Bollettino Covid-19: i casi in Italia alle ore 18 del 09 novembre

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Covid-19, il bollettino di oggi 09 novembre 2020 – sono  356 morti e 25.271 nuovi casi. Si conferma il preoccupante trend in costante aumento del numero dei nuovi casi di positività al Sars-Cov-2 che ieri ha portato il numero dei pazienti Covid a oltre quota 573mila attualmente positivi. I nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore sono 25.271, sulla base di 147.725 tamponi, 356 i morti.

Vedi anche il bollettino precedente 08 novembre 2020.
Guarda anche la Top List del mese di Aprile, la Top List del mese di Maggio, la Top List del mese di Giugno, Top List del mese di Luglio, Top List Bollettini AgostoTop List Bollettini Settembre, e la Top List Bollettino Ottobre. “ la lista completa di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc. “.

INDICE

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Bollettino Covid-19 del 09 novembre della Protezione Civile

  • Nuovi casi: 25.271 (ieri 32.616)
  • Casi testati: 88.701
  • Tamponi (diagnostici e di controllo): 147.725 (ieri 191.144​)
  • Attualmente positivi: 573.334 (ieri 558.636​​)
  • Ricoverati: 27.636 +1.196 (ieri 26.440, + 1.446​)
  • Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.849, +100 (ieri 2.749, +115​)
  • Totale casi positivi: 960.373 (ieri 935.104​)
  • Deceduti: 41.750, +356 (ieri 41.394 con un aumento di 331 morti in 24 ore)
  • Totale Dimessi/Guariti: — (ieri 335.074 )
bollettino coronavirus oggi 09 novembre 2020

Quanto alle evidenze regionali si segnalano:

  • Lombardia: 265.531 casi totali (131.459 attualmente positivi) (4.777 nuovi)
  • Piemonte: 100.655 (56.256) (2.876)
  • Campania: 90.039 (72.320) (3.120)
  • Veneto: 81.492 (53.162) (2.223)
  • Emilia-Romagna: 73.432 (39.630) (2.025)
  • Lazio: 67.967 (53.274) (2.153)
  • Toscana: 65.190 (44.480) (2.244)
  • Liguria: 36.968 (12.721) (538)
  • Sicilia: 32.294 (21.939) (1.023)
  • Puglia: 26.431 (17.813) (730)
  • Marche: 19.051 (10.451) (262)
  • Umbria: 15.253 (9.996) (314)
  • Abruzzo: 15.143 (9.872) (625)
  • Friuli Venezia Giulia: 15.048 (7.832) (320)
  • P.A. Bolzano: 13.709 (8.414) (583)
  • Sardegna: 12.588 (8.593) (327)
  • P.A. Trento: 11.143 (2.974) (257)
  • Calabria: 7.908 (5.445) (443)
  • Valle d’Aosta: 4.336 (2.266) (201)
  • Basilicata: 3.655 (2.777) (132)
  • Molise: 2.540 (1.660) (98)

Quanto invece alla province con i maggiori incrementi si registrano 2.225 nuovi casi a Milano, 1711 a Napoli, 1657 a Torino, 1453 a Roma, 874 a Monza, 701 a Firenze, 565 a Salerno, 583 a Bolzano, 543 a Padova, 534 a Caserta, 513 a Treviso.

In Lombardia sono quasi 5mila nuovi casi in Lombardia, la metà sono a Milano

Meno tamponi, meno positivi, ma anche meno ricoveri, anche se la situazione in Lombardia sul fronte coronavirus resta critica. Nella giornata di lunedì 9 novembre sono stati accertati altri 4.777 casi in tutta la Regione (a fronte di 21.121 tamponi); il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è del 22.62 %. Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 2.225 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile con il consueto bollettino.

Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 20 ricoveri di persone con gravi insufficienze respiratorie nei reparti di terapia intensiva; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 670 casi. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 189 unità per un totale di 6.414. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 7084 persone affette da SarsCov2.

Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 99 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 18.442.

Il professor Spada: “Lombardia vicina al picco, ma situazione molto grave”

La Lombardia potrebbe essere vicina al picco dei contagi. Il condizionale è d’obbligo perché la situazione epidemiologica cambia di giorno in giorno, ma il pensiero è stato messo nero su bianco da Paolo Spada, chirurgo vascolare dell’Humanitas Research Hospital autore della rubrica Numeri in pillole sulla pagina Facebook Pillole di ottimismo. L’ultimo bollettino segna “un altro passo verso il picco dei contagi, che appare davvero vicino in alcune regioni come Lombardia, Liguria, Trento, Marche, Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise e Sardegna — ha scritto lo scienziato —.

La Valle d’Aosta, che per prima ha raggiunto i vertici di incidenza, pare già aver scavallato. Qualcuno è già molto vicino”, ha assicurato l’esperto esortando a “forza e coraggio, che i numeri ci possono anche aiutare”. Ovviamente non è una situazione granita: “Si deve attendere conferma qualche giorno che non vi siano inversioni — ha precisato Spada — ed è oltretutto presumibile che in questa seconda onda il picco sia meno acuto che a marzo (non sono ancora effettive le ultime misure di contenimento, meno rigide del primo lockdown), ma l’attesa non sarà lunga” considerando che nelle regioni citate “la progressione degli aumenti” delle infezioni da Sars-CoV-2 “sui 7 giorni si avvicina gradualmente alla linea dello zero, e la curva dei positivi in media mobile a 7 giorni dà altrettanto l’idea dell’approssimarsi della vetta”.

Se il picco sembra essere vicino la situazione non è per niente tranquilla, anzi: “Naturalmente c’è poco da festeggiare una volta in cima — ha chiarito il medico — perché quello è il momento di maggior rischio per tutti e prelude comunque a un periodo di ulteriore crescita dei carichi ospedalieri, già ora parecchio pesanti. Però anche i tassi di incremento dei ricoveri non sono più quelli di ottobre e stanno lentamente assestandosi. I decessi hanno ancora tassi di incremento del 75%, ma anch’essi in riduzione: saranno gli ultimi a stabilizzarsi e quindi a scendere”, come già accaduto nella prima ondata dell’emergenza coronavirus. Argomenti: 

In Lazio – Roma, a Roma 1132 nuovi casi: sono 2153 in totale nel Lazio. I dati Asl del 9 novembre

Sono 1132 i nuovi casi di Coronavirus a Roma. Numeri in linea con quelli dei giorni scorsi quando domenica si sono registrati 1195 i contagi e 1.170 sabato. Complessivamente oggi su oltre 22 mila tamponi nel Lazio (-1.968 rispetto a ieri) si registrano 2153 casi positivi (- 336), 16 i decessi e 241 i guariti (+110). Calano sia i casi che il rapporto tra positivi e i tamponi a 9%, ieri era pari al 10% e sabato era all’8,5%.  

Nella giornata l’Unità di Crisi Covid-19 ha reso sono che sono state già somministrate 777 mila vaccinazioni anti influenzali di cui: 713 mila da parte dei medici di medicina generale, 33 mila da parte dei pediatri di libera scelta e 31 mila nei centri vaccinali delle Asl della Regione lazio.

Dati che si uniscono all’appello dell’assessore alla sanità nel Lazio Alessio D’Amato: “Stop assembramenti, si fa presto ad andare in zona rossa, dipende solo dai comportamenti individuali”.

