Bollettino Covid-19: i casi in Italia alle ore 18 del 03 gennaio

Visione consentita ai minori

Covid-19, il bollettino di oggi 03 gennaio 2021 – sono  14.245 i contagi da coronavirus in Italia resi noti oggi, 3 gennaio, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile diffuso dal ministero della Salute. Dai ieri sono stati registrati 347 morti, che portano il totale a 75.332 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid 19. Più di 100mila i tamponi eseguiti. Continuano ad aumentare i numeri dei posti letto occupati, sia in terapia intensiva che nei reparti Covid ordinari. Nota positiva: le persone guarite o dimesse oggi sono 14.746.

INDICE

Bollettino Covid-19 i casi in Italia alle ore 18 del 03 gennaio

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Vedi anche il bollettino precedente 02 gennaio 2021.

Guarda anche la lista completa mese per mese di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc.

Classificazione Regioni

Come è finito il 2020 comincia il 2021: l’Italia sarà in zona rossa anche il 1 gennaio. Da ieri fino al 3 gennaio lockdown. Lunedì 4 gennaio sarà il primo giorno dell’anno in arancione, il 5 e il 6 di nuovo zona rossa.

Anche il primo giorno dell’anno quindi è possibile circolare solo con autocertificazione (scaricabile qui). Sono aperti solo gli esercizi commerciali che vendono beni di prima necessità come supermercati, alimentari, librerie, tabacchi, edicole. Ristoranti, bar e pasticcerie saranno chiusi, ma si potrà ordinare a domicilio o per l’asporto entro le 22. Sono tuttavia state concesse alcune deroghe agli spostamenti.

Classifica regioni 4 gennaio 2021
dpcm di natale

Le deroghe durante la zona rossa

Tra le 5 e le 22 – solo oggi l’orario era stato spostato alle 7 – è possibile muoversi una sola volta al giorno dalla propria abitazione, sempre muniti di autocertificazione e massimo in due, per andare a trovare amici e parenti in un comune della propria regione. Dal conteggio delle due persone sono esclusi i minori di 14 anni e persone non autosufficienti. È possibile uscire da casa anche per partecipare a una messa, come raccomandato dalla Cei cercando di seguire la funzione “nella chiesa più vicina alla propria abitazione”.

Italia in zona rossa fino al 6 gennaio, gli spostamenti tra Regioni solo per motivi di necessità

Gli spostamenti tra Regioni sono invece possibili solo per motivi di necessità, lavoro e ricongiungimenti familiari. Non sono quindi consentiti spostamenti extraregionali per turismo né per raggiungere le seconde case. Potrà muoversi tra due aree del Paese chi vuole trascorrere con qualche giorno durante le festività con un genitore non autosufficiente, eventualmente anche accompagnato da un figlio minorenne. Mentre resta sempre consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Il Viminale ha previsto di schierare sulle strade 70mila agenti per controllare che le regole vengano rispettate.

Come è finito il 2020 comincia il 2021: l’Italia sarà in zona rossa anche il 1 gennaio. Da ieri fino al 3 gennaio lockdown. Lunedì 4 gennaio sarà il primo giorno dell’anno in arancione, il 5 e il 6 di nuovo zona rossa.

Anche il primo giorno dell’anno quindi è possibile circolare solo con autocertificazione (scaricabile qui). Sono aperti solo gli esercizi commerciali che vendono beni di prima necessità come supermercati, alimentari, librerie, tabacchi, edicole. Ristoranti, bar e pasticcerie saranno chiusi, ma si potrà ordinare a domicilio o per l’asporto entro le 22. Sono tuttavia state concesse alcune deroghe agli spostamenti.

