Bollettino Covid-19: i casi in Italia alle ore 18 del 19 novembre

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Covid-19, il bollettino di oggi 19 novembre 2020 – sono  653 morti e 36.176 nuovi contagi. Gli attualmente positivi nel nostro paese sono oltre 761mila. Quasi 34mila le persone ricoverate in ospedale cui aggiungere le oltre 3700 persone che necessitano del supporto della terapia intensiva per restare in vita. Una buona notizia arriva dai dati dei nuovi ricoveri: si placa un poco la corsa agli ospedali con 106 nuovi posti occupati nei reparti covid e 42 nuovi posti occupati in area critica che, purtroppo come abbiamo già visto, sono prossime alla saturazione. Purtroppo si registrano ben 653 decessi. 36.176 i nuovi casi di Covid-19 a fronte di più di 138mila tamponi nel percorso nuove diagnosi.

INDICE

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Vedi anche il bollettino precedente 18 novembre 2020.
Guarda anche la lista completa mese per mese di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc.

Classificazione Regioni
 

Il Dpcm 3 novembre 2020 individua tre aree, corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, per le quali sono previste specifiche misure restrittive.

Classificazione Regioni 13 novembre

Bollettino Covid-19 del 19 novembre della Protezione Civile

  • Nuovi casi: 36.176 (ieri 34.283)
  • Casi testati: 138.397 (ieri 124.237)
  • Tamponi (diagnostici e di controllo): 250.186 (ieri 234.834)
  • Attualmente positivi: 761.671 (ieri 743.168)
  • Ricoverati: 33.610, +106 (ieri 33.504, +430)
  • Ricoverati in Terapia Intensiva: 3.712, +42 (ieri 3.670, +58)
  • Totale casi positivi: 1.308.528 (ieri 1.272.352)
  • Deceduti: 47.870, +653  (ieri 47.217, con un aumento di 753 morti in 24 ore)
  • Totale Dimessi/Guariti: 498.987 (ieri 481.967)
bollettino coronavirus oggi 19 novembre 2020
Dalle regioni si segnalano:
  • Lombardia: 348.442 casi totali, 155.580 attualmente positivi di cui 7.453 nuovi
  • Piemonte: 140.177 (77.237) (5.349)
  • Campania: 125.276 (96.186) (3.334)
  • Veneto: 112.691 (66.582) (3.753)
  • Emilia-Romagna: 97.814 (61.009) (2.160)
  • Lazio: 94.782 (75.541) (2.697)
  • Toscana: 88.677 (54.124) (1.972)
  • Sicilia: 48.399 (33.581) (1.871)
  • Liguria: 45.994 (17.027) (792)
  • Puglia: 39.347 (28.500) (1.263)
  • Marche: 25.101 (14.856) (667)
  • Friuli Venezia Giulia: 21.922 (11.645) (1.197)
  • Abruzzo: 21.842 (14.862) (649)
  • Umbria: 20.567 (11.385) (556)
  • P.A. Bolzano: 19.381 (11.204) (696)
  • Sardegna: 16.997 (11.392) (479)
  • P.A. Trento: 13.527 (2.986) (266)
  • Calabria: 12.512 (8.978) (506)
  • Basilicata: 5.883 (4.762) (271)
  • Valle d’Aosta: 5.677 (2.035) (91)
  • Molise: 3.520 (2.199) (154)

Quanto alle province più colpite si registrano 2928 casi a Milano, cui seguono Torino (2543), Roma  (2510) e Napoli (2312). Da segnalare anche Monza (873) e Como (645), Varese (657), Treviso (824).

In Lombardia sono calano i ricoverati per la prima volta

E’ sempre critica la situazione coronavirus in Lombardia, ma, per la prima volta, si intravede un piccolo lume nel tunnel della seconda ondata: cala, infatti, il numero totale di persone in ospedale. Nella giornata di giovedì 19 novembre sono stati accertati altri 7.453 casi in tutta la Regione (a fronte di 37.595 tamponi); il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è del 19.82%. Tra Milano e hinterland sono risultate positive al Covid altre 2,928 persone, di cui 1.134 in città. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile con il consueto bollettino.

