 asintomatici e 362 persone con sintomi evidenti. Scende il numero dei ricoveri complessivamente, benché le terapie intensive restino comunque su livelli superiori alla soglia di criticità. Il nuovo Report su base regionale diffuso dall’Unità di crisi riferisce che su 656 posti letto di Terapia intensiva complessivi, 198 sono occupati. Rispetto ai 3.160 posti attivabili (compresa l’offerta privata), ne sono occupati 2.260, in leggera crescita rispetto ai 2.244 del giorno precedente. La riserva risale si attesta su 900 posti letto complessivi. L’incremento delle disponibilità rispetto alla fase di lockdown primaverile, si deve all’allestimento di aree covid e alla riconversione parziale di reparti ordinari negli ospedali, realizzati in base al Piano regionale approvato dal Ministero della Salute il 24 luglio 2020.

I direttori di Aziende sanitarie e ospedaliere

A questo si aggiungono i posti letto forniti dalle cliniche private accreditate. Nel pomeriggio l’Unità di crisi ha fatto il punto con i direttori di Aziende sanitarie e ospedaliere, programmando i prossimi passi. Nel suo briefing del venerdì, il Governatore della Campania ha espresso apprezzamento per l’arrivo di rinforzi medici dalla Protezione Civile, reclutati con la procedura pubblica conclusa nei giorni scorsi. Sono 165 sui 450 attesi, ma rappresentano un supporto prezioso per gli ospedali napoletani e campani, ha osservato De Luca. Se la curva epidemica scende rispetto alle due settimane precedenti, il numero complessivo delle vittime è salito a 1.249 dall’inizio dell’epidemia (819 dal primo ottobre) per 32 nuovi decessi comunicati nel pomeriggio, ma riferiti al periodo compreso tra il 15 e il 20 novembre. Ma la giornata conferma le speranze suscitate dalla conferenza stampa tenuta dal Commissario nazionale per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, a proposito del vaccino.

Da lunedì la Regione Campania inizierà la pianificazione concreta delle vaccinazioni anti coronavirus che presumibilmente saranno attivate da gennaio. In vista di questa scadenza, l’orientamento dell’autorità sanitaria è di intensificare le misure di contenimento, prima di poter superare ogni limitazione dopo le vaccinazioni anti Covid. Per questo, aumenta la porzione del territorio nazionale sottoposto alla zona rossa. Il Ministero della Salute con due ordinanze ha confermato Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta zone rosse fino al 3 dicembre, aggiungendo l’Abruzzo. Alla luce del nuovo scenario, appare ancora più decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda le persone con patologie, anziani ultra65enni e bambini fino a 6 anni.

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LA SITUAZIONE CLINICA

L’Unità di crisi ha comunicato 25 vittime, che portano a 1.217 il numero totale dei morti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono 787 i decessi comunicati dall’Unità di Crisi a partire dal primo ottobre. Ci sono 395 nuovi guariti, che portano il totale a 29.293. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 2.244 (-43) in terapia intensiva 201 (+7), mentre 96.547 (+2.842) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 98.992 (+2.806) contro 129.502 casi totali dall’inizio della pandemia.

POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE

Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:

  • Napoli 80.718 (+3.107),
  • Caserta 24.716 (+897),
  • Salerno 15.568 (+416),
  • Avellino 6.192 (+126),
  • Benevento 2.248 (+112). 

Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati.

VACCINO ANTI COVID-19 IN CAMPANIA, UNITÀ DI CRISI AL LAVORO PER IL PIANO REGIONALE

Si è svolta oggi a Palazzo Santa Lucia la riunione periodica convocata dal Presidente De Luca con i Direttori Sanitari delle Asl e l’Unità di Crisi per la valutazione della situazione COVID-19 in Campania. Tra gli argomenti, «si è affrontato il tema relativo alla distribuzione e somministrazione del vaccino COVID-19». A questo proposito, l’Unità di crisi fa sapere che «a partire da lunedì prossimo inizierà il lavoro di definizione del Piano regionale, sia con riferimento alla logistica, sia con riferimento alle modalità di erogazione dei servizi». Protezione Civile e Ministero della Salute sono al lavoro per un piano di distribuzione dei vaccini nel 2021. I particolari sono stati forniti ieri dal Commissario per “l’emergenza coronavirus”, Domenico Arcuri. Dopo aver inviato ai presidenti delle Regioni e, per conoscenza, ai Ministri della Salute e degli Affari Regionali, una lettera esplicativa il 17 novembre, ha anticipato alcuni contenuti del piano di fattibilità in elaborazione, per quella che sarà la prima fase di somministrazione del vaccino. Sono tanti io candidati vaccini al momento in campo, ma è quello di Pfizer in arrivo tra poche settimane. (Leggi: la conferenza stampa tenuta dalla Protezione Civile).

Per conoscere le restrizioni

Per saperne di più

Consulta le tabelle – Bollettino Covid-19 21 novembre

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