Le deroghe durante la zona rossa

Tra le 5 e le 22 – solo oggi l’orario era stato spostato alle 7 – è possibile muoversi una sola volta al giorno dalla propria abitazione, sempre muniti di autocertificazione e massimo in due, per andare a trovare amici e parenti in un comune della propria regione. Dal conteggio delle due persone sono esclusi i minori di 14 anni e persone non autosufficienti. È possibile uscire da casa anche per partecipare a una messa, come raccomandato dalla Cei cercando di seguire la funzione “nella chiesa più vicina alla propria abitazione”.

Italia in zona rossa fino al 6 gennaio, gli spostamenti tra Regioni solo per motivi di necessità

Gli spostamenti tra Regioni sono invece possibili solo per motivi di necessità, lavoro e ricongiungimenti familiari. Non sono quindi consentiti spostamenti extraregionali per turismo né per raggiungere le seconde case. Potrà muoversi tra due aree del Paese chi vuole trascorrere con qualche giorno durante le festività con un genitore non autosufficiente, eventualmente anche accompagnato da un figlio minorenne. Mentre resta sempre consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Il Viminale ha previsto di schierare sulle strade 70mila agenti per controllare che le regole vengano rispettate.

Zona rossa in Italia, le regole per chi torna dall’estero

Chi torna dall’estero deve sottoporsi alla quarantena. Inoltre, è bene ricordare, che chi è rientrato in Italia negli ultimi 14 giorni da Gran Bretagna e Irlanda del Nord è obbligato – anche se asintomatico – a contattare la Asl e sottoporsi a tampone. Chi invece atterrerà oggi o nei prossimi giorni ha l’obbligo di sottoporsi al tampone in partenza e all’arrivo. In caso di violazione delle regole sugli spostamenti all’interno del territorio nazionale la sanzione applicabile è quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo. La sanzione è ridotta a 280 euro se si paga entro 5 giorni. In caso di accertamento di una violazione alle disposizioni che non si ritiene motivata si può fare ricorso al Prefetto.

Bollettino Covid-19 del 03 gennaio della Protezione Civile

  • 14.245 contagiati
  • 347 morti
  • 14746 guariti
  • +14 terapie intensive
  • +127 ricoveri
  • 102.974 tamponi
  • Tasso di positività: 13,8% (-3,8%)
  • 84.730 vaccinati totali
bollettino coronavirus oggi 03 gennaio 2021

Bollettino oggi 3 gennaio 2021 dalle Regioni

  • Lombardia 485.070: +1.709 casi, +0,3% (ieri +1.402)
  • Veneto 265.264: +3.419 casi, +1,3% (ieri +3.165)
  • Piemonte 200.060: +741 casi, +0,4% (ieri +433)
  • Campania 192.418: +619 casi, +0,3% (ieri +392)
  • Emilia-Romagna 177.988: +1.818 casi, +1% (ieri +2.035)
  • Lazio 167.920: +1.681 casi, +1% (ieri +1.275)
  • Toscana 121.770: +355 casi, +0,3% (ieri +498)
  • Sicilia 96.547: +1.047 casi, +1,1% (ieri +734)
  • Puglia 93.653: +950 casi, +1% (ieri +344)
  • Liguria 61.305: +221 casi, +0,4% (ieri +203)
  • Friuli-Venezia Giulia 51.301: +200 casi, +0,4% (ieri +359)
  • Marche 42.974: +372 casi, +0,9% (ieri +285)
  • Abruzzo 35.953: +207 casi, +0,6% (ieri +23)
  • Sardegna 31.861: +194 casi, +0,6% (ieri +189)
  • P. A. Bolzano 29.946: +96 casi , +0,3% (ieri +86)
  • Umbria 29.440: +202 casi, +0,7% (ieri +50)
  • Calabria 24.590: +150 casi, +0,6% (ieri +175)
  • P. A. Trento 22.279: +130 casi, +0,6% (ieri +116)
  • Basilicata 11.102: +81 casi, +0,7% (ieri +39)
  • Valle d’Aosta 7.332: +35 casi, +0,5% (ieri +7)
  • Molise 6.673: +18 casi, +0,3% (ieri +21)