Coronavirus Roma_ notizie, dati contagi e aggiornamenti oggi 09 novembre 2020
I nuovi contagi da Covid-19 a Roma e in provincia
  • Nella Asl Roma 1 sono 383 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Tre sono i ricoveri. Si registrano due decessi di 85 e 84 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 2 sono 451 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centosettantacinque i casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano due decessi di 80 e 89 anni con patologie.
  • Nella Asl Roma 3 sono 298 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Undici sono ricoveri.
  • Asl Roma 4 sono 104 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Cinque sono i casi con link al cluster della RSA Gonzaga di Ladispoli dove è in corso l’indagine epidemiologica.
  • Nella Asl Roma 5 sono 293 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
  • Nella Asl Roma 6 sono 182 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Ventuno i casi con link al cluster della RSA Mater Dei di Ariccia. 
442 casi e 12 decessi nelle altre città del Lazio

Nelle province si registrano 442 casi e sono dodici i decessi nelle ultime 24h.

  • Nella Asl di Latina sono 162 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 74, 85 e 93 anni con patologie.
  • Nella Asl di Frosinone si registrano 54 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registrano cinque decessi di 68, 69, 78, 82 e 86 anni con patologie.
  • Asl di Viterbo si registrano 204 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 86 anni con patologie.
  • Nella Asl di Rieti si registrano 22 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 82, 84 e 87 anni con patologie
Spallanzani, 259 ricoverati, finora 1120 dimessi

In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 259 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. Di questi, 41 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 1.120. È quanto emerge dal bollettino di oggi dell’istituto.

Nel Lazio 51.378 i casi positivi

Superano quota 51mila i casi positivi nel Lazio nelle ultime 24 ore (dato aggiornato a domenica): sono, infatti, 51.378 i positivi contro i 49.036 di sabato. L’incremento è, quindi, di oltre duemila unità nelle ultime 24 ore, ovvero 2.342. Aumentano di 67 unità i ricoverati: sono 2.686 contro i 2.619 di sabato. Stazionario il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono 237. 

Mentre, sempre rispetto al 7 novembre , sono 1.413 le persone decedute (+ 16 morti nelle ultime 24 ore). Superano quota 13mila i guariti: sono infatti 13.023 contro i 12.892 del giorno precedente. L’incremento è quindi di 131 unità. Il totale dei casi esaminati superano quota 65mila: sono 65.814 63.325 (+2.489).

Vaia (Spallanzani): “Attrezzare i medici di famiglia per cure a casa”

“Bisogna diagnosticare e curare il più possibile nelle case, ma non lasciando i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta nudi. Occorre, infatti, dotarli di tutti i dispositivi di protezione e di tutti gli altri strumenti necessari, di tutte le nuove armi diagnostiche e terapeutiche che esistono”. Lo ricorda il direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, facendo il punto della situazione.

“Mi riferisco agli strumenti mobili radiologici, agli ecografi polmonari per poter diagnosticare le polmoniti – aggiunge – Per quanto riguarda invece le terapie, bisogna dare ai medici la possibilità di somministrare ai pazienti tutte quelle più innovative, che abbiamo sperimentato allo Spallanzani e in altri ospedali, fino a quella con gli anticorpi monoclonali”. Lo Spallanzani è in prima linea sul territorio con le Uscar (Unità speciali di continuità assistenziale regionale), i team di medici e infermieri, che fanno screening dei ‘drive in’ e si occupano di ‘stanare’ i focolai.

“Sono stati utilissimi nel Lazio – ricorda Vaia – stanno facendo un lavoro vicariante rispetto all’insufficienza con grande generosità, tappano le falle andando in emergenza nelle Rsa o dove ci sono cluster. Sono centinaia i medici che abbiamo formato, anche militari. Questa presenza – conclude – ci eviterà l’affollamento dei pronto soccorso”.

Da domani screening test per avvocati

Da domani riprenderanno le attività di screening per rilevare l’eventuale infezione da Covid nell’ambito del progetto “Ripartiamo in Sicurezza” dell’Ordine degli Avvocati di Roma. L’iniziativa, avviata nel mese di luglio, è svolta in cooperazione con Cassa Forense e grazie al personale infermieristico e medico della Fondazione Policlinico A. Gemelli.

