
Covid-19, il bollettino di oggi 03 novembre 2020 – sono 28.244 nuovi casi e 353 morti. Oggi si contano 28.244 nuovi casi (ieri 22.253) mentre l’incremento delle vittime è invece più netto: sono 353 in 24 ore (ieri 233), mai così tanti da inizio maggio. La Lombardia si conferma con quasi 7mila nuovi casi la regione con l’incremento più alto di nuovi positivi, seguita da Piemonte (3.169) e Campania (2.971).
Vedi anche il bollettino precedente 02 novembre 2020.
Guarda anche la Top List del mese di Aprile, la Top List del mese di Maggio, la Top List del mese di Giugno, Top List del mese di Luglio, Top List Bollettini Agosto, Top List Bollettini Settembre, e la Top List Bollettino Ottobre. “ la lista completa di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc. “.
INDICE
- Bollettino Covid-19 del 03 novembre della Protezione Civile
- In Lombardia sono 6.800 casi, crescono le vittime: oggi 117 morti
- In Lazio – Roma, a Roma 1132 casi: sono 2209 in totale nel Lazio
- Puglia sono 1.163 in 24 ore. Anche 12 morti (11 a Foggia). Lopalco: dati dei giorni scorsi. Altri 51 ricoveri
- In Toscana sono 2.336 casi e 235 nuovi positivi tra Livorno e provincia
- In Campania i positivi salgono per 2.971 casi (29.218 in 10 giorni) e 48 morti in 24 ore

Bollettino Covid-19 del 03 novembre della Protezione Civile
- Nuovi casi: 28.244 (Ieri +22.253)
- Casi testati: 109.932
- Tamponi (diagnostici e di controllo): 182.287 (ieri 135.731)
- Attualmente positivi: 418.142 (ieri 396.512)
- Ricoverati: 21.114, + 1310 (ieri 19.804)
- Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.225, + 203 (ieri 2.022)
- Totale casi positivi: 759.829
- Deceduti: 39.412, + 353 (ieri 39.059 con un aumento di 233 morti in 24 ore)
- Dimessi/Guariti: 302.275
Quanto ai dati delle singole regioni oggi si registrano:
- Lombardia: 216.433 casi totali (98.566 attualmente positivi) (6.804 nuovi)
- Piemonte: 77.832 (38.713) (3.169)
- Campania: 65.432 (50.719) (2.971)
- Veneto: 63.095 (35.166) (2.298)
- Emilia-Romagna: 61.158 (28.348) (1.912)
- Lazio: 52.841 (39.729) (2.209)
- Toscana: 50.987 (33.917) (2.336)
- Liguria: 30.995 (9.829) (1.052)
- Sicilia: 24.925 (16.806) (1.048)
- Puglia: 21.091 (13.525) (1.163)
- Marche: 15.608 (7.417) (431)
- Abruzzo: 12.120 (7.647) (601)
- Friuli Venezia Giulia: 11.828 (5.758) (366)
- Umbria: 11.560 (7.567) (420)
- Sardegna: 10.456 (6.908) (302)
- P.A. Bolzano: 9.848 (6.552) (495)
- P.A. Trento: 9.647 (2.262) (112)
- Calabria: 5.830 (3.640) (266)
- Valle d’Aosta: 3.591 (2.050) (94)
- Basilicata: 2.562 (1.779) (102)
- Molise: 1.990 (1.244) (93)
Le province più colpite sono Milano con 2829 nuovi casi, Torino 1987, Napoli 1571, Roma 1693, Varese 1192, Monza 838, Genova 797 nuovi casi.

In Lombardia sono 6.800 casi, crescono le vittime: oggi 117 morti
Non si ferma la lotta al coronavirus in Lombardia. Nella giornata di martedì 3 novembre sono stati accertati altri 6.804 casi in tutta la Regione (a fronte di 32.337 tamponi). Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 2.829 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile con il consueto bollettino.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 40 ricoveri di persone con gravi insufficienze respiratorie nei reparti di terapia intensiva; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 475 casi. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 334 unità per un totale di 4.740. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 5.215 persone affette da SarsCov2.
Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 117 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 17752 .
I tamponi antigenici in Lombardia
“Da lunedì i tamponi rapidi antigenici inizieranno ad essere utilizzati dalle ATS e ASST della Lombardia in determinati ambienti pubblici e successivamente, grazie ad una delibera che sarà presentata in Giunta martedì 3 novembre, saranno forniti a medici e pediatri di famiglia che daranno la disponibilità. Queste tipologie di test consentono una rapida definizione dell’esito e sono quindi molto importanti per l’individuazione dei possibili casi Covid in diversi ambiti”. Lo ha annunciato la scorsa settimana il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a seguito della riunione con tutte le direzioni strategiche delle ATS e delle ASST della Lombardia avvenuta ieri. L’utilizzo dei test antigenici rapidi sarà disciplinato attraverso un apposito provvedimento iscritto all’ordine del giorno della prossima Giunta regionale.
