
Covid-19, il bollettino di oggi 15 aprile 2021 – oggi si registrano 16.974 nuovi contagi su 319.633 tamponi molecolari e antigenici, 380 i decessi. Sono 3.417 i pazienti ricoverati nelle rianimazioni per Covid in Italia, in calo di 73 unità rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 211 (ieri 216). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 25.587 persone, in calo di 782 rispetto a ieri. La regione con più casi odierni è la Lombardia (+2.722), seguita dalla Campania (+2.224), dalla Puglia (+1.867) e dalla Sicilia (+1.450).
INDICE
- Bollettino Covid-19 del 15 aprile della Protezione Civile
- In Lombardia continuano a calare i ricoverati
- In Lazio – Roma, a Roma 24 nuovi casi. Resta alta l’attenzione sulle Rsa: ispezionate 335 strutture
- Puglia i contagi da Coronavirus in Puglia sono in calo, tre morti e 14 nuovi positivi in provincia di Foggia
- In Toscana sono 1206 casi, 26 morti e 70 casi positivi tra Livorno e provincia
- In Campania i positivi sono 2.224 (in 48 ore 4.436) con 40 morti
Vedi anche il bollettino precedente 14 aprile 2021.
Guarda anche la lista completa mese per mese di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc.
Top List Bollettini Covid-19 – Anno 2020:
- Aprile – Top List del mese,
- Maggio – Top List del mese,
- Giugno – Top List del mese,
- Luglio – Top List del mese,
- Agosto – Top List del mese,
- Settembre – Top List del mese,
- Ottobre – Top List del mese,
- Novembre – Top List del mese,
- Dicembre – Top List del mese.
Top List Bollettini Covid-19 – Anno 2021:
Le zone arancioni e rosse in Italia fino a lunedì 15 aprile
Che cosa si può fare in zona arancione:
Gli spostamenti sono permessi dalle 5 alle 22 ma con autocertificazione; sarà vietato uscire dal proprio comune. I bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno, consentito l’asporto. Aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici. Consentito lo sport non di contatto come il tennis
LE ZONE IN AREA GIALLA:
Che cosa si può fare in zona gialla.
Da lunedì 15 marzo e fino al 30 aprile la zona gialla è sospesa: valgono pertanto le prescrizioni della zona arancione. Per domani e Domenica, ultimi giorni in area gialla, sarà possibile muoversi dalle 5 alle 22. Nei bar consentito l’asporto fino alle 18. Ristoranti aperti fino alle 18 poi solo asporto o consegna a domicilio. Sarà possibile frequentare i musei ma non nei festivi (fino al 15 aprile). Consentito spostarti in visita a parenti e amici al massimo in due persone più gli under 14 e eventuali disabili a carico. Restano sospesi gli spostamenti tra le regioni anche dello stesso colore
LE ZONE IN AREA BIANCA:
Che cosa si può fare in zona bianca.
Non vale la prescrizione del nuovo Dl 12 marzo. Inoltre secondo quanto prescritto dal Dpcm 2 marzo decade il coprifuoco. Le attività di ristorazione avranno la possibilità di apertura serale fino alle 23, i bar fino alle 21. Aperti nei fine settimana anche i centri commerciali. Riaprono musei, teatri, cinema, palestre, piscine e università.
Ricordiamo che il 3-4-15 aprile tutta Italia sarà zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca. Fino al 15 aprile bar, ristoranti e scuole medie e superiori saranno chiuse in tutta Italia, salvo i territori in zone bianca.