In Puglia sono 730 positivi, 7 morti e 155 nuovi casi nel Foggiano

Altri 730 casi positivi sono stati registrati nella giornata di oggi, su 4.103 test effettuati: 

  • 276 in provincia di Bari,
  • 62 in provincia di Brindisi,
  • 81 nella provincia Barletta,
  • 155 in provincia di Foggia,
  • 98  in provincia di Lecce,
  • 54 in provincia di Taranto,
  • 4 casi di residenti fuori regione.

Ci sono anche 7 vittime, tutte nella provincia di Bari, che fanno salire il numero complessivo a 844.

I pazienti guariti salgono a 7.774, mentre i casi attualmente positivi sono 17.813 (16.726 in isolamento e 1.087 ricoverati). 

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 605.356 test, il totale dei casi positivi al Covid-19 in Puglia è di 28.431, così suddivisi:

  • 10.382 nella provincia di Bari,
  • 2.939 nella provincia di Barletta,
  • 1.905 nella provincia di Brindisi,
  • 6.388 nella provincia di Foggia,
  • 1.953 nella provincia di Lecce,
  • 2.679 nella provincia di Taranto,
  • 185 attribuiti a residenti fuori regione.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

In Toscana sono 2.244 casi e 137 nuovi positivi e 5 morti a Livorno

Centosessantanove casi tra Livorno e provincia (137 in città, gli altri così distribuiti: Collesalvetti 13, Bibbona 1, Campiglia Marittima 1, Cecina 2, Piombino 4, Rosignano Marittimo 6, San Vincenzo 1, Suvereto 1, Portoferraio 2, Rio 1). Salgono quindi a 4.690 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 2.244 nuovi casi (ovvero 235 in meno rispetto al precedente monitoraggio), di cui 1.780 identificati in corso di tracciamento e 464 da attività di screening.

Complessivamente, si tratta tuttavia di un aumento di casi anche in termini di percentuale se correlato al numero dei tamponi (13.690 quelli analizzati): esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 31,45% dei 7.135 soggetti testati contro il 29,99% di ieri quando erano state testate 8.264 persone. Da segnalare anche 33 decessi, di cui cinque a Livorno (tutte donne di 85, 86, 90, 94 e 100 anni) con il totale che sale a 1.594: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 1.178 di oggi, salgono a 19.116  (il 29,3% dei casi totali).

A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 45 anni circa (il 15% ha meno di 20 anni, il 24% tra 20 e 39 anni, il 35% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, il 7% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni.

Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive

Per quanto riguarda la situazione attuale, continua a crescere il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 44.480  (+2,38% rispetto al +4,55% registrato ieri e al +5,43% del 7 novembre) in virtù dei 65.190​ contagiati da inizio emergenza, 17.808 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 1.308 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 1.594 decessi.

Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 1.776 (76 in più di ieri, 194 in più del 7 novembre): tra questi sono 1.542 gli ospedalizzati ordinari (68 in più di ieri) e 234 in terapia intensiva (8 in più di ieri). In aumento, infine, le persone in isolamento domiciliare (42.704, ovvero 957 in più rispetto a ieri). 

In Campania i positivi al Covid-19 salgono per 3.120 casi. Aumentano i positivi con sintomi: 410. In 24 ore 18 morti

I positivi al Covid-19 salgono a 90.039 per 3.120 nuovi casi su 15.793 tamponi (1.139.496 dall’inizio della pandemia). Si registra un calo di circa 10mila tamponi esaminati in laboratorio rispetto alla giornata precedente, per effetto della chiusura nella giornata festiva di molti laboratori esterni. Si tratta di una tendenza in atto a livello nazionale. Rispetto ai 3.120 casi positivi registrati, sono 2.710 gli asintomatici e 410 le persone con sintomi evidenti, un balzo significativo rispetto agli ultimi giorni. L’autorità sanitaria monitora con preoccupazione l’affollamento ospedaliero, alla luce della crescente richiesta di assistenza che arriva dai cittadini. Con una nota si è chiarito che i posti letto disponibili sul dato complessivo sono diffusi sull’intero territorio.