“I tamponi antigenici rapidi – spiega l’assessore al Welfare Giulio Gallera – saranno resi disponibili per medici e pediatri di famiglia, per le USCA che effettuano test a domicilio su indicazione del medico, o in determinate collettività, nel settore scolastico, nelle unità d’offerta residenziali e semiresidenziali, nei Pronto Soccorso, negli istituti penitenziari per una rapida definizione dei casi positivi e dei contatti stretti”. I test antigenici intercettano specifiche porzioni proteiche presenti sulla superficie virale del Sars-Cov-2.
“Viene disciplinato l’utilizzo del tampone antigenico – aggiunge Gallera – anche al di fuori dei percorsi di sanità pubblica. I medici potranno eseguire i test rapidi in centri e ambulatori privati, oppure nelle farmacie dei servizi purché venga garantita la segnalazione degli esiti all’ATS e fornite le opportune informazioni sulla quarantena o sull’isolamento in caso di positività, oltre alla prenotazione del tampone molecolare di conferma senza costi o procedure aggiuntive per il cittadino. Analoghe prescrizioni valgono in caso di effettuazione dei test da parte del medico in ambito aziendale”. “Le nostre ATS e ASST – conclude Gallera – in raccordo con i Comuni e avvalendosi in alcuni casi della collaborazione con la sanità militare, hanno predisposto progetti specifici che prevedono l’allestimento di punti tamponi sul territorio”. (LNews)
In Lazio – Roma, a Roma 1132 casi: sono 2209 in totale nel Lazio
Roma e nel Lazio i contagi, dopo due giorni di tregua, tornano a salire. Ma aumentano anche il numero di tamponi effettuati.
Sugli oltre 25mila controlli fatti oggi (+ 5907 rispetto a ieri), si registrano 1132 nuovi contagi nella Capitale e 2209 in totale nel Lazio (+ 350 rispetto le ultime 24 ore). Sono invece 21 i decessi e 159 i guariti. Scende il rapporto tra positivi e tamponi fatti dal 9% del 2 novembre all’8% del 3 novembre.
“A Roma sono stati segnalati poco oltre mille casi, a Latina il punto più basso dei contagi. E’ stata la provincia su cui sono partite prima le misure di restrizione. – ha commentato l’assessore alla sanità nel Lazio Alessio D’Amato – Venerdì aprirà la nuova area di pronto soccorso del San Camillo di Roma”.
A Roma e nel Lazio i contagi, dopo due giorni di tregua, tornano a salire. Ma aumentano anche il numero di tamponi effettuati.
Sugli oltre 25mila controlli fatti oggi (+ 5907 rispetto a ieri), si registrano 1132 nuovi contagi nella Capitale e 2209 in totale nel Lazio (+ 350 rispetto le ultime 24 ore). Sono invece 21 i decessi e 159 i guariti. Scende il rapporto tra positivi e tamponi fatti dal 9% del 2 novembre all’8% del 3 novembre.
“A Roma sono stati segnalati poco oltre mille casi, a Latina il punto più basso dei contagi. E’ stata la provincia su cui sono partite prima le misure di restrizione. – ha commentato l’assessore alla sanità nel Lazio Alessio D’Amato – Venerdì aprirà la nuova area di pronto soccorso del San Camillo di Roma”.

I nuovi contagi da coronavirus a Roma e provincia
- Nella Asl Roma 1 sono 415 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 85, 85 e 87 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 2 sono 431 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centocinquantasei i casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano quattro decessi di 75, 77, 89 e 96 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 3 sono 286 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Ventisei sono ricoveri. Si registrano due decessi di 72 e 80 anni con patologie.
- Asl Roma 4 sono 166 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Sedici sono casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale. Quattordici sono casi con link a RSA Gonzaga di Ladispoli dove è in corso l’indagine epidemiologica e quattro i casi individuati in fase di pre-ospedalizzazione. Si registra un decesso di 80 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 5 sono 157 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 85 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 6 sono 76 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 54 e 84 anni con patologie.
678 casi nelle altre città del Lazio
Nelle province si registrano 678 casi e sono otto i decessi nelle ultime 24h.