Le zone arancioni e rosse la settimana di Pasqua
Coronavirus, le ultime notizie – Bollettino Covid-19 del 15 aprile
La situazione in Europa resta grave, ogni settimana vengono segnalati 1,6 milioni di nuovi casi di Covid-19, pari a 9.500 ogni ora e 160 persone ogni minuto. Lo ha riferito il direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della Sanità. “La scorsa settimana, abbiamo superato 1 milione di morti confermate per Covid-19 nella regione europea dell’Oms” ha dichiarato Kluge. Secondo il funzionario dell’Oms tuttavia è evidente l’effetto dei vaccini: “Negli ultimi due mesi la tendenza al contagio tra le è persone con più di 80 anni di età si è discostata dalla tendenza osservata in ogni altra fascia di età. Da febbraio, la percentuale di morti per Covid-19 in Europa, tra quelle di età superiore agli 80 anni, è gradualmente scesa fino a sfiorare il 30 per cento, il livello più basso dall’inizio della pandemia. Il ricovero in ospedale, tuttavia, rimane a livelli elevati, con continue segnalazioni di superamento della capacità di terapia intensiva, da tutte le parti della regione” ha osservato il funzionario dell’Oms.
Oggi il ministro della Salute Roberto Speranza in audizione in Parlamento ha spiagato come il governo sia impeganto a costruire una roadmap di allentamento graduale delle restrizioni. Graduale perché benché per terza settimana consecutiva l’indice Rt è sceso a 0.92 le terapie intensive sono ancora occupate al 41%.
Intanto oggi le Regioni hanno presentato a Governo e Cts i nuovi protocolli per riaprire palestre, piscine e cinema e per garantire l’apertura dei ristoranti anche la sera e senza dover più tenere in considerazione zone bianche, gialle o arancioni
Bollettino Covid-19 del 15 aprile della Protezione Civile
- Nuovi casi: 16.974 (ieri 16168 )
- Casi testati: 100.552 (ieri 102.005)
- Tamponi (diagnostici e di controllo): 319.633 (ieri 334766)
- molecolari: 186053 di cui 16267 positivi pari al 8.74% (ieri 7.75%)
- rapidi: 133580 di cui 696 (ieri 136.978 di cui 823 positivi )
- Attualmente positivi: 510.023 (ieri 514.660)
- Ricoverati: 25.587, -782 (ieri 26.369, -583)
- Ricoverati in Terapia Intensiva: 3.417, -73, 211 nuovi (ieri 216 nuovi, -36)
- Totale casi positivi dall’inizio della pandemia: 3.826.156 (ieri 3.809.193 )
- Deceduti dopo Covid test positivo: 115.937, +380 (ieri 115.557, +469 )
- Totale Dimessi/Guariti: 3.200.196 (ieri 3.178.976, +20251)
- Vaccinati: 4.138.845 (13.927.650 dosi somministrate)
si tratta del 81.3% delle 11.814.660 dosi consegnate da Pfizer e delle 1.320.400 consegnate da Moderna al 12 aprile. La campagna vaccinale dedicata agli over 80 non in Rsa ha coinvolto oltre 4.830.585 i “nonni” che hanno avuto almeno una dose del vaccino Pfizer/Moderna. Con i 3.995.700 vaccini AstraZeneca destinati alla fase 3 sono stati coinvolti 235mila uomini delle forze armate e 1.124.415 docenti e non docenti del personale scolastico. Sul sito del Governo il report aggiornato dei vaccini. Ieri somministrate 293.751 dosi (di cui 74mila seconde dosi) rispetto alle 300mila auspicate dal piano vaccinale.
In Lombardia continuano a calare i ricoverati
Diminuiscono i ricoveri negli ospedali in Lombardia. Lo si evince dal bollettino quotidiano sui dati relativi alla pandemia covid diffuso, come di consueto, dalla protezione civile nazionale e da Regione Lombardia. Secondo il bollettino di giovedì 15 aprile, nelle ultime 24 ore i nuovi positivi al covid in tutta la regione sono stati 2.722, a fronte di 52.293 tamponi effettuati, di cui 35.245 molecolari e 17.048 antigenici. Il tasso di positività è dunque del 5,2%.