Ci sono ospedali che ne hanno, in altri casi sono esauriti. Il continuo afflusso di pazienti modifica in tempo reale la situazione di minuto in minuto, spiega l’Unità di crisi. Il nuovo Report dei posti letto su base regionale, diffuso dall’Unità di crisi, riferisce che su 590 posti letto di Terapia intensiva complessivi, 191 sono occupati. Per le degenze, rispetto ai 3.160 i posti attivabili, ne sono occupati 1.949 i pazienti ricoverati: la riserva in questo caso è di 1.211 articolati in vari presìdi territoriali.

A supporto ci sono le strutture accreditate, che forniscono posti letto al servizio sanitario regionale. Il problema resta il reperimento di medici, soprattutto anestesisti, e infermieri. Si registrano altri decessi. Nelle ultime 24 ore altre 18 vittime, che portano il totale a 844 il numero dei deceduti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Di questi, 414 sono deceduti dal primo ottobre. I numeri restituiscono un quadro epidemiologico in netta espansione, al di là delle misure fin qui adottate.

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A poche ore dall’entrata in vigore delle restrizioni diversificate

Il cui esito povrà essere verificato non prima di 10-15 giorni, dati i tempi di incubazione del virus, il Ministero e l’autorità sanitaria puntano ad un nuovo giro di vite. Entro domani potrebbero essere aggiornate le mappature, che hanno collocato per ora Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta in Area rossa, Puglia e Sicilia nella zona Arancione, mentre Campania e le altre regioni restanti sono nella Gialla. Il primo week end con il coprifuoco alle 22, con bar e ristoranti chiusi dalle 18 non ha fermato la folla in alcuni centri storici e sul lungomare di Napoli e pochi sindaci hanno firmato ordinanze di zone rosse perimetrale, nonostante la circolare esplicativa pubblicata dal Viminale.

L’escalation dei casi rende sempre più decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni. Intanto, da martedì dovrebbero cominciare ad essere sbloccati i primi fondi per contributi a fondo perduto destinati a famiglie e imprese danneggiate dalle restrizioni per il virus.

LA SITUAZIONE CLINICA

L’Unità di crisi ha comunicato 18 vittime (comunicati nel pomeriggio). Sale a 844 il numero dei morti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono 414 i decessi comunicati dall’Unità di Crisi a partire dal primo ottobre. Ci sono 434 nuovi guariti, che portano il totale a 16.875. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.949 (+132) in terapia intensiva 191 (+5), mentre 70.180 (+2.531) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioé detratti i guariti e i deceduti, sono 72.320 (+2.668) contro 90.039 casi totali dall’inizio della pandemia.

POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE

Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:

  • Napoli 55.621 (+1.711),
  • Caserta 16.502 (+534),
  • Salerno 9.677 (+565),
  • Avellino 4.433 (+110),
  • Benevento 1.286 (+1).

Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati.

VACCINO ANTI-COVID DI PFIZER E BIONTECH EFFICACE AL 90%. L’ANNUNCIO FA VOLARE LE BORSE E RESTIUISCE SPERANZA AL MONDO

Dopo il mese record del contagio di nuovo coronavirus nel mondo, arriva l’annuncio di un passo avanti importante verso un vaccino a breve. L’americana Pfizer e la tedesca BioNTech fanno sapere che i test sulla sperimentazione del loro vaccino ha stabilito una efficacia al 90%. Le due aziende hanno reso noti i dati conclusivi dei test sugli uomini in fase avanzata e prossimi alla conclusione a fine mese. Si attende sul via libera delle agenzie regolatorie per la immissione nel sistema distributivo. Potrebbe essere disponibile entro fine novembre negli Stati Uniti e poi in Europa. Le previsioni di Pfizer e BioNTech: 50 milioni di dosi da consegnare nel mondo entro quest’anno e 1 miliardo e 300 milioni nel 2021.

Consulta le tabelle – Bollettino Covid-19 09 novembre

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