
Covid-19, il bollettino di oggi 07 novembre 2020 – sono 39.811 nuovi casi e 425 morti. La curva epidemiologica sale ancora velocemente verso l’alto, con uno scenario purtroppo in rapido peggioramento. Sono 39.811 i nuovi casi di coronavirus in Italia secondo il bollettino di oggi. I tamponi analizzati sono 231.673 nelle ultime 24 ore. Da ieri sono stati registrati altri 425 morti. I ricoveri in terapia intensiva aumentano di 119 unità. E sono 1.104 i nuovi ricoveri in ospedale. Ieri erano stati registrati 37.809 nuovi casi. e 446 vittime.
Vedi anche il bollettino precedente 06 novembre 2020.
Guarda anche la Top List del mese di Aprile, la Top List del mese di Maggio, la Top List del mese di Giugno, Top List del mese di Luglio, Top List Bollettini Agosto, Top List Bollettini Settembre, e la Top List Bollettino Ottobre. “ la lista completa di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc. “.
INDICE
- Bollettino Covid-19 del 07 novembre della Protezione Civile
- In Lombardia oltre 11mila casi 4.500 tra Milano e hinterland
- In Lazio – Roma, sia a Roma che nel Lazio casi in lieve calo: 1170 nella Capitale
- Puglia superati mille contagi in 24h e altri 14 morti: oltre 7mila i tamponi, aumentano i ricoveri (+91)
- In Toscana sono 2.787 nuovi casi, 30 morti e 170 nuovi positivi tra Livorno e provincia
- In Campania i positivi salgono per 4.309 casi (36.536 in 10 giorni) con 15 morti

Bollettino Covid-19 del 07 novembre della Protezione Civile
- Attualmente positivi: 532.536
- Deceduti: 41.063 (+425)
- Dimessi/Guariti: 328.891 (+5.966)
- Ricoverati: 27.743 (+1.223)
- di cui in terapia intensiva: 2.634 (+119)
- Tamponi: 17.183.569 (+231.673)
- Totale casi: 902.490 (+39.811, +4,61%)

I focolai di coronavirus regione per regione
Il dato qui sotto, suddiviso per regione, indica i casi totali (numero di persone positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, mentre la percentuale rappresenta l’incremento rispetto al giorno precedente, calcolata sul totale regionale.
- Lombardia 254.436 (+11.489, +4,7%; ieri +9.934)
- Emilia-Romagna 69.049 (+2.009, +3%; ieri +1.953)
- Piemonte 93.895 (+4.437, +5%; ieri +4.878)
- Veneto 75.907 (+3.815, +5,3%; ieri +3.297)
- Marche 18.287 (+631, +3,6%; ieri +697)
- Liguria 35.544 (+1.092, +3,2%; ieri +1.127)
- Campania 82.318 (+4.309, +5,5%; ieri +4.508)
- Toscana 60.467 (+2.787, +4,8%; ieri +2.592)
- Sicilia 30.188 (+1.363, +4,7%; ieri +1.423)
- Lazio 63.325 (+2.618, +4,3%; ieri +2.699)
- Friuli-Venezia Giulia 14.224 (+872, +6,5%; ieri +542)
- Abruzzo 13.936 (+432, +3,2%; ieri +395)
- Puglia 24.935 (+1.054, +4,4%; ieri +946)
- Umbria 14.279 (+688, +5,1%; ieri +767)
- Bolzano 12.345 (+773, +6,7%; ieri +713)
- Calabria 7.106 (+392, +5,8%; ieri +264)
- Sardegna 11.837 (+425, +3,7%; ieri +359)
- Valle d’Aosta 4.080 (+117, +2,9%; ieri +129)
- Trento 10.704 (+251, +2,4%; ieri +261)
- Molise 2.351 (+152, +6,9%; ieri +76)
- Basilicata 3.277 (+105, +3,3%; ieri +249)
In Lombardia oltre 11mila casi 4.500 tra Milano e hinterland
E’ sempre più critica la situazione coronavirus in Lombardia. Nella giornata di sabato 7 novembre sono stati accertati altri 11.489 casi in tutta la Regione (a fronte di 46.099 tamponi); il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è del 24.92 %. Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 4.520 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile con il consueto bollettino.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 40 ricoveri di persone con gravi insufficienze respiratorie nei reparti di terapia intensiva; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 610 casi. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 250 unità per un totale di 5.813. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 6.423 persone affette da SarsCov2.
Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 108 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 18.226.
Per Lombardia zona rossa “stop al pagamento delle tasse”
“Considerato che i ristori per i cittadini e per le aziende costrette a chiudere o a rallentare le attività per l’inclusione della Lombardia in ‘fascia rossa’ non saranno né immediati né tantomeno sufficienti, occorre dare un segnale chiaro e immediato di sostegno. Lo dobbiamo ai lombardi che si trovano in una situazione già particolarmente difficile. È indispensabile che il Governo annulli subito il pagamento delle tasse per l’intera Lombardia”.
Questa la richiesta nelle scorse ore del sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con il Consiglio Regionale, Fabrizio Turba, all’indomani dell’inclusione della Lombardia in ‘fascia rossa’ e quindi sottoposta alle restrizioni più strette per l’epidemia da coronavirus.
“Questa richiesta appare una necessità ancora più urgente – ha aggiunto Turba – a fronte delle tante scadenze di pagamento di tasse, imposte e tributi previste nel mese di novembre. Scadenze a cui devono far fronte le partite Iva e le persone fisiche. A questi lavoratori – ha concluso – che in tutti i mesi passati hanno sofferto in silenzio e spesso sono stati dimenticati, è fondamentale dare un segnale forte e immediato”. (LNews)
In Lazio – Roma, sia a Roma che nel Lazio casi in lieve calo: 1170 nella Capitale
Sono 2618 i nuovi casi positivi al coronavirus nella Regione Lazio emersi nelle ultime 24 ore. Meno 81 rispetto ai dati di ieri, venerdì 6 novembre, a fronte però di un aumento dei tamponi effettuati che arrivano a 30mila, più 900 rispetto a quelli del giorno prima. Si può quindi parlare di lieve calo con il rapporto fra persone testate in totale e persone trovate positive che scende di mezzo punto, da 9 a 8.5%. Anche nella Capitale i positivi scendono e anche qui di 81 unità: nelle ultime 24 ore se ne riscontrano 1170, nella giornata di ieri erano 1251. Ciò non significa che si possa abbassare la guardia.
“Adesso è il momento di tenere alta l’attenzione – ha commentato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato – affinché le misure adottate diano l’effetto auspicato di raffreddare la curva”. Nel mentre è partito il piano di rafforzamento della rete sanitaria a livello regionale: entro una settimana i posti letto, come previsto da un’apposita ordinanza firmata ieri da Nicola Zingaretti, raddoppieranno. Ma ecco di seguito i dati del bollettino medico, territorio per territorio.

I nuovi casi a Roma
- Nella Asl Roma 1 sono 518 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano cinque decessi di 72, 74, 84, 89 e 89 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 2 sono 453 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centocinquantanove i casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano dieci decessi di 73, 74, 75, 80, 80, 85, 88, 89, 90 e 95 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 3 sono 199 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Trentaquattro sono ricoveri.
- Asl Roma 4 sono 177 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 97 anni.
- Nella Asl Roma 5 sono 384 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 82 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 6 sono 203 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Ventidue i casi con link a RSA Mater Dei di Ariccia e diciannove i casi con link a istituto Fatebenefratelli di Genzano. Sono in corso le indagini epidemiologiche. Si registra un decesso di 63 anni con patologie.
I nuovi casi nelle province
Nelle province si registrano 684 casi e sono sette i decessi nelle ultime 24h.