Le persone ricoverate in terapia intensiva per grave insufficienza respiratoria sono 12 in più rispetto a ieri; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 915 casi. Il dato, tuttavia, è un ‘delta’ tra i nuovi ingressi, le persone che vengono dimesse e quelle che, purtroppo, muoiono. Nelle ultime 24 ore i posti letto occupati dai pazienti meno gravi – e questa finalmente è la notizia positiva – sono diminuiti di 32 unità per un totale di 8.291. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 9.206 persone affette da SarsCov2 (20 in più rispetto a ieri).

Infine, purtroppo sono mancate 165 persone nelle ultime 24 ore; il totale è arrivato a 20.015.

Rilancio post pandemia: 3.5 miliardi dal Piano Lombardia, Fontana incontra la stampa estera

 I contributi della Regione Lombardia a favore dei cittadini esclusi dai ‘decreti ristori’ con il pacchetto ‘Rilancio Lombardia’, gli interventi straordinari da 3,5 miliardi del Piano Lombardia, l’ospedale in Fiera e il suo ruolo strategico in questa fase della pandemia, la pressione della seconda ondata del coronavirus sulle province di Varese, Como, Monza e Milano. Questi i temi affrontati dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nel corso della diretta Facebook ospitata dalla pagina dell’Associazione Stampa estera in Italia e moderata dalla presidente della sede di Milano, Tatjana Dordevic Simic. Hanno partecipato giornalisti in videocollegamento di testate fra cui New York Times, Wall Street Journal, Financial Times, TV Svizzera in lingua francese, NTV (Tv e giornale online tedesco), El Economista (Spagna), Associated press, BBC e Al Jazeera Serbia. 

Particolare interesse ha suscitato il pacchetto da 167 milioni di euro per indennizzi alle imprese, al mondo del lavoro e ai più bisognosi, il piano ‘Rilancio Lombardia’. “Lo spirito che ha ispirato il pacchetto ‘imprese’ – ha sottolineato il presidente Fontana – è quello di assicurare un maggior ristoro alle imprese lombarde rispetto a quello previsto a livello governativo poiché colpite in maniera più importante dalle conseguenze della pandemia rispetto al resto del Paese’. Le misure illustrate dal presidente Fontana coinvolgono microimprese lombarde e i lavoratori autonomi con partita IVA individuale non iscritti al Registro delle Imprese e prevedono ristori addizionali e complementari con gli interventi previsti nel Decreto Ristori.

Il presidente

Il presidente ha evidenziato che questa iniezione di liquidità al sistema si affianca al Piano Lombardia da 3,5 miliardi che muoverà risorse per 5,5 miliardi destinati prevalentemente a “lavori pubblici che danno fiato all’edilizia, perno per la ripartenza”. “Sono opere infrastrutturali, sia fisiche che immateriali – ha chiarito – che saranno importanti per lo sviluppo della nostra Regione”. Sul fronte sanitario, il presidente ha ribadito l’importanza dell’ospedale in Fiera in cui “i primi paziento sono ricoverato in terapia intensiva da alcune settimane. Ad oggi sono 60, la prossima settimana saranno disponibili 80 posti letto, con la possibilità di arrivare a 145 e, con qualche piccolo intervento, a 200 letti”.

Sollecitato a rispondere sulla pressione della pandemia su Milano, Monza, Como e Varese, il presidente ha spiegato che “Eravamo preparati a una seconda ondata che stiamo fronteggiando con tutte le nostre energie, anche se il personale ridotto della struttura sanitaria lombarda è stato determinato dai tagli degli anni passati”.

A chi ha posto domande sull’espansione dei nuovi poveri provocata dalla pandemia, il presidente Fontana ha ribadito che la “seconda ondata è arrivata nel momento meno opportuno: dopo le difficoltà della Primavera scorsa la nostra economia era ripartita”. “In settembre – ha ricordato – ho visitato diverse zone della regione per illustrare gli interventi previsti dal Piano Lombardia e le risposte che arrivavano erano molto positive. C’era voglia di ripartenza e ripresa economica molto forte. Questa nuova sospensione delle attività ha creato gravi problemi: mi auguro che ci si riprenda presto”. 