- Nella Asl di Latina sono 53 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano quattro decessi di 74, 81, 91 e 93 anni con patologie.
- Nella Asl di Frosinone si registrano 355 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare.
- Asl di Viterbo si registrano 179 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano quattro decessi di 82, 87, 88 e 92 anni con patologie.
- Nella Asl di Rieti si registrano 91 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto
Nel Lazio superano quota 11mila i guariti
Superano quota 39mila i casi positivi nel Lazio: sono, infatti, 39729 i casi contro i 33.906 di sabato. Aumentano i pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono 197 attualmente contro gli 185 del 2 novembre. Sono 2192 i ricoveri. Mentre, sempre rispetto al 2 novembre, sono 1275 le persone decedute contro le 1254 di ieri. Superano quota 11mila i guariti, raggiungendo quota 11837. Il totale dei casi esaminati è di 52841.
Lo Spallanzani: “249 ricoverati, finora 1.047 dimessi”
In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 249 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. 39 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 1.047. Lo si apprende dal bollettino di oggi dell’istituto.
D’Amato: “Pronti per la battaglia di Roma”
“E’ vero, ci stiamo preparando alla battaglia di Roma. Anche se i dati nel Lazio stanno andando un po’ meglio, la curva è ancora in ascesa. La priorità resta quella di raffreddare la curva”, ha spiegato a Skytg24 l’assessore D’Amato.
“La curva è ancora in ascesa, Rt è superiore a 1,5 in molte Regioni e il quadro è complicato. Certo Roma e il Lazio vanno leggermente meglio – aggiunge l’assessore – ma la situazione non si è stabilizzata né c’è stata un’inversione di tendenza. Dobbiamo prepararci a settimane difficili, e oltretutto la stagione influenzale ancora non è iniziata, con la sovrapposizione di sintomi analoghi”.
Pronti 6000 letti per pazienti Covid nel Lazio
Nei prossimi giorni, inoltre, ci sarà un nuovo provvedimento regionale porterà a circa 6000 i posti complessivi dedicati a Covid-19″ nel Lazio, ha annunciato D’Amato a Sky.
“Il tasso di ospedalizzazione nel Lazio è stato fin da subito superiore alla media nazionale, e il tasso di letalità più basso. Serve un numero adeguato di letti” per affrontare la seconda ondata, ha detto l’assessore.
La nuova organizzazione della rete ospedaliera nel Lazio vedrà un ruolo importante del “Policlinico Umberto I – ha aggiunto D’Amato – Struttura che con la sua configurazione a padiglioni” ben si presta a questo scopo.
Martedì 3 e mercoledì 4 novembre chiuso per sanificazione il Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative
A seguito dell’accertamento di un caso di positività al Covid–19 di un dipendente, oggi e domani, 3 e 4 novembre, il Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative resterà chiuso ai dipendenti ed al pubblico per la sanificazione dei locali. La sede di piazza Giovanni da Verrazzano riaprirà giovedì 5 novembre.
Francesco Totti positivo al coronavirus
Positivo al Covid-19 anche Francesco Totti, il quale lo scorso 12 ottobre ha perso il papà proprio per colpa del virus. Anche la mamma era stata colpita, seppur in forma lieve.
Massimo Carminati positivo al Covid
Massimo Carminati è positivo al Coronavirus. L’ex Nar è asintomatico e in isolamento domiciliare insieme con la moglie dopo essere risultato positivo al Covid-19. Carminati era stato scarcerato lo scorso giugno per decorrenza dei termini di custodia cautelare nell’ambito del processo al ‘Mondo di Mezzo’.
In Puglia sono 1.163 in 24 ore. Anche 12 morti (11 a Foggia). Lopalco: dati dei giorni scorsi. Altri 51 ricoveri
Per la Regione non è un picco, ma a livello statistico è il più alto numero di contagi riportato. Su poco meno di 6mila test (5.955) eseguiti nelle ultime 24 ore, il bollettino della Regione registra oggi 1.163 casi positivi:
- 716 in provincia di Bari,
- 61 in provincia di Brindisi,
- 117 in provincia Barletta,
- 115 in provincia di Foggia,
- 45 in provincia di Lecce,
- 101 in provincia di Taranto,
- 7 attribuiti a residenti fuori regione.
- 1 caso di provincia di residenza non nota.
“Il dato della Asl Bari – spiega il DG Antonio Sanguedolce – risente del recupero di numerose schede non inserite negli ultimi giorni nei sistemi informatici ed è stato riallineato nella giornata di oggi”.