- Nella Asl di Latina sono 234 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 82, 82 e 87 anni con patologie.
- Nella Asl di Frosinone si registrano 301 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registrano due decessi di 60 e 62 anni con patologie.
- Asl di Viterbo si registrano 96 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 73 anni con patologie.
- Nella Asl di Rieti si registrano 53 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 54 anni con patologie.
Nel Lazio oltre 49mila positivi
Salgono quindi a 49.036 i casi positivi totali nella regione Lazio, di questi 237 ricoverati in terapia intensiva e 46180 in isolamento domiciliare. Per un totale di 1397 deceduti da inizio pandemia, di 12892 i guariti, e di 63325 casi totali esaminati.
Il bollettino dello Spallanzani del 7 novembre
Sono 251 i pazienti positivi al coronavirus ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma, 42 si trovano in terapia intensiva, mentre 1104 è il totale dei dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali. Questi i dati dell’ultimo bollettino emesso oggi, sabato 7 novembre, dall’istituto ospedaliera di ricerca di via Portuense. I casi di contagio presenti nella struttura sono 9 in più di quelli di venerdì 6 novembre.
In Puglia superati mille contagi in 24h e altri 14 morti: oltre 7mila i tamponi, aumentano i ricoveri (+91)
Sempre più in salita il numero dei positivi da Covid in Puglia: nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati superati i mille casi (+1.054) a fronte di 7.081 tamponi effettuati. Cresce il numero dei ricoveri: siamo a quota 1000 rispetto ai 909 di ieri.
I nuovi contagi sono così distribuiti:
- 277 in provincia di Bari,
- 91 in provincia di Brindisi,
- 112 nella provincia Barletta,
- 312 in provincia di Foggia,
- 95 in provincia di Lecce,
- 154 in provincia di Taranto,
- 13 residenti fuori regione.
A Foggia, il numero alto delle positività dipende anche dal focolaio scoperto in una Rsa.
Sono stati registrati 14 decessi:
- 3 in provincia di Bari,
- 1 in provincia di Brindisi,
- 1 in provincia Barletta,
- 4 in provincia di Foggia,
- 5 in provincia di Taranto.
Il totale dei morti è di 816 dall’inizio dell’emergenza
Dall’inizio dell’emergenza, inoltre, sono stati effettuati 601.611 test. 7.546 sono i pazienti guariti.16.573 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 24.935, così suddivisi:
- 9.946 nella Provincia di Bari;
- 2.691 nella Provincia di Barletta;
- 1.778 nella Provincia di Brindisi;
- 6.030 nella Provincia di Foggia;
- 1.792 nella Provincia di Lecce;
- 2.519 nella Provincia di Taranto;
- 179 attribuiti a residenti fuori regione.
Intanto, sulla querelle creatasi su “scuole aperte sì-scuole aperte no”, una nuova ordinanza firmata dal governatore Michele Emiliano stabilisce che «con decorrenza dal 7 novembre 2020 – si legge – e sino a tutto il 3 dicembre 2020, l’attività didattica si deve svolgere in applicazione del Dpcm 3 novembre 2020».
«È il contagio che mette a letto studenti e insegnanti ostacolando il diritto allo studio, non la Dad che, invece, in tempi di pandemia consente di supplire alla didattica in presenza (che tutti preferiamo in tempi normali, ci mancherebbe) ma troppo pericolosa oggi con l’attuale livello dei contagi». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
TAURISANO, AL VIA POSTAZIONE DRIVE THROUGH DELL’ESERCITO
Hanno preso il via le operazioni al «Drive-through» difesa di Taurisano: l’Esercito è lavoro dalle prime ore di questa mattina, di concerto con il dipartimento di prevenzione della Asl, per l’esecuzione di test rapidi per il Covid-19.