In Lombardia sono ancora meno ricoverati in ospedale

La lotta al Coronavirus non si ferma. Come di consueto, la Protezione Civile ha diffuso nel tardo pomeriggio i dati di domenica 3 gennaio. Sono stati accertati 1.709 nuovi casi di positività al virus in tutta la Regione, circa 250 in più rispetto ai nuovi positivi del 2 gennaio, a fronte di 13.209 tamponi, portando l’indice di positività al 12,9%. Tra Milano e hinterland sono 361 le persone positive al virus nell’arco delle ultime ventiquattr’ore, un dato inferiore al giorno precedente.

Le persone ricoverate con sintomi non gravi in Lombardia sono ora 3.267, cioè 26 in meno in ventiquattr’ore. Due in meno quelle ricoverate in terapia intensiva (489). Il totale delle persone in ospedale scende quindi a 3.756. Sono 728 le persone dimesse dagli ospedali o comunque guarite dal Covid in ventiquattr’ore, portando il totale dei lombardi a 402.798. Infine, purtroppo, sono 36 le persone che hanno perso la vita per il Covid. Il numero totale diventa, in Lombardia, 25.317.

bollettino coronavirus lombardia oggi 03 gennaio 2021

Lombardia, vaccinazioni anti Covid in ritardo?

Le vaccinazioni anticovid in Lombardia procedono a ritmi lumaca. E la Regione — fino alla mattinata di domenica 3 gennaio — è tra le peggiori d’Italia nella classifica vaccini consegnati/somministrati. Nel territorio in cui la pandemia ha fatto più male, infatti, sono arrivati 80.595 dosi del farmaco prodotto da Pfizer ma ne sono state inoculate solo 2.416. Praticamente solo il 3% di quelle consegnate. Peggio di noi (in termini percentuali) solo Sardegna (2,3%) e Molise (1,3%).

Ma Giulio Gallera, assessore al welfare, prova a stemperare le polemiche: «La vaccinazione del personale delle Asst, Irccs, Spedalità privata e Rsa partirà da lunedì 4 gennaio, secondo la programmazione originaria della Direzione Generale Welfare. Si prevede una capacità di somministrazione iniziale fino ad un massimo di 10 mila dosi al giorno, che potrà essere successivamente incrementata fino a 15 mila».

Lunedì 4 gennaio, giornata arancione

Intanto lunedì 4 gennaio scatta, per un giorno, la zona arancione in tutta Italia. Poi sarà di nuovo zona rossa il 5 e il 6, Epifania. Ma che cosa cambia da zona rossa ad arancione? La differenza principale risiede nella possibilità, in giornata arancione, di spostarsi liberamente dentro il proprio comune di residenza o domicilio, senza autocertificazione, dalle 5 alle 22, cioè quando non è in vigore il coprifuoco. In ogni caso, anche nelle giornate rosse (3, 5 e 6 gennaio) sono in vigore anche le deroghe per massimo due persone che consentono gli spostamenti per andare a casa di amici o parenti.

Nella giornata arancione, quindi lunedì 4 gennaio, sono aperti tutti i negozi tranne bar e ristoranti che possono comunque fare consegna a domicilio e asporto, come sempre: la prima fino alle 22, la seconda senza limiti di orario.

Regolare il gazebo del sindaco per distribuire mascherine

Dall’hinterland di Milano arriva una storia surreale: un sindaco (Rino Pruiti, di Buccinasco) si è visto protagonista involontario di un esposto da parte di un suo oppositore al prefetto. Motivo? In occasione di un mercato all’aperto aveva installato un gazebo per distribuire mascherine alla popolazione e, in un’altra giornata di mercato, per fornire informazioni utili a prevenire il contagio soprattutto a chi, molto anziano, non usa internet.

