Bollettino Covid-19: i casi in Italia alle ore 18 del 16 dicembre

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Covid-19, il bollettino di oggi 16 dicembre 2020 – sono  680 morti e 17.572 contagi.  Dei 645.706 attualmente positivi sono 30268 coloro che necessitano di cure ospedaliere, poco meno di 3mila i pazienti in condizioni critiche che necessitano della terapia intensiva, 77 meno di ieri. Purtroppo si contano 680 decessi registrati oggi e l’ingresso di 191 persone nei reparti di terapia intensiva.

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Bollettino Covid-19 i casi in Italia alle ore 18 del 16 dicembre

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Vedi anche il bollettino precedente 16 dicembre 2020.

Guarda anche la lista completa mese per mese di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc.

Classificazione Regioni

Il nuovo DPCM entrato in vigore il 4 dicembre 2020 ha introdotto nuove limitazioni per gli spostamenti per il periodo di Natale.

dpcm-dicembre- 4-2020

Bollettino Covid-19 del 16 dicembre della Protezione Civile

  • Nuovi casi: 17.572 (ieri 14.844)
  • Casi testati: 78972 (ieri 62707 )
  • Tamponi (diagnostici e di controllo): 199.489 (ieri 162.880 )
  • Attualmente positivi: 645.706 (ieri 667.303 )
  • Ricoverati: 26.897, -445 (ieri 27.342, -423)
  • Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.926, -77 , 191 nuovi (ieri  3.003, -92, 199 nuovi)
  • Totale casi positivi: 1.888.144 (ieri 1.870.576 )
  • Deceduti: 66.537 (ieri 65.857 )
  • Totale Dimessi/Guariti: 1.175.901 (ieri 1.141.406 )
bollettino coronavirus oggi 16 dicembre 2020

In Lombardia sono 3mila casi  e 737 persone positive al virus a Milano

Una percentuale di positivi del 7.96 %; 37.605 tamponi effettuati; altri 2.994 casi in tutta la Regione (590 in più rispetto a ieri)’. Questi i numeri dell’emergenza coronavirus in Lombardia mercoledì 16 dicembre. A diramare il bollettino con i dati ufficiali, come sempre, la Protezione Civile. Tra Milano e hinterland nelle ultime 24 ore sono state trovate altre 737 persone positive al virus. 

In Lombardia tra martedì e mercoledì ci sono stati inoltre 18 nuovi accessi in terapia intensiva. Il totale dei letti di rianimazione occupati è però diminuito di 27 unità rispetto a ieri, tra decessi e pazienti guariti: ora sono 629 le persone con gravi insufficienze respiratorie ricoverate negli ospedali regionali. In una sola giornata i posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono invece diminuiti di 50 unità (in totale sono 4.946). In totale negli ospedali della Regione ci sono 5.575 persone affette da SarsCov2 (77 in meno rispetto a martedì).

I lombardi che si sono negativizzati nelle scorse 24 ore sono 9.045; in tutto quelli guariti dal covid sono 347.130. Si allunga però la scia di morte provocata dal virus: in una sola giornata sono altri 106 i decessi. Il totale (ufficiale) è arrivato a quota 24.097.

Coronavirus, in Lombardia si muore più che nel resto d’Italia

La Lombardia si conferma la zona d’Italia che ha pagato il prezzo più alto all’epidemia di coronavirus. A certificarlo, di nuovo, è l’osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane dell’università Cattolica, che ha analizzato i dati dal 12 ottobre al 6 dicembre, verificando come “il covid non uccide ovunque allo stesso modo”. 

La mortalità, spiegano gli esperti, si “manifesta con estrema variabilità nelle regioni italiane, andando da un massimo del 5,4% dei positivi in Lombardia a un minimo dell’1,3% in Campania, con una media del 3,5% a livello nazionale”. Dall’inizio della pandemia al 14 dicembre nel nostro Paese si sono registrati 65.011 decessi, dei quali il 36,7% sono avvenuti in Lombardia. 

Il perché di questa differenza – con la Lombardia che risulta la regione con un tasso di letalità più alto – non è “attribuibile solo alla fragilità della popolazione anziana, quella più colpita dal virus”, rimarcano dall’osservatorio. I motivi, sottolineano, “andrebbero ricercati tra un ventaglio molto ampio di fattori: carenze organizzative, ritardi iniziali nel comprendere la gravità dell’emergenza, deficit nei sistemi di tracciamento dei contagi, diversi livelli di aggressività del virus, comportamenti individuali e scelte dei Governi centrali e locali”.

“Un’altra possibile pista interpretativa è che alcuni territori sono interessati da un livello elevato di mobilità, si tratta di luoghi in cui si svolgono la maggior parte delle proprie relazioni sociali ed economiche. Queste aree, con molta probabilità, sono state sottoposte a un rischio maggiore di contagio – evidenziano dalla Cattolica -. La Lombardia, per esempio, è la Regione con la più alta intensità degli spostamenti e dove si è registrato un numero elevatissimo di contagi”. 