La tecnostruttura si trova in piazza Unità d’Italia, nell’area mercatale ed è rimasta aperta dalle 8 alle 13. Lo sarà nella stessa fascia oraria, ogni giorno, dal lunedì al sabato. Nella giornata odierna erano previsti 240 test. E’ stata la Protezione civile a fornire la strumentazione. A quanto si è appreso Esercito, Marina e Protezione civile sono pronti ad attivare 13 postazioni in Puglia. Le prime due sono proprio quelle di Taurisano e Conversano.
In Toscana sono 2.787 nuovi casi, 30 morti e 170 nuovi positivi tra Livorno e provincia
Centosettanta casi tra Livorno e provincia (119 in città, 7 a Collesalvetti, 1 a Bibbona, 2 a Castagneto Carducci, 15 a Cecina, 5 a Piombino, 10 a Rosignano, 1 a San Vincenzo, 8 a Portoferraio, 1 a Porto Azzurro, 1 a Marciana). Salgono quindi a 4.367 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 2.787 nuovi casi (ovvero 195 in più rispetto al precedente monitoraggio), di cui 453 identificati da attività di screening e 2.334 in corso di tracciamento.
Complessivamente, si tratta di un impercettibile aumento di casi anche in termini di percentuale se correlato al numero dei tamponi (18.143 quelli analizzati): esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 27,62% dei 10.087 soggetti testati contro il 27,58% di ieri quando erano state testate 9.398 persone. Da segnalare anche 30 decessi, con il totale che sale a 1.532: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 614 di oggi, salgono a 17.352 (il 29% dei casi totali).
A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 46 anni circa (il 13% ha meno di 20 anni, il 26% tra 20 e 39, il 36% tra 40 e 59, il 18% tra 60 e 79, il 7% ha 80 anni o più., mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni.
Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive
Per quanto riguarda la situazione attuale, continua a crescere il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 41.583 (+5,43% rispetto al +5,22% registrato ieri e al +5,69% del 5 novembre) in virtù dei 60.467 contagiati da inizio emergenza, 16.058 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 1.294 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 1.532 decessi.
Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 1.582 (70 in più di ieri, 7 in meno del 5 novembre): tra questi sono 1.369 gli ospedalizzati ordinari (65 in più di ieri) e 214 in terapia intensiva (5 in più di ieri). In aumento, infine, le persone in isolamento domiciliare (40.001, ovvero 2.073 in più rispetto a ieri).
In Campania i positivi salgono per 4.309 casi (36.536 in 10 giorni) con 15 morti
I positivi al Covid-19 salgono a 82.318 per 4.309 nuovi casi su 22.696 tamponi (1.097.897 dall’inizio della pandemia). Il nuovo contagio negli ultimi 10 giorni ha prodotto 36.536 nuovi positivi, con una media di 365 al giorno. L’Unità di crisi segnala che sui 4.309 nuovi contagiati, i sintomatici sono 299, a fronte di 4.010 persone contagiate ma prive di sintomi evidenti. Il risultato è il secondo più alto nella storia dell’epidemia in Campania, mentre in Italia si è registrato nelle stesse ore un nuovo record: 39.811, quasi 40mila in un giorno. Aumenta l’affollamento degli ospedali e delle strutture sanitarie.
Il nuovo Report dei posti letto su base regionale, diffuso dall’Unità di crisi, riferisce che su 590 posti letto di Terapia intensiva complessivi, 179 sono occupati. Per le degenze, sono 3.160 i posti attivabili, a fronte di 1.756 occupati: la riserva in questo caso è di 1.404. Le strutture pubbliche hanno lavorato in questi giorni per ricavare i posti letto dai reparti ordinari, mentre sono state autorizzate le strutture accreditate a fornire posti letto al servizio sanitario regionale. Anche l’Esercito sta contribuendo con uomini e mezzi, offrendo tende a supporto degli ospedali e delle aree ambulatoriali all’aperto, sia per il triage che per l’esecuzione dei tamponi e dei test epidemiologici.