Un consigliere di opposizione aveva presentato un esposto al prefetto lamentando che le regole devono valere per tutti, in questo caso quelle che limitano i mercati ai soli generi alimentari. Ma il prefetto Renato Saccone ha replicato che era tutto regolare: l’amministrazione comunale aveva installato i gazebo a fini istituzionali.

In Lazio – Roma, sono in aumento i casi di Coronavirus

Bollettino giornaliero preoccupante quello di domenica 3 gennaio. Sono infatti in aumento i casi di Coronavirus a Roma e nel Lazio. “Un effetto dei comportamenti della fase prefestiva”, per l’assessore Alessio D’Amato che fa evidentemente riferimento ai giorni di shopping in centro (e non solo) che hanno poi spinto il governo ad adottare un inasprimento delle misure.

A preoccupare non è il dato assoluto dei nuovi contagi, quanto il rapporto tra tamponi e positivi, salito al 14%. Se ieri i tamponi erano meno di 10.000, oggi con quasi 12.000 test molecolari, sono stati riscontrati 1681 nuovi casi, + 406 rispetto a ieri. Stabili i dati di Roma, dove evidentemente i tamponi vengono processati in maniera costante: 706 i nuovi casi. Bene la provincia di Roma, con 299 contagi in più. Male le altre province, con 676 casi, con Latina a raccoglierne oltre la metà. 

Dato positivo è quello delle terapie intensive, in calo rispetto a ieri

Coronavirus Roma_ notizie, dati contagi e aggiornamenti oggi 03 gennaio 2021

I dati delle Asl 


  • Nella Asl Roma 1 sono 369 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano sette decessi di 61, 67, 79, 81, 84, 86 e 86 anni con patologie. 
  • Nella Asl Roma 2 sono 227 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centouno sono i casi su segnalazione del medico di medicina generale. Si registra un decesso di 74 anni con patologie. 
  • Nella Asl Roma 3 sono 110 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Quattro casi sono ricoveri. Si registra un decesso di 50 anni con patologie. 
  • Nella Asl Roma 4 sono 24 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. 
  • Nella Asl Roma 5 sono 185 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano sette decessi di 76, 85, 87, 90, 91, 91 e 91 anni con patologie. 
  • Nella Asl Roma 6 sono 90 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 85 anni con patologie. 

Nelle province si registrano 676 casi e sono sette i decessi nelle ultime 24h.

  • Nella Asl di Latina sono 374 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Sono ventuno i casi con link alla RSA Domus Aurea di Castelforte dove è in corso l’indagine epidemiologica. Si registrano cinque decessi di 72, 78, 83, 85 e 85 anni con patologie.
  • Nella Asl di Frosinone si registrano 206 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registra un decesso di 55 anni con patologie.
  • Nella Asl di Viterbo si registrano 39 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
  • Nella Asl di Rieti si registrano 57 casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 91 anni con patologie.

I dati dei vaccini

Nel Lazio intanto è stata superata la quota delle 20mila vaccinazioni somministrate. “Un traguardo importante”, commenta D’Amato, “che ci vede in testa tra le Regioni per numero assoluto di vaccinazioni. Nei prossimi giorni aumenteremo la capacità produttiva secondo la disponibilità dei vaccini”.

In Puglia sono 950 nuovi positivi e 25 decessi. Scendono i ricoveri in ospedale: sono 1612

Sono 950 i casi covid registrati in Puglia secondo il bollettino epidemiologico del 3 gennaio 2021. In totale sono stati effettuati 7591 test. Si segnalano:

  • 427 nuovi positivi in provincia di Bari,
  • 39 in provincia di Brindisi,
  • 65 nella Barletta,
  • 252 in provincia di Foggia,
  • 87 in provincia di Lecce,
  • 78 in provincia di Taranto,
  • 2 residenti fuori regione.