Nella Città metropolitana di Milano i nuovi positivi sono 754, di cui 293 a Milano città. I ricoverati in terapia intensiva sono 739 in tutta la Lombardia, ovvero 42 in meno rispetto al giorno precedente; scendono di 202 persone i ricoverati non in terapia intensiva, che sono ora 5.387. Si tratta come sempre di un “saldo” tra i nuovi ricoveri e le persone che, nel frattempo, sono state dimesse. In particolare i guariti o dimessi sono stati 4.803 nelle ultime 24 ore. Infine, purtroppo, a causa del covid sono decedute 65 persone.
Tamponi gratis e treni ‘covid tested’ – Bollettino Covid-19 del 15 aprile
Mentre la campagna vaccinale contro il covid in Lombardia procede non senza difficoltà, a Milano si continua ad agire anche sul piano della prevenzione ed è qui che si inserisce la lodevole iniziativa di Croce Rossa Italiana che in Stazione Centrale ha allestito un tendone per effettuare tamponi a chiunque lo richieda, in maniera totalmente gratuita.
“Senza alcun costo, limite di età o prescrizione medica chiunque potrà sottoporsi al tampone antigenico rapido nelle tensostrutture allestite dalla Croce Rossa – spiega l’organizzazione in una nota -. (…) L’iniziativa, resa possibile grazie al finanziamento della Commissione Europea, consente a pieno regime di effettuare fino a 3mila test antigenici al giorno su tutto il territorio nazionale”.
Oltre alla stazione ferroviaria milanese, infatti, grazie al gruppo Ferrovie dello Stato che ha messo a disposizione i propri spazi, la Croce Rossa è attiva anche a Roma Termini e nel mese di maggio estenderà gli screening nelle stazioni ferroviarie di altre nove città. Nel frattempo, a partire da venerdì 16 aprile sempre in Stazione Centrale partiranno anche i primi treni ‘covid tested’: tra Roma e Milano i passeggeri e personale di due Frecciarossa (Roma Termini – Milano Centrale delle 8.50 e Milano Centrale -Roma Termini delle 18) potranno ogni giorno effettuare il test rapido gratuitamente nelle due ore precedenti alla partenza del treno.
“Fermare le vaccinazioni è un errore che farà molti morti”
Se si deciderà di restringere le somministrazioni del vaccino anti covid di Janssen (Johnson & Johnson), le limitazioni siano il più possibile circoscritte, per non rallentare le immunizzazioni. Lo ha detto Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, intervenendo alla trasmissione “Agorà” su Rai Tre, giovedì mattina. Il dibattito sul vaccino di Johnson & Johnson è in corso dopo che, negli Stati Uniti, si è deciso di sospenderne l’uso in seguito ad alcuni episodi di trombosi da studiare con attenzione.
Secondo Galli, allargare troppo le restrizioni significherebbe ritardare l’immunizzazione al covid per la popolazione e dunque rallentare la ripresa, le riaperture. “Se, come pare”, gli eventi tromboembolici rari “riguardano una particolare fascia d’età e soprattutto il sesso femminile, potrebbero essere date indicazioni togliendo per il momento dalla somministrazione quella fascia d’età e il sesso femminile”, ha affermato l’infettivologo: “Questa potrebbe essere la soluzione intermedia più favorevole”. Evitando quindi di escludere il vaccino Johnson & Johnson per una larga fascia d’età come avvenuto per Astrazeneca, in Italia sconsigliato agli under 60.
“Si deve accettare il concetto che, nell’ambito di milioni di vaccinati, possono emergere delle ‘magagne’, chiamiamole così. E queste magagne bisogna capire se sono da vaccino oppure no. E comunque, nella loro dimensione, non devono far cessare una campagna vaccinale la mancata esecuzione della quale certamente si può associare e si assocerà a molti morti”, ha aggiunto Galli: “Più limitiamo l’utilizzo di determinati vaccini che erano previsti in senso più ampio, più rallentiamo un processo di vaccinazione dal quale dipende la possibilità vera di riaperture e la soluzione del problema”.