Il problema resta il reperimento di medici, soprattutto anestesisti, e infermieri
Nelle ultime 24 ore sono state registrate altre 15 vittime. Sale a 811 il numero dei deceduti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Di questi, 381 sono deceduti dal primo ottobre. Il quadro descritto conferma che l’epidemia è in espansione. Nel frattempo, la realtà dell’emergenza sanitaria dsi scontra con quella economica, per il blocco delle attività commerciali, che impongono le misure di contenimento stabilite dal nuovo Dpcm. A poche ore dall’entrata in vigore delle restrizioni diversificate, il Ministero e l’autorità sanitaria fanno i conti con i numeri. Entro lunedì potrebbero esserre aggiornate le mappature, che hanno collocato per ora Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta in Area rossa, con Puglia e Sicilia in Arancione, mentre Campania e le altre regioni restanti sono nella Gialla.
Il primo week end con il coprifuoco alle 22, con bar e ristoranti chiusi dalle 18 non ha fermato la folla in alcuni centri storici e sul lungomare di Napoli. L’escalation dei casi rende sempre più decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni.
LA SITUAZIONE CLINICA
L’Unità di crisi ha comunicato 15 vittime. Sale a 811 il numero dei deceduti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono 381 i decessi comunicati dall’Unità di Crisi a partire dal primo ottobre. Ci sono 984 nuovi guariti, che portano il totale a 16.001. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.756 (+79) in terapia intensiva 179 (-1), mentre 65.506 (+3.232) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 65.506 (+3.316) contro i 78.009 dall’inizio della pandemia.
POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE
Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:
- Napoli 51.752 (+3.020),
- Caserta 15.088 (+1.004),
- Salerno 8.267 (+79),
- Avellino 4.127 (+238),
- Benevento 1.272.
Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati.
DECRETO RISTORI BIS APPROVATO: VIA A CONTRIBUTI E STOP TASSE E RITENUTE. ATTESA PER LA PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA UFFICIALE E IL VIA ALLE PROCEDURE PER I BONIFICI
Decreto Ristori bis approvato nella notte dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento è finanziato per 2,5 miliardi a copertura dei vari contributi a fondo perduto e sospensione di versamenti Iva, trattenute e tasse a novembre, a beneficio delle categorie colpite dalle restrizioni imposte dall’escalation dell’epidemia. Previste agevolazioni per il pagamento delle imposte e degli affitti. Il Consiglio dei Ministri si è riunito dalle ore 23.15, per concludersi alle 2.15 di oggi, sabato 7 novembre. Nelle prossime ore è attesa la pubblicazione | Leggi i dettagli
SCUOLE CHIUSE, SCONTRO TRA IL GOVERNATORE DE LUCA E IL GOVERNO SU CONGEDI PARENTALI
Nuovo scontro tra De Luca e Governo su scuola e congedi parentali in mattinata. La Campania e tutte le altre regioni ricomprese nelle Aree Gialla e Arancione sono state escluse dai benefici per le famiglie, fa sapere il Governatore al termine del confronto. Per Vincenzo De Luca su tratta di una scelta inaccettabile. «Nei giorni scorsi avevamo predisposto e inviato al Governo un testo normativo per garantire congedi parentali con il massimo della tutela economica per le lavoratrici dipendenti e bonus baby-sitter per le lavoratrici autonome» e «ancora questa mattina, abbiamo riproposto con forza questa necessità».
Tuttavia, prosegue il comunicato, «incredibilmente i rappresentanti del Governo hanno ribadito di voler prevedere il congedo parentale solo per le cosiddette ‘zone rosse’. Ci sembra una posizione francamente inaccettabile, iniqua, priva di ogni ragionevolezza e perfino offensiva nei confronti di tante mamme costrette per ragioni sanitarie a tenere in casa i bambini». De Luca fa appello a tutte le forze politiche perché «a livello parlamentare sia corretta rapidamente questa impostazione completamente sbagliata».