Sono stati registrati 25 decessi: 8 in provincia di Bari, 3 in provincia Barletta, 4 in provincia di Brindisi, 6 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.060.971 test. Ad oggi sono 37.059 i pazienti guariti mentre 54.078 sono i casi attualmente positivi. Calano i ricoveri, scesi a 1612 rispetto ai 1642 di ieri.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 93.653 così suddivisi:

  • 36.232 nella provincia di Bari,
  • 10.672 nella Barletta,
  • 6.739 nella provincia di Brindisi,
  • 20.732 nella provincia di Foggia,
  • 7.267 nella provincia di Lecce,
  • 11.386 nella provincia di Taranto,
  • 526 attribuiti a residenti fuori regione,
  • 99 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

In Toscana sono 355 nuovi positivi e 41 positivi tra Livorno e provincia

Quarantuno soggetti contagiati tra Livorno e provincia (36 in città, 4 a Collesalvetti e 1 a Rosignano Marittimo). Salgono quindi a 8.808 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 355 nuovi casi (ovvero 143 in meno rispetto al precedente monitoraggio). 

Complessivamente, si tratta di una notevole riduzione di casi in termini di percentuale se correlata al numero dei tamponi: esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 13,21% dei 2.688 soggetti testati contro il 25,37% di ieri quando erano state testate 1.963 persone. Considerata invece la totalità dei tamponi effettuati (6.387 contro i 5.083 di ieri), ovvero compresi anche i test di controllo, la percentuale di positività si attesta al 5,56% contro il 9,84% di ieri.  

A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 46 anni circa (il 16% ha meno di 20 anni, il 23% tra 20 e 39 anni, il 33% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, l’8% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni. Da segnalare anche 10 decessi, di cui uno a Livorno (un uomo di 72 anni), con il totale che sale a 3.730: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 418 di oggi, salgono a 108.092 (88,8% dei casi totali). 

Coronavirus Toscana: decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive

Per quanto riguarda la situazione attuale, torna a diminuire il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 9.948 (-0,73% rispetto al +1,88% registrato ieri e al +1,63% del 1 gennaio) in virtù dei 121.415​ contagiati da inizio emergenza, 107.500 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 592 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 3.730 decessi.

Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 981 (17 in più di ieri e 28 in più del 1 gennaio): tra questi sono 834 gli ospedalizzati ordinari (9 in più di ieri) e 147 in terapia intensiva (8 in più di ieri). In calo, infine, le persone in isolamento domiciliare (8.967, 90 in meno di ieri).

In Campania i positivi sono 619 nelle 24 ore con 18 morti. Vaccinati 6.671 (19,7%)

I positivi al Covid-19 salgono a 192.418 per 619nuovi casi su 6.411 tamponi (per un totale di 2.065.442 dall’inizio della pandemia). Rispetto alla giornata precedente c’è un aumento dei tamponi esaminati, anche se i volumi sono ancora lontani dalle medie feriali. In Campania negli ultimi 10 giorni sono stati registrati 7.567 contagiati. Tra i nuovi positivi sono 47 i sintomatici e 572 gli asintomatici. Sul territorio si registra un rallentamento nel Casertano, dietro le province di Napoli e di Salerno che restano le più colpite dall’epidemia in questa fase, in un quadro regionale caratterizzato da una significativa circolazione del virus anche nelle aree interne irpine e sannite. Sono 18 le vittime accertate, 7 delle quali risalenti alle ultime 48 ore e 23 deceduti in precedenza ma registrati​ ieri. Il totale dei morti di coronavirus è salito a 2.911 da marzo. Si registra un leggero incremento della domanda di assistenza ospedaliera: su 3.160 posti letto disponibili (tra dotazione pubblica e privata) sono 1.362 quelli occupati da degenti, con 1.798 postazioni ancora a disposizione.