In Lazio – Roma, a Roma 538 nuovi casi: sono 1220 in totale nel Lazio

Sono 538 i nuovi casi di Coronavirus a Roma, un caso che conferma come la Capitale tenda ormai a restare sotto i 600 contagi al giorno, considerando che i 578 di ieri.

Ad ogni modo, oggi su quasi 16 mila tamponi nel Lazio (+ 93 rispetto al 15 dicembre) si registrano 1.220 casi positivi in tutta la regione, 61 in più di ieri.

Sono 40 i decessi, mentre oggi si registra un nuovo record dei guariti: 4.134 in 24 ore. “Calano i ricoveri e le terapie intensive”, sottolinea l’assessore alla sanità laziale Alessio D’Amato che ieri aveva lanciato un appello: “Per Natale è necessario che vengano adottate subito misure omogenee nel paese”.

Coronavirus Roma_ notizie, dati contagi e aggiornamenti oggi 16 dicembre 2020

I nuovi casi Covid a Roma e provincia

  • Nella Asl Roma 1 sono 296 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Quarantotto casi sono ricoveri. Si registrano nove decessi di 77, 79, 80, 83, 85, 85, 88, 92 e 93 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 2 sono 184 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Novantacinque sono i casi su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano cinque decessi di 68, 72, 74, 77 e 78 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 3 sono 58 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Sei casi sono ricoveri. Si registrano due decessi di 73 e 83 anni con patologie.
  • Asl Roma 4 sono 60 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano cinque decessi di 74, 82, 86, 92 e 97 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 5 sono 71 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 85 e 90 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 6 sono 172 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 76, 87 e 92 anni con patologie.

379 casi nelle altre città del Lazio

Nelle province si registrano 379 casi e sono quattordici i decessi nelle ultime 24h.

  • Nella Asl di Latina sono 137 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano quattro decessi di 66, 77, 85 e 92 anni con patologie.
  • Asl di Frosinone si registrano 122 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registrano quattro decessi di 68, 78, 78 e 86 anni con patologie.
  • Nella Asl di Viterbo si registrano 76 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 67, 68 e 81 anni con patologie.
  • Nella Asl di Rieti si registrano 44 casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 70, 82 e 85 anni con patologie.

I dati aggiornati del vaccino antinfluenzale

Nelle ultime ore è stata superata quota 1,5 mln di somministrazioni del vaccino antinfluenzale. “La campagna sarà attiva anche nel mese di gennaio. – spiega la Regione Lazio – Sono arrivate le 50 mila dosi dei vaccini pediatrici che ora sono in distribuzione ai pediatri di libera scelta e altre 125 mila dosi del vaccino sanofi per completare la copertura degli ultra 65 enni e dei soggetti fragili”.

Allo Spallanzani più posti di terapia intensiva

Sono stati inaugurati questa mattina allo Spallanzani di Roma i nuovi container con 20 posti letto per la terapia intensiva. All’inaugurazione hanno partecipato l’assessore alla Sanità e integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, e il direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani, Francesco Vaia. 

“Due grandi stanze gemelle che accolgono 10 posti letto ciascuna in terapia intensiva. 20 nuove postazioni realizzate in tempi record, in 28 giorni precisamente. Ultra modernità e innovazione sono le caratteristiche di questi container”, ha spiegato Vaia.

Nel Lazio 81267 i casi positivi

Restano sotto quota 92mila i casi positivi nel Lazio: sono oggi 81267 i contagiati contro gli 84.221 di ieri. In calo il numero dei pazienti ricoverati: sono quindi 2869 contro i 2.921 di martedì. Diminuiscono di anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono quindi 305 contro i 321 del 15 dicembre. 

Mentre, sempre rispetto al 14 dicembre, sono 3099 i morti contro i 3.059 di ieri. Superano quota 59mila i guariti: sono infatti 59004 contro i 54.870 di martedì. Il totale dei casi esaminati superano quota 143mila: sono oggi 143370 contro i 142.150 di ieri.

I nuovi contagi dopo lo shopping

“I dati che salgono sicuramente sono la conseguenza di un calo di tensione. Per quanto riguarda gli assembramenti dei giorni scorsi verificheremo gli esiti tra una settimana-dieci giorni, purtroppo vorrei essere smentito ma non saranno esiti positivi”, ha detto l’assessore D’Amato in merito all’aumento delle vittime da Covid, a margine dell’accensione della Chanukkià davanti allo Spallanzani.