Coronavirus Roma_ notizie, dati contagi e aggiornamenti oggi 19 novembre 2020

In Lazio – Roma, a Roma città 1467 casi. 2697 in totale nel Lazio

Quasi 1500 nuovi casi di Coronavirus a Roma città (1467), ovvero più 162 rispetto alle 24 ore precedenti, ma con un aumento del numero dei tamponi (oltre 27mila nel Lazio nelle ultime 24 ore). 522 i nuovi positivi al Covid19 nei Comuni della provincia romana e 708 nel resto del Lazio. In totale sono 2697 i casi di SarsCov2 riscontrati nel Lazio alla data del 19 novembre. Un aumento dei tamponi che equivale anche ad un calo dei positivi e dei decessi (61, meno 19 rispetto a mercoledì). Numeri che fanno scendere il valore RT sotto a 1 (0,9). 

Il commento dell’assessore D’Amato 

“Diminuisce il tempo mediano tra la data di inizio sintomi e la data di diagnosi da 4 a 2 giorni – il commento dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato – . Bene l’indicatore del totale risorse umane dedicate all’attività di tracciamento. Il tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva al 32% e quello di area medica per pazienti COVID al 49%. Non bisogna abbassare la guardia occorre ancora tempo’. 

Coronavirus a Roma: i dati del 19 novembre
  • Nella Asl Roma 1 sono 553 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Trentaquattro sono ricoveri. Si registrano diciassette decessi con patologie.
  • Nella Asl Roma 2 sono 656 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Duecentosettantacinque i casi su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano diciotto decessi con patologie.
  • Nella Asl Roma 3 sono 258 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano sei decessi con patologie. 
I casi nei Comuni della provincia 
  • Nella Asl Roma 4 sono 59 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso con patologie.
  • Nella Asl Roma 5 sono 253 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi con patologie.
  • Nella Asl Roma 6 sono 210 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Oggi sono quattordici i casi con link alla comunità Villa San Gaetano a Genzano. Sono quarantuno i casi con link a RSA Mater Dei di Ariccia e diciannove i casi con link a casa di riposo La Francescana di Anzio. Sono in corso le indagini epidemiologiche. Si registrano quattro decessi con patologie. 
Covid19 nel resto del Lazio 

Nelle province si registrano 708 casi e sono tredici i decessi nelle ultime 24h.

  • Nella Asl di Latina sono 183 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 66, 83 e 88 anni con patologie.
  • Nella Asl di Frosinone si registrano 337 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare.
  • Asl di Viterbo si registrano 92 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Sono quattordici i casi con link a Villa Margherita di Montefiascone dove è in corso l’indagine epidemiologica. Si registrano cinque decessi di 62, 84, 84, 85 e 100 anni con patologie.
  • Nella Asl di Rieti si registrano 96 casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano cinque decessi di 74, 75, 88, 91 e 91 anni con patologie. 
Il bollettino dello Spallanzani del 19 novembre 2020

Come informano dall’ospedale Spallanzani nel conseuto bollettino quotidiano all’ospedale epidemiologico “sono ricoverati 249 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. 42 sono invece i pazienti in Terapia Intensiva”. A questa mattina, invece, i pazienti dimessi o trasferiti a domicilio o presso altre strutture, sono 1235”.  

Coronavirus nel territorio regionale 

Nel complesso sono 75541 i contagiati alla data del 19 novembre. 3103 i ricoverati non in terapia intensiva. 329 i pazienti in terapia intensiva. Sono invece 1880 le persone decedute. Superano quota 17mila i guariti: sono infatti 17361. Il totale dei casi esaminati alla data di oggi è di 94782 persone.