Parlando poi di riaperture, Galli ha affermato che l’orizzonte di maggio è plausibile, “avendo il vaccino e la fiducia della gente”, ha precisato: “Siamo meno bravi e siamo stati meno previdenti di altri Paesi sotto una serie di aspetti, ma si può fare. E’ ora di avere anche un pochino di carota e non solo di bastone. Se in Israele l’hanno fatto, se in altre parti lo stanno facendo con una certa rapidità, vuol dire che si può fare. Però, se si aprono le scuole in questo momento, ritarderemo il processo”.
In Lazio – Roma, a Roma 24 nuovi casi. Resta alta l’attenzione sulle Rsa: ispezionate 335 strutture
Sono 24 i nuovi casi di coronavirus a Roma città. Un dato che, sostanzialmente, non modifica la curva in discesa intrapresa già ieri (qui i dati del 14 aprile) e confermano l’andamento che va ormai avanti dallo scorso 11 aprile. In provincia, invece, i nuovi casi di Covid-19 restano moderatamente alti con 79 nuovi positivi nelle ultime 24 ore. A far impennare il dato, così come ieri, è Rocca di Papa.
Qui, dei 61 nuovi casi della Asl Roma 6, ben 53 sono riferibili al cluster della Rsa da ieri sottoposta a ulteriori misure restrittive e dove si stanno eseguendo i tamponi a tutti gli ospiti e a tutto il personale. Nelle altre città della regione, positivo è il dato di Rieti: rispetto al 14 aprile non si sono registrati nuovi casi, non ci sono stati decessi e 10 pazienti sono guariti.
Buone notizie anche dall’ospedale Bambin Gesù che segnala, come al Centro Covid di Palidoro, siano ricoverati 8 bambini e 6 mamme: sono tutti in condizioni stabili. Nelle ultime 24h è stato poi dimesso, ed è in isolamento domiciliare 1 altro paziente clinicamente guarito di Frosinone.
Coronavirus, i dati Asl di Roma e del Lazio del 15 aprile
- RSA di Rocca di Papa, da ieri sottoposta a ulteriori misure restrittive: si stanno eseguendo i tamponi a tutti gli ospiti e a tutto il personale. 13 pazienti sono guariti. 3 decessi: una donna 90 anni, un uomo di 95 anni e una donna di 81 anni, tutti con precedenti patologie. 93 persone sono uscite dall’isolamento domiciliare. L’ex Ospedale di Genzano si convertirà in struttura RSA Covid
Coronavirus: 5232 casi da inizio epidemia – Bollettino Covid-19 del 15 aprile
Sono 4047 gli attuali casi positivi nella Regione Lazio. Di cui 2509 sono in isolamento domiciliare, 1342 sono sono ricoverati non in terapia intensiva, 196 sono ricoverati in terapia intensiva. 311 sono i pazienti deceduti e 874 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 5232 casi.
D’Amato: “Trend al 2,3% il più basso da inizio epidemia”
“Oggi registriamo un dato di 121 casi di positività di cui 52 riferibili al cluster di Rocca di Papa già sotto cordone sanitario e un trend al 2,3% il più basso da inizio epidemia. Bisogna mantenere molto alta l’attenzione sulle RSA e case di riposo non si può abbassare la guardia. – sottolinea l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato – E’ stata costituita un’apposita Commissione regionale per svolgere gli audit di verifica del rispetto delle disposizioni impartite. Sono ad oggi 335 le strutture per anziani ispezionate su tutto il territorio. Su Rocca di Papa è in corso l’audit richiesto alla Asl Roma 6 e al SERESMI (servizio regionale malattie infettive – Spallanzani) per la verifica di tutte le procedure operative adottate e le misure di prevenzione. Resta una forte criticità”.
“Roma città regista una frenata nel trend con il dato di 24 nuovi casi nelle ultime 24h. Si amplia la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (16.658) e coloro che sono entrati in sorveglianza (10.196) di più di 6 mila unità. Per quanto riguarda i guariti è un record saliti di 85 unità nelle ultime 24h per un totale di 874, mentre i decessi sono stati 11 e i tamponi effettuati circa 76 mila”.