È calato il numero dei posti letto complessivamente occupati nella terapia intensiva, ora 98 su 656 posti letto disponibili, benché nell’ultimo giorno siano stati registrati altri 5 ingressi. Sono in pieno svolgimento le vaccinazioni sul personale medico ospedaliero in Campania con l’anti coronavirus Pfizer/BNT. Secondo i dati del Commissario Straordinario per l’Emergenza e il Ministero della Salute sono 6.671 le persone già vaccinate in Campania (dato rilevato alle 23.15 del 2 gennaio 2021), pari al 19,7% delle prenotazioni raccolte rispetto alle 33.870 dosi disponibili.

L’andamento della somministrazione viene considerata lenta in tutta Italia

Anche se la campagna vaccinale è appena agli inizi. Fino al 6 gennaio la Campania è in fascia rossa come il resto d’Italia, in attesa che dal 7 gennaio torni nella zona gialla. Tuttavia lunedì 4 gennaio scatta la fascia arancione con la riapertura dei negozi e la possibilità di circolare liberamente sul territorio comunale di residenza. Il Governo sta valutando nuove restrizioni da applicare su tutto il territorio nazionale, data la risalita della curva epidemica in molte regioni. Nelle ultime 24 ore l’incremento nazionale è stato di 14.245 casi, nonostante il calo dei tamponi, spinto da Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio.

coronavirus-aggiornamento-campania-03-gennaio

LA SITUAZIONE CLINICA

L’Unità di crisi ha comunicato 18 vittime. Sale a 2.911 il numero totale dei morti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono state dichiarate guarite 791 persone nelle 24 ore, per un totale di 111.682. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.362 (+7) in terapia intensiva 98 (-1 con 5 nuovi ingressi nelle 24 ore), mentre 76.365 (-500) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioé detratti i guariti e i deceduti, sono 77.825 (-503) contro 192.418 casi totali dall’inizio della pandemia.

POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE

Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:

  • Napoli 117.028 (+349),
  • Caserta 35.063 (+62),
  • Salerno 26.173 (+175),
  • Avellino 8.983 (+20),
  • Benevento 4.736 (+25). 

Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati. Non sono riportati ulteriori casi in attesa del secondo tampone di conferma.

CAMPANIA IN FASCIA ARANCIONE SOLO IL 4 GENNAIO

Fascia rossa nei giorni festivi e prefestivi fino al 6 gennaio 2021. Soltanto il 4 gennaio valgono le regole per le “zone arancioni”. Nell’unico giorno feriale rimasto nel periodo delle feste, cioè il 4 gennaio, si può circolare all’interno del proprio Comune. E nei piccoli Comuni (fino a 5mila abitanti) è consentito muoversi in un raggio di 30 km, ma senza poter andare nei Comuni capoluoghi di provincia. Bar e Ristoranti possono fare solo asporto (fino alle ore 22) e consegne a domicilio (senza restrizioni). I negozi sono aperti fino alle ore 21.

IL 5 E 6 GENNAIO TORNA LA FASCIA ROSSA

Sull’intero territorio nazionale, si applicano le misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette “zone rosse”, cioè le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto. Il 5 e 6 gennaio occorre stare a casa. Sono possibili gli spostamenti per motivi di lavoro, salute e necessità con autocertificazione. Dalle ore 5 alle ore 22 è consentita la visita ad amici o parenti (max 2 persone). I figli minori di 14 anni, le persone con disabilità e conviventi non autosufficienti sono esclusi dal conteggio. Poi sono autorizzati l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e quella sportiva all’aperto ma solo in forma individuale. Sono chiusi negozi, centri estetici, bar e ristoranti, ma sono consentiti asporto (fino alle ore 22) e consegne a domicilio (senza restrizioni). Sono aperti: supermercati, beni alimentari e generi di prima necessità, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri, salvo il primo gennaio. Dal 7 gennaio, salvo altri provvedimenti, scatterà in Campania la fascia gialla.

Per conoscere le restrizioni

Per saperne di più

Consulta le tabelle – Bollettino Covid-19 03 gennaio

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