Bollettino Covid-19: i casi in Italia alle ore 18 del 08 gennaio

Visione consentita ai minori

Covid-19, il bollettino di oggi 08 gennaio 2021 – sono  620 morti e 17.533 nuovi casi. Si registrano 17.533 nuovi casi su 140.267 tamponi (12.5% positivi). Purtroppo anche oggi è alto il numero dei morti: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 620 decessi correlati all’epidemia di Sars-Cov-2. Dati che aggiornano il monitoraggio della cabina di regia del Cts e che hanno portato il ministero della salute a decretare l’area arancione per Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Secondo l’Istituto superiore di sanità l’epidemia si troverebbe “in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti”. 

Dopo 6 settimane infatti l’indice di contagio nazionale Rt torna sopra a 1 (1.03).  Le regioni con il valore dell’Rt puntuale più alto sono la Lombardia e il Molise (entrambe a 1.27), seguite dalla Calabria (1.14). Le 12 Regione classificate a rischio alto sono Emilia Romagna (Rt 1,05), Friuli Venezia Giulia (0.91), Lazio (0.98), Liguria (1.02), Lombardia (1.27), Marche (0.93), Piemonte (0.95), Provincia di Bolzano (0.81), Provincia di Trento (0.85), Puglia (1), Umbria (1.01) e Veneto (0.97). 

INDICE

Bollettino Covid-19 i casi in Italia alle ore 18 del 08 gennaio

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Vedi anche il bollettino precedente 07 gennaio 2021.

Guarda anche la lista completa mese per mese di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc.

Classificazione Regioni

L’ordinanza sarà valida fino al 15 gennaio, data in cui scadrà il DPCM. Con il nuovo DPCM verranno valutate eventuali proroghe. Gli spostamenti sono permessi dalle 5 alle 22 ma con autocertificazione; sarà vietato uscire dal proprio comune. I bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno, aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici.

italia colori regioni arancioni-8 gennaio
dpcm di natale

Bollettino Covid-19 del 08 gennaio della Protezione Civile

  • Nuovi casi: 17.533 (ieri 18.020)
  • Casi testati: 56.858 di cui 30.83% positivi (ieri 53423, 33.7%)
  • Tamponi (diagnostici e di controllo): 140.267 di cui 12.5% positivi (ieri 121.275, 14.9%)
  • Attualmente positivi: 570.389 (ieri 571.055)
  • Ricoverati: 23.313, +22 (ieri 23.291, +117)
  • Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.587, stabili, 187 nuovi ingressi (ieri 2.587, +16, 156 nuovi )
  • Totale casi positivi: 2.237.890 (ieri 2.220.361)
  • Deceduti: 77.911, +620 (ieri 77.291)
  • Totale Dimessi/Guariti: 1.589.590, +17.575 (ieri 1.572.015)
  • Vaccinati: 413.121* (ieri erano 326mila)
    *si tratta del 45% delle 918.450 dosi consegnate da Pfizer al 7 gennaio.
bollettino coronavirus oggi 08 gennaio 2021

In Lombardia sono 1.963 casi in Lombardia, 565 a Milano. Salgono i ricoveri

Resta critica la situazione coronavirus in Lombardia. Nella giornata di venerdì 8 gennaio , a fronte di 18.415 tamponi, sono stati accertati altri 1.963 casi in tutta la Regione (836 in meno rispetto a ieri); il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è del 10.66 %. Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 565 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile con il consueto bollettino.

Nelle ultime 24 ore ci sono stati 25 nuovi accessi in terapia intensiva in Lombardia. Il totale dei letti di rianimazione occupati è però diminuito di 7 unità rispetto a ieri, tra decessi e pazienti guariti: ora sono 466 le persone con gravi insufficienze respiratorie ricoverate nelle terapie intensive degli ospedali regionali. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 73 unità per un totale di 3.436. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 3.902 persone affette da SarsCov2 (66 in più rispetto a giovedì).

Le persone che si sono negativizzate nelle scorse 24 ore sono 1.395; in totale i lombardi che sono guariti dal covid sono 413.248. Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 133 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 25.665 .

In Lazio – Roma, Roma e il Lazio restano in zona gialla, ma contagi e pressione sugli ospedali aumentano

l pericolo, almeno per il momento, è scampato. Il Lazio resta in zona gialla, la fascia più morbida per quanto riguarda la limitazioni imposte per circoscrivere la diffusione del contagio da Coronavirus a Roma e nel resto della regione. Secondo quanto si apprende, infatti, saranno 5 le regioni arancioni: Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto.

E’ quanto prevede una nuova ordinanza che sarà firmata in serata dal ministro della Salute Roberto Speranza e andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio. L’ordinanza arriva sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia e sarà valida fino al 15 gennaiodata in cui scadrà il Dpcm, poi verranno valutate eventuali proroghe. 