Il bollettino dello Spallanzani del 15 aprile – Bollettino Covid-19 del 15 aprile
Nella mattinata del 15 aprile, nel frattempo, l’ospedale Spallanzani ha reso noto il consueto bollettino giornaliero: “I pazienti COVID 19 positivi sono in totale 155. Di questi – si legge – 22 pazienti necessitano di supporto respiratorio. In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 276”.
In Puglia i contagi da Coronavirus in Puglia sono in calo, tre morti e 14 nuovi positivi in provincia di Foggia
Sessantasei positivi su 1447 test. Un dato che conferma il calo della curva epidemica in Puglia. Di questi 24 riguardano la provincia di Bari, 14 la Capitanata e altrettanti nel Brindisino. Nove quelli registrati nella Bar, due in provincia di Taranto e uno in Salento.
Ne dà notizia i presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro. L’infezione da Covid-19 Coronavirus sembra quindi essersi leggermente arrestata.
Si registra però ancora un numero di decessi rilevante. Dieci quelli del 15 aprile di cui tre in provincia di Foggia, due nel Barese, altrettanti nel Tarantino e uno a testa nelle restanti province pugliesi.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 34.518 test. Di questi sono risultati positivi 3184 persone mentre i guariti sono 323. A un mese e mezzo dall’inizio dell’emergenza sanitaria in Puglia guida la classifica del contagiati Bari con 1013 casi, seguono Foggia con 756, Lecce con 426, Brindisi con 417, la Bat con 315 e la provincia di Taranto con 228
25 attribuiti sono attribuibili a residenti fuori regione; per quattro positivi al virus è corso l’attribuzione della relativa provincia. I dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
In Toscana sono 1206 casi, 26 morti e 70 casi positivi tra Livorno e provincia
Settanta nuovi soggetti contagiati tra Livorno e provincia (49 in città, gli altri così distribuiti: Collesalvetti 6, Rosignano Marittimo 6, Cecina 3, Campiglia Marittima 1, Piombino 3, Portoferraio 1, Porto Azzurro 1). Salgono quindi a 15.755 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 1.206 nuovi casi (ovvero 38 in più rispetto al precedente monitoraggio).
Coronavirus Toscana, il rapporto tra casi positivi e tamponi
Confrontando i dati regionali con quelli di ieri, complessivamente si tratta tuttavia di una riduzione di casi in termini di percentuale se correlata al numero dei tamponi: esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 13,24% dei 9.110 soggetti testati contro il 14,03% di ieri quando erano state testate 8.326 persone. Considerata invece la totalità dei tamponi molecolari e antigenici effettuati (25.102 contro i 25.655 di ieri), ovvero compresi anche i test di controllo, la percentuale di positività si attesta al 4,80% contro il 4,55% di ieri.
A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 46 anni (il 16% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 33% tra 40 e 59 anni, il 21% tra 60 e 79 anni, l’8% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni. Da segnalare anche 26 decessi, di cui due a Livorno, con il totale che sale a 5.784: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 1471 di oggi, salgono a 180.661 (84,7% dei casi totali).
Coronavirus Toscana: decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive
Per quanto riguarda la situazione attuale, si riduce per l’undicesimo giorno consecutivo il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 26.786 (-1,09% rispetto al -1,23% registrato ieri e al -0,78% del 13 aprile) in virtù dei 213.231 contagiati da inizio emergenza, 180.661 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), nessuna guarigione clinica (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 5.784 decessi.
Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 1.919 (27 in meno di ieri e 28 in meno del 13 aprile): tra questi sono 1.633 gli ospedalizzati ordinari (31 in meno di ieri) e 286 in terapia intensiva (4 in più di ieri). In calo, infine, le persone in isolamento domiciliare (24.867, 264 in meno di ieri).