“Quello di oggi – chiarisce il prof. Pier Luigi Lopalco, assessore alle Politiche della Salute – non rappresenta un picco, perché centinaia di casi riportati nel bollettino si riferiscono a positività emerse nel corso degli ultimi giorni e immesse oggi nel sistema”. Per la Asl di Bari, infatti, il numero elevati di casi registrati risente del recupero di numerose schede non inserite negli ultimi giorni e quindi si tratterebbe tecnicamente di un «riallineamento» dei dati.
Sono stati registrati 12 decessi: 1 in provincia Barletta, 11 in provincia di Foggia. Ad Alberobello è morta una sesta persona anziana ospite della Rsa Giovanni XXIII dove si è registrato un focolaio di contagio alcune settimane fa.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 573.063 test. 6.813 sono i pazienti guariti, mentre sono 13.525 sono i casi attualmente positivi.
Balzo in avanti dei ricoveri: ai 793 censiti ieri, oggi purtroppo si registra una ospedalizzazione di 844 persone, un balzo di 51 ricoveri in più.
Il sistema sanitario, dunque, comincia a essere messo sotto pressione anche se la pianificazione della Regione prevede antro fine mese l’allestimento di 2.900 posti letto per pazienti Covid: entro la fine di questa settimana era stato programmato di attivarne 1.100, circostanza sollecitata dai dati di queste ultime ore.
ASL BARI CERCA 85 INFERMIERI
La Asl di Bari ha bandito un concorso per l’assunzione immediata, per sei mesi, di almeno 85 infermieri anche se un periodo così breve di contratto – a fronte dei possibili rischi – potrebbe non determinare un numero cospicuo di candidature (In Basilicata a fronte di 350 se ne sono presentati in 4).
TRA BARI E BRINDISI RECLUTATI 49 MEDICI
L’Asl Bari ha assunto a tempo determinato 15 «cacciatori» di Covid, i cosiddetti tracciatori. Si tratta di 15 giovani medici, non ancora specializzati, che andranno a supportare il lavoro del dipartimento di Prevenzione nell’attività di contact tracing, indagini epidemiologiche ed esecuzione dei tamponi. Gli incarichi di lavoro sono stati affidati in regime di lavoro autonomo e per la durata massima di sei mesi, eventualmente rinnovabili.
Nei prossimi giorni firmeranno il contratto con la Asl Brindisi 34 medici che faranno parte di cinque Usca, le unità speciali di continuità assistenziale, operative nella provincia di Brindisi per la gestione domiciliare dei pazienti Covid. Con questi nuovi professionisti formeremo cinque Usca che si aggiungeranno a quella già attiva sul territorio che dispone di sei medici e ha sede a Ceglie Messapica».
TEST OGNI 15 GIORNI PER OPERATORI POLICLINICO
Al Policlinico, intanto, tamponi ogni 15 giorni per gli operatori sanitari in servizio nei reparti Covid e test mensili per i dipendenti in turno nelle unità operative No Covid. È il piano di screening adottato dal Policlinico di Bari per l’emergenza coronavirus.
Per quanto riguarda gli operatori sanitari in servizio nell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII, infine, gli accertamenti saranno svolti nell’unità operativa di Malattie infettive sotto la supervisione della direzione medica. Lo screening è già cominciato con gli operatori sanitari in servizio nell’unità operativa di Medicina Interna «Baccelli” coinvolti nell’assistenza dei pazienti Covid e con i dipendenti delle unità di Chirurgia toracica e Patologia clinica ospedaliera.
In Toscana sono 2.336 casi e 235 nuovi positivi tra Livorno e provincia
Ducentotrentacinque casi tra Livorno e provincia. Salgono quindi a 3.630 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 2.336 nuovi casi (ovvero 327 in più rispetto al precedente monitoraggio), di cui 389 identificati da attività di screening e 1.947 in corso di tracciamento.
Complessivamente, si tratta tuttavia di una lieve riduzione di casi in termini di percentuale se correlata al numero dei tamponi (14.415 quelli analizzati): esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 25,72% dei 9.081 soggetti testati contro il 26,67% di ieri quando erano state testate 7.532 persone. Da segnalare anche 16 decessi, di cui uno a Livorno, con il totale che sale a 1.403: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 138 di oggi, salgono a 15.667 (il 30,7% dei casi totali).
A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 45 anni circa (il 16% ha meno di 20 anni, il 24% tra 20 e 39 anni, il 34% tra 40 e 59 anni, il 18% tra 60 e 79 anni, il 8% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni.
Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive
Per quanto riguarda la situazione attuale, continua a crescere il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 33.917 (+6,87% rispetto al +5,87% registrato ieri e al +7,50% del 1 novembre) in virtù dei 50.987 contagiati da inizio emergenza, 14.951 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 716 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 1.403 decessi.
Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 1.451 (52 in più di ieri, 172 in più del 1 novembre): tra questi sono 1.261 gli ospedalizzati ordinari (44 in più di ieri) e 190 in terapia intensiva (8 in più di ieri). In aumento, infine, le persone in isolamento domiciliare (32.466, ovvero 2.130 in più rispetto a ieri).
In Campania i positivi salgono per 2.971 casi (29.218 in 10 giorni) e 48 morti in 24 ore
I positivi al Covid-19 salgono a 65.432 per 2.971 nuovi casi su 13.801 tamponi (1.010.052 dall’inizio della pandemia). Sono 101 i positivi con sintomi, mentre gli asintomatici sono 2.870. Il nuovo contagio negli ultimi 10 giorni ha prodotto 29.218 nuovi positivi, con una media di 292 al giorno. La tendenza vede un incremento costante della crescita su base quotidiana. Sul piano clinico c’è un peggioramento determinato dall’aumento perentorio dei ricoveri in terapia intensiva, 56 in 24 ore, secondo la tabella diffusa dalla Protezione Civile. In questo scenario di crescente domanda di cure ospedaliere e assistenza medica l’autorità sanitaria nazionale ha stabilito che la capacità di assorbimento dei pazienti rappresenta ti il parametro fondamentale per decidere le restrizioni.
Minori sono i posti disponibili in terapia intensiva, ad esempio, maggiori sono le restrizioni, che possono arrivare al lockdow. Questo è il fulcro del nuovo Dpcm, che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte renderà operativo in queste ore. Per fronteggiare la domanda di assistenza, le strutture pubbliche stanno riconvertendo da giorni i posti letto dai reparti ordinari, impiegando anche medici e infermieri trasferiti dalla Protezione Civile medici, sebbene in misura inferiore rispetto al fabbisogno. Sono soprattutto gli anestesisti a mancare. Il nuovo Report dei posti letto su base regionale misura i margini di operatività degli ospedali in Campania. Secondo le cifre diffuse dall’Unità di crisi, su 580 posti letto di Terapia intensiva complessivi, 227 sono occupati e 243 sono attuabili. Per le degenze, sono 1.940 i posti attivabili, a fronte di 1.497 occupati: la riserva in questo caso è di 443.

Policlinico Vanvitelli
Tra le Aziende Ospedaliere pronte a fornire posti c’è il Policlinico Vanvitelli, che sta attivando 100 posti letto per il Covid 100 in riconversione, dando impulso ad una riorganizzazione dell’attività ospedaliera per contribuire a fronteggiare l’emergenza a Napoli e in Campania. Anche l’Esercito sta contribuendo con uomini e mezzi, offrendo tende a supporto degli ospedali e delle aree ambulatoriali all’aperto per l’esecuzione dei tamponi e dei test epidemiologici. La mortalità continua a crescere: si contano 294 decessi dal primo ottobre a ieri, con altre 24 vittime comunicate in queste ore, 48 in 24 ore. In questo contesto, l’escalation dei casi rende sempre più decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni.
LA SITUAZIONE CLINICA
L’Unità di crisi ha comunicato 24 vittime. Sale a 724 il numero dei deceduti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono 294 i decessi comunicati dall’Unità di Crisi a partire dal primo ottobre. Ci sono 998 nuovi guariti, che portano il totale a 13.989. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.497 (+11) in terapia intensiva 227 (+56), mentre 48.995 (+1.882) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 50.719 (+1.949) contro i 65.432 dall’inizio della pandemia.
POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE
Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:
- Napoli 42.301 (+1.571),
- Caserta 11.564 (+994),
- Salerno 6.983 (+237),
- Avellino 3.297 (+215),
- Benevento 1.108 (+52).
Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati.
L’ITALIA DEL COVID DIVISA IN 3: ENTRO STANOTTE IL DPCM
Giornata di confronto con le forze parlamentari della maggioranza, poi con i Governatori regionali, quindi con il Cts, prima di chiudere sul testo definitivo del nuovo Dpcm, atteso al più tardi nella notte. In base alla diffusione del contagio scatteranno tre gradi di restrizioni corrispondenti alle tre fasce di rischio in cui saranno collocate le 20 regioni. Quella più alta impone la zona rossa con il lockdown. Al momento sono Lombardia e Piemonte le regioni indicate come probabili destinatarie della prima fascia.