Coronavirus Roma_ notizie, dati contagi e aggiornamenti oggi 08 gennaio 2021

L’indice Rt nel Lazio

Stando agli ultimi bollettini dei contagi da Coronavirus nel Lazio, il valore Rt (l’indice di trasmissibilità del virus) rimane di poco sotto l’1, ma è in crescita. Secondo i dati del monitoraggio del ministero della Salute e Iss al 5 gennaio 2021 e relativi alla settimana 28/12/2020-3/1/2021 il valore soglia è stato raggiunto da Lombardia e Molise (entrambe a 1.27), Calabria (1.14), Valle d’Aosta (1.07) Emilia Romagna (1.05), Sicilia (1.04), Sardegna e Liguria (1.02 entrambe), Umbria (1.01) e Puglia a 1. 

Il Lazio si è “salvato” perché a 0.98, quindi al limite. E su questo, le parole dell’assessore alla sanità regionale Alessio D’Amato dello scorso 6 gennaio non fanno presagire nulla di buono: “Prevediamo un peggioramento della curva – ha spiegato – abbiamo un’onda che si alza come era prevedibile ed occorre massimo rigore e cautela”. Tradotto: aumenteranno i casi e aumenterà anche l’indice Rt.

D’altronde D’Amato stesso, oggi si è affrettato a ribadire il concetto, facendo un ragionamento ancora più approfondito: “Dobbiamo correre nelle vaccinazioni più della variante e occorre mantenere un estremo rigore anche aldilà dei colori. Questo significa che, se anche una regione dovesse in questa fase rimanere in zona gialla, non significa assolutamente abbassare la guardia, anzi devono aumentare i livelli di attenzione poiché le minori restrizioni rischiano di far impennare improvvisamente la curva. Il tema dei colori non è una classifica, noi ci affidiamo alle valutazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ma semplicemente una lettura dell’andamento della curva. La questione fondamentale è in questo momento avere più dosi di vaccino a disposizione. Dobbiamo correre”.

Quanti dosi di vaccino sono state fatte nel Lazio 

Nel Lazio, stando ai dati aggiornati alle 12 di oggi sono 53.606 le dosi di vaccino anti Covid-19 somministrate. Secondo i dati diffusi dall’Unità di crisi della Regione Lazio, l’azienda sanitaria di Roma che ha effettuato più vaccini è la Asl Roma 6 con 4.909 dosi, seguita dall’Asl Roma 5 (4.764), dall’Asl Roma 2 (4.695), dall’Asl Roma 1 (4.508), dall’Asl Roma 4 (2.543) e dall’Asl Roma 3 (2.305).

Tra i capoluoghi di provincia è in testa l’Asl di Frosinone con 5.162 dosi somministrate, seguita da Viterbo (2.895), Latina (2.781) e Rieti (1.328). Per quanto riguarda gli ospedali, la struttura con più dosi somministrate è il Policlinico Gemelli con 2.544, seguito dal Policlinico Umberto I (2.449), dall’ospedale San Camillo (2.441) e dal San Giovanni Addolorata (2.311).

La pressione sugli ospedali resta alta

Ma non è solo la questione vaccino a tenere banco. Nel Lazio quel che preoccupa di più la pressione sugli ospedali. La curva dei ricoveri, infatti, non sta calando. Stando ai dati forniti dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, i posti letto delle terapie intensive occupati erano il 6 gennaio erano al 32% il giorno dopo al 33%. Di un punto percentuale è cresciuta anche l’occupazione dei posti per gli altri reparti: dal 44% al 45%.

La soglia dall’allerta individuata dal decreto del Ministro della Salute, lo ricordiamo, è del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche. Ecco perché proprio oggi l’Unità di Crisi Covid-19 regionale ha annunciato come sia “in pieno svolgimento il piano per il potenziamento delle terapie intensive” dedicati ai contagiati gravi.

Saranno altri 85 i posti a disposizione attraverso moduli aggiuntivi opportunamente provvisti di tutte le tecnologie e, di questi, 20 posti aggiuntivi sono già pronti e disponibili presso l’Istituto Spallanzani. “Il completamento dei restanti posti di terapia intensiva è previsto come termine ultimo entro la metà di febbraio”, spiegano dalla Regione. Il messaggio è chiaro: il Lazio ora resta in zona gialla, ma la situazione è al limite. 

Lazio in zona gialla: cosa si può fare e cosa no

Al momento non ci saranno quindi ulteriori restrizioni, dunque. Tra le norme essenziali da ricordare sempre ci sono: l’obbligo di indossare la mascherina quando si esce di casa e il divieto di uscire da casa tra le 22 e le 5 (si può uscire esclusivamente per motivi di lavoro, di salute o casi di necessità). Stabilita anche la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ma rimangono aperti al loro interno i negozi alimentari e le farmacie. 