“Per quanto riguarda i megastore è stata adottata la medesima normativa che esiste a livello nazionale per tutte le zone gialle, per cui non abbiamo fatto niente di più né di meno di quello che si fa nelle altre zone d’Italia nella medesime condizioni. Rivolgo un appello ad evitare assembramenti perché il numero dei decessi è elevato sia a livello nazionale che regionale. Serve adottare delle misure”.

In Puglia sono 1388 nuovi casi su oltre 10mila test (rapporto contagi al 13,6%) e 44 decessi

Sono 1388 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati diffusi dalla Regione Puglia nel consueto bollettino epidemiologico. Nella giornata di ieri sono stati registrati 10.188 test (13,6% il rapporto positivi/test effettuati) e sono decedute 44 persone:

  • 16 nel Barese,
  • 15 nella Barletta,
  • 6 in provincia di Foggia,
  • 3 nel Tarantino,
  •  2 in quella di Lecce,
  • 1 nel Brindisino e 1 residente fuori regione.

Per quanto riguarda i nuovi positivi, la provincia di Bari è in testa, con 547 casi;

  • seguono quelle di Lecce (142),
  • Foggia (242), Taranto (142),
  • Brindisi (90),
  • Barletta (219).

A questi vanno sommati 1 residenti fuori regione, e 5 casi di residenza non nota. 

Sul fronte ricoveri, la situazione continua a essere in discesa: nelle ultime 24 ore si passa da 1717 a 1683 pazienti che occupano i posti letto delle strutture sanitarie regionali (-34). Nella giornata di ieri è cresciuto invece il numero dei guariti, dai 20.364 di ieri si passa ai 21.132 di oggi (+768). I casi attualmente positivi sono 52.850, in salita rispetto ai 52.275 delle ultime 24 ore.

EMILIANO: «SI VA VERSO ZONA ROSSA»

Il governo «visto che tra il 24 dicembre e il 7 gennaio c’è un rallentamento sostanziale della vita e quindi c’è rischio di aggregazioni non necessarie, ha pensato di dare un’ulteriore botta alla curva dei contagi mandando in rosso il Paese. Hanno chiesto a noi governatori cosa ne pensavamo e siamo stati abbastanza contenti perché era l’unico modo per non rischiare dal 7 gennaio in poi una esplosione dei contagi» Covid: lo ha detto il governatore pugliese Michele Emiliano.

«Il 7 gennaio ripartire come se nulla fosse, riaprendo tutto è un rischio grosso. Questo l’ho detto stamattina al ministro Boccia. La prudenza e la gradualità sono importantissime, bisogna essere pragmatici», ha aggiunto il governatore.

 
In Toscana sono 489 nuovi casi e 47 morti. Calano i ricoveri (-67)

In Toscana sono 489 i positivi in più rispetto a ieri, su un totale, da inizio epidemia, pari a 113.610 unità. I nuovi casi sono lo 0,4% in più rispetto al totale del giorno precedente. I ricoverati sono 1.303 (67 in meno rispetto a ieri), di cui 202 in terapia intensiva (12 in meno).

L’età media dei 489 casi del bollettino di oggi è di 49 anni circa (il 12% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 34% tra 40 e 59 anni, il 22% tra 60 e 79 anni, il 10% ha 80 anni o più). I guariti crescono dell’1,8% e raggiungono quota 95.290 (83,9% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.746.053, 12.190 in più rispetto a ieri, di cui il 4% positivo. Sono invece 3.808 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 12,8% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 4.569 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 15.035, -7,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.303 (67 in meno rispetto a ieri), di cui 202 in terapia intensiva (12 in meno).

In Campania i positivi salgono a 900 con 34 morti. Vaccini, De Luca: a noi pochi, stop al Piano

I positivi al Covid-19 sono saliti a 176.600 per 900 nuovi casi su 14.757 tamponi (1.844.893 dall’inizio della pandemia). La crescita del contagio è risalita rispetto ai 647 nuovi positivi di ieri, anche per l’aumento dei tamponi processati. La discesa della curva continua: da 13 giorni il nuovo contagio è sotto quota 2.000 casi e da 4 sotto i 1.100. Tra i nuovi casi, sono 815 gli asintomatici e 85 le persone con sintomi evidenti. Negli ultimi 10 giorni sono stati registrati 11.307 positivi sul territorio regionale, con una media di 1.131 al giorno. Si accentua il calo dei ricoveri negli ospedali in queste 24 ore. I dati dell’Unità di crisi riferiscono che i pazienti in terapia intensiva nelle ultime 24 ore sono 124 a fronte di un numero complessivo di posti letto utilizzabili pari a 656. Negli ospedali i ricoveri di pazienti con sintomi scendono a 1.701 su 3.160 posti letto disponibili (la riserva è di 1.459 posti letto).