In Puglia oltre 1200 contagi, Capitanata sono 10 morti e 154 casi

Sono 1.263 i casi positivi registrati oggi in Puglia su 9.386 test per l’infezione da Covid-19: 

  • 555 in provincia di Bari,
  • 72 in provincia di Brindisi,
  • 189 nella provincia Barletta,
  • 154 in provincia di Foggia,
  • 98 in provincia di Lecce,
  • 187 in provincia di Taranto,
  • 6 residenti fuori regione,
  • 2 casi di provincia di residenza non nota. 

Ancora una volta la provincia di Foggia paga il prezzo più alto in termini di vite umane: 10 le vittime registrate oggi su un totale di 28. Nelle province di Bari (5), Brindisi (4), Barletta (1), Lecce (2) e Taranto (6) gli altri decessi registrati oggi. 

I casi attivi raggiungono quota 28.500, mentre i pazienti guariti sono 9.734. 

In Toscana sono 1.972 casi, 51 morti e 113 positivi a Livorno

Centosessantaquattro nuovi soggetti contagiati tra Livorno e provincia (113 in città, gli altri così distribuiti: Collesalvetti 7, Bibbona 3, Campiglia Marittima 3, Cecina 13, Piombino 8, Rosignano Marittimo 10, Suvereto 1, Porto Azzurro 1, Portoferraio 2, Rio 3). Salgono quindi a 6.207 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 1.972 nuovi casi (ovvero 536 in meno rispetto al precedente monitoraggio), di cui 1.304 identificati in corso di tracciamento e 668 da attività di screening. 

Complessivamente, si tratta tuttavia di una impercettibile riduzione di casi in termini di percentuale se correlata al numero dei tamponi: esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 23,92% dei 8.244 soggetti testati contro il 23,94% di ieri quando erano state testate 10.475 persone. Considerata invece la totalità dei tamponi effettuati (17.830 contro i 22.365 di ieri), ovvero compresi anche i test di controllo, la percentuale di positività si attesta al 11,06% contro il 11,21% di ieri.

A proposito delle nuove positività

La Regione fa sapere che l’età media è di 49 anni circa (il 12% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 35% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, l’11% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni.

Da segnalare anche 51 decessi, di cui tre a Livorno (due uomini di 87 e 92 anni e una donna di 91 anni) con il totale che sale a 2.073: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 1.907 di oggi, salgono a 32.480 (il 36,6% dei casi totali). 

Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive

Per quanto riguarda la situazione attuale, torna a crescere, seppure in maniera impercettibile, il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 54.124 (+0,26% rispetto al -0,08% registrato ieri e al +0,56% del 17 novembre) in virtù degli 88.677 contagiati da inizio emergenza, 30.479 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 2.001 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 2.073 decessi.

Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 2.101 (14 in più di ieri, 32 in più del 17 novembre): tra questi sono 1.814 gli ospedalizzati ordinari (9 in più di ieri) e 287 in terapia intensiva (5 in più di ieri). In lieve calo, infine, le persone in isolamento domiciliare (52.023, esattamente come ieri).  

In Campania salgono per 3.334 casi con 32 morti

I positivi al Covid-19 salgono a 125.276 per 3.334 nuovi casi su 23.496 tamponi (1.335.455 dall’inizio della pandemia). Tra i nuovi casi si contano 3.127 asintomatici e 207 persone con sintomi evidenti. Il nuovo contagio si sta stabilizzando da alcuni giorni sopra la soglia dei 3mila casi ogni 24 ore, mentre calano i ricoveri nelle terapie intensive, ma aumentano quelli dei reparti covid di media intensità. Il nuovo Report su base regionale diffuso dall’Unità di crisi riferisce che su 656 posti letto di Terapia intensiva complessivi, 194 sono occupati, registrando un leggero calo. Invece, sono aumentate nelle ultime 24 ore le degenze. Rispetto ai 3.160 posti attivabili (compresa l’offerta privata), ne sono occupati 2.287 (il giorno precedente erano 2.259). La riserva scende da 901 a 873 posti letto, compreso il supporto delle strutture accreditate.