In Puglia sono 1349 nuovi casi e 27 decessi in Puglia: calano ancora i ricoveri

In Puglia sono 1349 i nuovi casi Covid registrati nel bollettino regionale di venerdì 8 gennaio. I dati si basano su 11.020 test effettuati e vedono la maggioranza di casi nel Barese, con 400 positivi. Per le altre province, riscontriamo 122 casi in provincia di Brindisi, 98 nella provincia Barletta, 338 in provincia di Foggia, 120 in provincia di Lecce, 268 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione, 1 caso di residenza non nota. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Ventisette i decessi registrati oggi, di cui 9 appartengono alla provincia di Bari, 2 sono avvenuti invece in provincia Barletta, 1 in provincia di Brindisi, 11 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto. Sono 42.409 i pazienti guariti – ieri erano 41.468 – mentre crescono anche gli attualmente positivi: 53.922 contro i 53.541 di ieri. Continuano invece a calare i ricoveri: oggi sono 1525, 19 meno dell’ultimo bollettino. 

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 98.952, così suddivisi:

  • 38.104 nella Provincia di Bari;
  • 11.228 nella Provincia di Barletta;
  • 7.270 nella Provincia di Brindisi;
  • 21.601 nella Provincia di Foggia;
  • 7.808 nella Provincia di Lecce;
  • 12.308 nella Provincia di Taranto;
  • 540  attribuiti a residenti fuori regione;
  • 93  provincia di residenza non nota.

In Toscana sono 452 nuovi casi e 100 positivi tra Livorno e provincia

Cento soggetti contagiati tra Livorno e provincia (77 in città, gli altri così ripartiti: Collesavetti 1, Cecina 16, Rosignano Marittimo 2, Piombino 2, Campo nell’Elba 1, Rio 1). Salgono quindi a 9.116 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 452 nuovi casi (ovvero 215 in meno rispetto al precedente monitoraggio). 

Guardando i dati regionali, complessivamente si tratta di una riduzione di casi anche in termini di percentuale se correlata al numero dei tamponi: esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 16,44% dei 2.750 soggetti testati contro il 22,2% di ieri quando erano state testate 3.002 persone. Considerata invece la totalità dei tamponi effettuati (7.563 contro i 8.377 di ieri), ovvero compresi anche i test di controllo, la percentuale di positività si attesta al 5,98% contro il 7,96% di ieri.  

A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 55 anni circa ((l’11% ha meno di 20 anni, il 18% tra 20 e 39 anni, il 24% tra 40 e 59 anni, il 24% tra 60 e 79 anni, il 23% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni. Da segnalare anche 23 decessi, di cui uno a Livorno (una donna di 85 anni), con il totale che sale a 3.830: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 694 di oggi, salgono a 110.885 (89,5% dei casi totali). 

Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive

Per quanto riguarda la situazione attuale, si riduce il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 9.235 (-2,79% rispetto al +0,54% registrato ieri e al -2,17% del 6 gennaio) in virtù dei 123.950 contagiati da inizio emergenza, 110.389 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 496 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 3.830 decessi.

Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 946 (27 in meno di ieri e 15 in meno del 6 gennaio): tra questi sono 807 gli ospedalizzati ordinari (20 in meno di ieri) e 139 in terapia intensiva (7 in meno di ieri). In calo, infine, le persone in isolamento domiciliare (8.289, 238 in meno di ieri).

In Campania i positivi sono 984 con 46 morti. Vaccinati 40.121 (59,9%)

I positivi al Covid-19 dall’inizio sono 197.255 per 984nuovi casi su 8.889 tamponi esaminati (per un totale di 2.117.641 dall’inizio della pandemia). Tra i nuovi contagiati presentano sintomi 75 persone, mentre 909 sono asintomatiche. Alla luce dell’aggiornamento, in Campania negli ultimi 10 giorni sono stati registrati 10.292 casi. C’è una lieve flessione rispetto al giorno precedente, anche in conseguenza di un robusto calo dei tamponi processati nei laboratori regionali. Sono 46 le vittime accertate, di cui 6 decedute nelle ultime 48 ore e 40 in precedenza, ma registrate​ nelle 24 ore. Il totale dei morti di coronavirus, cioé da marzo 2020, è salito a 3.079. Negli ospedali in queste ultime 24 ore sono aumentati i posti letto occupati sia in terapia intensiva che negli altri reparti dedicati al coronavirus. Su 3.160 posti letto disponibili (tra dotazione pubblica e privata) sono 1.395 i degenti, 10 in più rispetto al giorno precedente. La riserva di posti è ora di 1.765.