In Campania i positivi sono 2.224 (in 48 ore 4.436) con 40 morti
I positivi al Covid-19 salgono a 364.489 totali per 2.224 nuovi casi su 20.325 tamponi molecolari esaminati in laboratorio (cui si aggiungono 5.646 antigenici), 3.922.611 dall’inizio della pandemia. Tra i nuovi positivi, 609 presentano sintomi evidenti, mentre 1.615 risultano asintomatici. Negli ultimi dieci giorni sono stati registrati dall’Unità di crisi 18.913 casi, ma di questi 4.436 sono stati registrati nelle ultime 48 ore. Con l’aumento dei tamponi processati è salito anche il numero dei contagiati, quasi proporzionalmente. L’unità di crisi ha comunicato 40 morti per coronavirus in Campania, 23 nelle 48 ore. Il totale è di 5.891 persone decedute dal marzo 2020. Negli ultimi 23 giorni sono stati accertati complessivamente 970 decessi causati dal Covid-19. Negli ospedali sale il numero dei ricoverati in terapia intensiva: sono 136 secondo l’ultimo rapporto, 9 in più rispetto al giorno precedente.
Sulla dotazione complessiva di 656 posti letto la disponibilità è di 520 sull’intera rete ospedaliera, ma ci sono plessi dove la concentrazione riduce la capacità di assorbimento della domanda. C’è, invece, una flessione dei ricoverati nei reparti ospedalieri dedicati al Covid: sono 1.557, nelle 24 ore 28 in meno. La riserva è di 1.603 posti letto sui 3.160 disponibili in ambito regionale, sommando strutture pubbliche e private convenzionate. In Italia nelle 24 ore sono stati accertati 16.974 casi e 380 morti. La regione è nella zona rossa fino al 18 aprile, ma la Cabina di Regia valuterà nelle prossime ore il possibile passaggio nella fascia arancione. Intanto, con le nuove scorte di vaccino recapitate alla Campania (148.590 dosi di Pfizer/BNT) si è registrata una accelerazione delle somministrazioni.
LA SITUAZIONE CLINICA: RIEPILOGO
L’Unità di crisi ha comunicato 40 vittime (23 deceduti nelle ultime 48 ore, 17 in precedenza ma registrati ieri). Sale a 5.891 il numero totale dei morti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono state dichiarate guarite 2.168 persone nelle 24 ore, per un totale di 267.074. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.557 (-28) in terapia intensiva 136 (+9, con 25 ingressi del giorno), mentre 89.831 (+35) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 91.524 (+16) contro 364.489 casi totali dall’inizio della pandemia.
POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE CAMPANE
Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati: a Napoli 212.653 (+1.262), a Salerno 59.603 (+337), a Caserta 57.404 (+342), ad Avellino 17.056 (+121), a Benevento 10.153 (+157). Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati. Non sono riportati ulteriori casi in attesa del secondo tampone di conferma.
VACCINAZIONI ANTI COVID-19 IN CAMPANIA (AGGIORNAMENTO DEL 15 APRILE 2021 ALLE ORE 12): SOMMINISTRATE IN TOTALE 1.170.926 DOSI
L’Unità di crisi ha comunicato i dati delle vaccinazioni in Campania aggiornati alle ore 12 del 15 aprile 2021. Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 1.170.926. Complessivamente sono stati vaccinati con la prima dose 860.561 cittadini. Di questi 310.365 hanno ricevuto la seconda dose. Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 1.170.926. L’Unità di crisi fa sapere che nella voce “Personale esterno alle strutture sanitarie” vengono compresi, secondo le indicazioni nazionali che puntano agli ospedali Covid free, tutti i lavoratori delle ditte esterne fornitrici di servizi alle strutture sanitarie (a titolo esemplificativo si citano: pulizie, guardiania, mensa, lavaggio, manutenzione degli impianti).
Per conoscere le restrizioni
- Infografica con sintesi misure di contenimento nelle aree gialla, arancione e rossa
- Domande e risposte sito Governo
Per saperne di più – Bollettino Covid-19 del 15 aprile
- Nuovo decreto legge 31 marzo 2021
- Dpcm del 21 febbraio 2021
- Il decreto legge 12 marzo sostituisce l’ipotesi di legiferare attraverso il Dpcm