Rispetto alla fase di lockdown primaverile, al netto degli apporti garantiti dalle cliniche accreditate, maggiori posti letto sono stati garantiti dall’allestimento di aree covid e dalla riconversione parziale di reparti ordinari negli ospedali, realizzati in base al Piano regionale approvato dal Ministero della Salute il 24 luglio 2020. Tuttavia, la mancanza di personale ha limitato la possibilità di attivarne altri.

Il Governo e la Protezione Civile hanno concluso la procedura per selezionare nuovi medici

Rispondendo alla richiesta formulata dalla Regione la prima volta l’8 ottobre. All’avviso hanno risposto 165 specialisti, in arrivo nelle prossime ore, dopo la conferma con l’accettazione dell’incarico. Ciò aiuterà a rafforzare la capacità di risposta degli ospedali, dove resta alta la mortalità. Sono 32 i decessi comunicati dall’Unità di crisi, riferiti a morti verificatesi tra il 13 e il 18 novembre. Il numero complessivo delle vittime è salito a 1.192 dall’inizio dell’epidemia (762 dal primo ottobre). L’aumento della mortalità sta caratterizzando l’espansione del virus su tutto il territorio nazionale.

Questo dato si accompagna ad una intensificazione della carica virale, che si riflette nell’aumento dei pazienti con sintomi evidenti o gravi. Per questo, il Ministero si appresta ad aggiungere nella zona rossa altre regioni, anche tenuto conto dei dati quotidiani. Nelle ultime 24 ore sul territorio nazionale la curva risale con 36.176 nuovi contagi in un giorno, dopo una leggera flessione nel week end. L’escalation dell’epidemia nel Paese rende decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda le persone con patologie, anziani ultra65enni e bambini fino a 6 anni.

LA SITUAZIONE CLINICA

L’Unità di crisi ha comunicato 32 vittime (si tratta di persone decedute tra il 13 e il 18 novembre). Sale a 1.192 il numero dei morti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono 762 i decessi comunicati dall’Unità di Crisi a partire dal primo ottobre. Ci sono 2.255 nuovi guariti, che portano il totale a 28.898. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 2.287 (+28) in terapia intensiva 294 (-6), mentre 92.680 (+1.025) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 95.139 (+1.047) contro 125.276 casi totali dall’inizio della pandemia.

POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE

Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:

  • Napoli 77.611 (+2.312),
  • Caserta 23.819 (+678),
  • Salerno 15.152 (+490),
  • Avellino 6.066 (+143),
  • Benevento 2.136 (+47). 

Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati.

LA SCUOLA IN CAMPANIA TORNERÀ GRADUALMENTE ALLE LEZIONI IN PRESENZA, DOPO I TAMPONI ANTIGENICI. IL TAR HA RESPINTO I RICORSI DI ALCUNI GENITORI. DAL 24 NOVEMBRE INIZIANO INFANZIA E PRIME CLASSI DELLA PRIMARIA

La scuola in Campania tornerà gradualmente alle lezioni in presenza, iniziando dall’infanzia e dalle prime classi delle primarie. Con due decreti (n.2153/2020 e n.2161/2020), il TAR Campania ha respinto i ricorsi proposti da altrettanti gruppi di genitori contro l’Ordinanza regionale n.90/2020. Legittima per i giudici amministrativi «la graduale ripresa delle attività didattiche in presenza nelle scuole della Campania, previo screening sul personale docente e non docente e sui bambini e relativi familiari», si legge in una nota dell’Unità di crisi.

Le prime attività in presenza dei servizi dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria riprenderanno dal 24 novembre. Riguardo gli ordini e gradi scolastici diversi, l’Unità di crisi regionale all’unanimità ha ritenuto di dover confermare la didattica a distanza. Per poter prenotare il tampone antigenico è necessario contattare il numero verde 800 814 818, attivo dalle ore 07:30 alle 19:30, per l’intera durata dello screening.

Per conoscere le restrizioni

Per saperne di più

Consulta le tabelle – Bollettino Covid-19 19 novembre

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