Nella terapia intensiva risultano occupati 4 posti in più, ma sono 13 i nuovi ingressi nelle 24 ore: il totale è ora di 100 posti letto occupati su 656 disponibili. Sono in pieno svolgimento le vaccinazioni sul personale medico ospedaliero in Campania con l’anti coronavirus Pfizer/BNT, mentre continua l’arrivo di nuove scorte. Secondo i dati del Commissario Straordinario per l’Emergenza e il Ministero della Salute, sono 40.121 le persone già vaccinate in Campania (dato rilevato alle 0.23 dell’8 gennaio 2021), pari al 59,9% delle 67.020 dosi finora disponibili. Il Governatore della Campania chiede al Governo forniture per vaccinare 20mila persone al giorno e preannuncia una card elettronica per gli immunizzati. Intanto la Campania torna sabato e domenica in zona arancione, imposta dal Decreto del Governo per l’intero territorio nazionale. Ma da lunedì tornerà nella fascia gialla fino al 15 gennaio.

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LA SITUAZIONE CLINICA

L’Unità di crisi ha comunicato 46 vittime. Sale a 3.079 il numero totale dei morti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono state dichiarate guarite 2.151 persone nelle 24 ore, per un totale di 119.030. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.395 (+10) in terapia intensiva 100 (+4 con 13 nuovi ingressi nelle 24 ore), mentre 73.651 (-1.227) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 75.146 (-1.213) contro 197.255 casi totali dall’inizio della pandemia.

POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE

Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:

  • Napoli 119.057 (+554),
  • Caserta 35.658 (+141),
  • Salerno 27.130 (+301),
  • Avellino 9.051 (+34),
  • Benevento 4.880 (+29). 

Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati. Non sono riportati ulteriori casi in attesa del secondo tampone di conferma.

IN CAMPANIA È IN VIGORE LA ZONA GIALLA, MA DOMANI E DOMENICA TORNA LA FASCIA ARANCIONE. POI TORNA GIALLA DA LUNEDÌ

Oggi la Campania è nella fascia gialla, a quasi due mesi dall’ultima volta, metà novembre. Bar e ristoranti aperti e torna la mobilità intercomunale nelle province e tra le province, tra le novità. È comunque vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Ma domani 9 e domenica 10 gennaio scatta la zona arancione per il solo week end con il divieto di uscire dal proprio Comune. Oggi, intanto, sono stati stabiliti i nuovi colori delle regioni alla luce dei parametri più restrittivi. Con un indice di contagio (Rt) pari a 1 (finora era l’1,25) si diventa arancioni. La zona rossa scatta con l’indice dell’1,25 (finora era 1,50). La Campania tornerà in zona gialla da lunedì, per effetto delle valutazioni.

LA CAMPANIA CON RT 0,83 TORNA NELLA ZONA GIALLA L’11 GENNAIO. MENTRE ALTRE 5 REGIONI DIVENTANO ARANCIONI. LA DECISIONE DEL MINISTERO DOPO L’ULTIMO MONITORAGGIO SETTIMANALE

La Campania in zona gialla da lunedì, mentre in area arancione entrano le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Questo è l’esito del primo monitoraggio settimanale ‘Iss-ministero della Salute’ realizzato dopo le feste. La situazione italiana vede un maggiore rischio in 12 regioni nel periodo compreso tra il 28 dicembre e il 3 gennaio. Le otto nuove zone arancioni corrispondono a territori dove si considera ‘moderato’ il rischio di nuovo contagio.

Sono stati resi noti i diversi indici Rt nelle regioni: Abruzzo 0,9; Basilicata 0,83; Calabria 1,14; Campania 0,83; Emilia Romagna 1,05; Friuli Venezia Giulia 0,91; Lazio 0,98; Liguria 1,02; Lombardia 1,27; Marche 0,93; Molise 1,27; Provincia di Bolzano 0,81; Piemonte 0,95; Provincia di Trento 0,85; Puglia 1; Sardegna 1,02; Sicilia 1,04; Toscana 0,9; Umbria 1,01; Valle d’Aosta 1,07; Veneto 0,97. Incide sulle valutazioni anche il numero di pazienti in terapia intensiva nel rapporto con i posti letto disponibili.

IN CAMPANIA ARRIVA LA TESSERA DI VACCINAZIONE. L’ANNUNCIO DEL GOVERNATORE

Il Governatore della Campania ha annunciato che darà una «tessera di avvenuta certificazione a tutti i cittadini vaccinati dopo il richiamo». Vincenzo De Luca ha mostrato il modello di card durante la consueta diretta del venerdì su Facebook. La tessera è dotata di un chip. Con la tessera sarà possibile avere accesso ai luoghi di svago, ritrovo e lavoro «con più tranquillità» ha spiegato. La tessera avrà una funzione soprattutto durante la fase vaccinale, probabilmente, quando potrà consentire maggiore libertà di movimento senza compromettere le norme di contenimento dell’epidemia.

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