Sono stati comunicati 34 morti

Di questi 10 deceduti nelle ultime 48 ore e 24 deceduti in precedenza ma registrati ieri​. Il totale delle vittime di coronavirus è salito a 2.424 da marzo. Nel frattempo, il Governatore si è scagliato contro i Ministri Boccia e Speranza ed il commissario Arcuri, contestando il Piano attribuzione dei vaccini per la prima fase: «Non si tiene conto della popolazione effettiva delle singole Regioni», ha affermato al termine della riunione in videoconferenza di Governo e Regioni. Intanto, si discute in queste ore l’ipotesi di una stretta nei giorni festivi e prefestivi dal 24 dicembre al 6 gennaio, per contenere il rischio di assembramenti familiari.

I dati nazionali dicono che mentre in Campania il nuovo contagio è in discesa, nel resto del Paese la curva sembra alzarsi. Nelle ultime 24 ore sono stati trovati 3.817 positivi in Veneto, 2.994 positivi in Lombardia, 1.238 in Emilia Romagna, 1.220 nel Lazio, 1.215 nel Piemonte, con Puglia e Sicilia rispettivamente a 1.388 e 1.065.  In un solo giorno l’Italia è risalita per 17.572 casi e 680 morti. Per questo, il Governo sta approfondendo la possibilità di un lockdown dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021. Da domenica la Campania dovrebbe però essere riclassificata nella fascia gialla. Domani il consueto confronto tra le Regioni e il Ministero servirà a stabilire le nuove disposizioni.

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LA SITUAZIONE CLINICA

L’Unità di crisi ha comunicato 34 vittime. Sale a 2.424 il numero totale dei morti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia (22 deceduti nelle ultime 48 ore e 28 deceduti in precedenza ma registrati ieri​). Sono 1.994 i decessi comunicati dall’Unità di Crisi a partire dal primo ottobre. Sono state dichiarate guarite 2.904 persone nelle 24 ore, per un totale di 85.972. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.701 (-19) in terapia intensiva 124 (+1), mentre 86.379 (-2.020) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 88.204 (-2.038) contro 176.600 casi totali dall’inizio della pandemia.

POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE

Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:

  • Napoli 108.421 (+477),
  • Caserta 32.548 (+156),
  • Salerno 23.010 (+205),
  • Avellino 8.281 (+57),
  • Benevento 4.298 (+45). 

Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati. Non sono riportati ulteriori casi in attesa del secondo tampone di conferma.

DISSENSO DELLA CAMPANIA SUL PIANO DI DISTRIBUZIONE DEI VACCINI, DE LUCA: SONO POCHI QUELLI PER IL NOSTRO FABBISOGNO

Nel corso della riunione delle Regioni con i Ministri Boccia e Speranza ed il commissario Arcuri, la Regione Campania oggi ha «espresso netta contrarietà ad un Piano di attribuzione dei vaccini per la prima fase, non commisurato a criteri oggettivi di fabbisogno», si legge in un comunicato. La Campania, infatti, «ha proposto che in fase di prima ripartizione del vaccini si tenesse conto della popolazione delle singole Regioni. Tale proposta non è stata accolta, e si sta procedendo con un Piano che prevede evidenti ed immotivati squilibri fra le quote destinate alle diverse Regioni». Per questo, «la Campania ribadisce con forza il dissenso su questo modo di procedere ed insisterà nella richiesta di commisurare il piano di attribuzione dei vaccini a criteri oggettivi, che evitino qualsiasi disparità di trattamento e deprecabili competizioni territoriali».

LA CAMPANIA È ARANCIONE FINO AL 20 DICEMBRE. VERSO LA FASCIA GIALLA DA DOMENICA. MA A NATALE INCOMBE IL RISCHIO DI UNA STRETTA NAZIONALE

La Campania resta nella fascia arancione fino al 20 dicembre, quando scatterà con ogni probabilità la fascia gialla. Nel periodo festivo dal 19 dicembre al 6 gennaio l’Italia intera dovrebbe essere collocata in zona rossa. Si deciderà in queste ore. LE REGOLE FINO A SABATO. Ci si può spostare liberamente e senza l’autocertificazione nei confini comunali di residenza. Dalle 22 alle 5 vige il coprifuoco sanitario. Resta il divieto di recarsi al di fuori del proprio Comune e oltre i confini regionali, salvo per motivi di lavoro, necessità e salute. Aperti tutti i negozi, oltre ad alimentari, edicole e mercati di generi alimentari. Le attività di estetica e i centri commerciali seguono le norme stabilite dal Dpcm del 3 dicembre, che consente l’orario prolungato fino alle 21. Restano sospese le attività di bar (pasticcerie, gelaterie) e ristorazione (pub). Leggi le regole, e i link del Governo. Informazioni: ZONA ARANCIONE: Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo. Clicca per leggere.

Per conoscere le restrizioni

Per saperne di più

Consulta le tabelle – Bollettino Covid-19 16 dicembre

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