
Covid-19, il bollettino di oggi 02 novembre 2020 – sono 22.253 nuovi casi e 233 morti. I pazienti in terapia intensiva sono 2.022, in aumento di 83 rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 135.731 tamponi (ieri erano 183.457). La Lombardia è la regione con l’incremento più alto di nuovi positivi (5.278 in più da ieri), seguita dalla Campania con 2.861.
Vedi anche il bollettino precedente 01 novembre 2020.
Guarda anche la Top List del mese di Aprile, la Top List del mese di Maggio, la Top List del mese di Giugno, Top List del mese di Luglio, Top List Bollettini Agosto, Top List Bollettini Settembre, e la Top List Bollettino Ottobre. “ la lista completa di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc. “.
INDICE
- Bollettino Covid-19 del 02 novembre della Protezione Civile
- In Lombardia sono altri 5mila casi e oltre 4.800 pazienti negli ospedali
- In Lazio – Roma, a Roma 963 casi: nel Lazio 1859 i nuovi contagi
- Puglia sono 626 contagi con oltre 2mila tamponi in meno e altri 4 morti e 169 casi in provincia di Foggia
- In Toscana sono 2.009 nuovi casi con 24 morti e 117 nuovi positivi a Livorno
- In Campania i positivi al Covid-19 salgono per 2.861 casi (27.965 in 10 giorni) e 24 morti

Bollettino Covid-19 del 02 novembre della Protezione Civile
- Attualmente positivi: 396.512
- Deceduti: 39.059 (+233)
- Dimessi/Guariti: 296.017 (+3.637)
- Ricoverati: 21.862 (+1.021)
- Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.022 (+83)
- Tamponi: 16.103.649 (+135.731)
- Totale casi: 731.588 (+22.253, +3,14%)

Coronavirus, i dati Regione per Regione
Ecco i dati divisi per regione: il primo numero riguarda il totale dei casi dall’inizio dell’epidemia, il secondo gli attualmente positivi, mentre il terzo fa riferimento all’incremento avvenuto nelle ultime 24 ore.
- Lombardia: 209.629 (94.418) (5.278)
- Piemonte: 74.663 (36.095) (2.003)
- Campania: 62.461 (48.770) (2.861)
- Veneto: 60.797 (32.933) (1.544)
- Emilia-Romagna: 59.249 (26.492) (1.652)
- Lazio: 50.632 (37.783) (1.859)
- Toscana: 48.651 (31.735) (2.009)
- Liguria: 29.943 (9.294) (599)
- Sicilia: 23.877 (16.064) (1.024)
- Puglia: 19.928 (12.569) (626)
- Marche: 15.177 (7.042) (373)
- Abruzzo: 11.519 (7.091) (478)
- Friuli Venezia Giulia: 11.462 (5.553) (218)
- Umbria: 11.140 (7.326) (193)
- Sardegna: 10.154 (6.653) (324)
- P.A. Trento: 9.535 (2.169) (187)
- P.A. Bolzano: 9.353 (6.060) (437)
- Calabria: 5.564 (3.605) (254)
- Valle d’Aosta: 3.497 (2.012) (122)
- Basilicata: 2.460 (1.695) (111)
- Molise: 1.897 (1.153) (101)
In Lombardia sono altri 5mila casi e oltre 4.800 pazienti negli ospedali
Prosegue con ogni mezzo la lotta al coronavirus in Lombardia. Nella giornata di lunedì 2 novembre sono stati accertati altri 5.278 casi in tutta la Regione (a fronte di 24.087 tamponi). Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 2.242 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile con il consueto bollettino.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 17 ricoveri di persone con gravi insufficienze respiratorie nelle terapie intensive; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 435 casi. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 160 unità per un totale di 4.406. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 4841 persone affette da SarsCov2.
Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 46 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 17.635.
Riapre l’ospedale in Fiera a Bergamo
Non solo Fieramilanocity. Riapre, purtroppo, anche terapia intensiva a Bergamo, che servirà a tutta la Lombardia. “Riapre il presidio medico avanzato in Fiera a Bergamo che accoglierà i primi 4 pazienti. La riattivazione dei posti di terapia intensiva è stata realizzata grazie a un lavoro di squadra, coordinato dalla cabina di regia regionale che, ancora una volta, a distanza di 7 mesi, vede in prima linea l’Ospedale Papa Giovanni XXXIII, le imprese artigiane di Confartigianato Bergamo, i ragazzi della curva nord dell’Atalanta, A.N.A. onlus, che ringrazio a nome di tutta la Giunta regionale e dei Lombardi”.
Lo comunica nelle scorse ore il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Un lavoro di squadra che permette di riattivare il presidio con i primi 4 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva per procedere progressivamente con l’attivazione di ulteriori posti letto in base alle esigenze, fino ad un massimo, per ora, di 48. Ventiquattro (2 moduli da 12) saranno gestiti dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e gli altri ventiquattro (2 moduli da 12) dagli Spedali Civili di Brescia, con personale medico e infermieristico proveniente da tutti gli ospedali pubblici e privati delle province di Bergamo, Brescia e Mantova.
La Direzione sanitaria è affidata all’ASST Papa Giovanni XXIII nella persona di Oliviero Valoti, con un’articolazione organizzativa che prevede diverse responsabilità alla Direzione medica e alla DPS – Direzione delle Professioni sanitarie. Al suo fianco il coordinatore infermieristico Luigi Daleffe. L’Asst Papa Giovanni mette a disposizione 9 medici anestesisti e 24 infermieri e operatori di supporto, tecnici di radiologia, fisioterapisti, farmacia. Un rilevante impegno organizzativo che si aggiunge al ruolo di ospedale hub per il Covid e di tutte le patologie tempo dipendenti che restano in capo al Papa Giovanni.
In Lazio – Roma, a Roma 963 casi: nel Lazio 1859 i nuovi contagi
I nuovi casi di Coronavirus a Roma, per il secondo giorno consecutivo, sono sotto i mille casi (oggi 963, contro 937 di domenica) mentre nel Lazio i nuovi positivi sono 1859 (ieri erano 2351). I dati del 2 novembre che arrivano dopo la task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl, le aziende ospedaliere, policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù, sono confortanti.
Va sottolineato, tuttavia, che secondo i dati emersi sono stati effettuati 20mila tamponi oggi, ossia tremila in meno rispetto domenica o oltre quattromila in meno rispetto sabato. Oltre al numero di nuovi positivi si registrano anche 23 decessi (+4 rispetto a ieri) e 159 guariti (+27). Scende così di oltre un punto percentuale il rapporto tra i casi positivi e i tamponi effettuati: ora al 9%.
L’assessore alla sanità regionale Alessio D’Amato vuole andarci con i piedi di piombo: “Dopo una settimana scendiamo sotto i 2 mila casi a livello regionale e per il secondo giorno consecutivo sotto i mille a Roma. E’ ancora presto per capire la stabilità della curva”.

I casi Covid a Roma e in provincia del 2 novembre
- Nella Asl Roma 1 sono 426 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 61 e 82 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 2 sono 472 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centonovantasei i casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano cinque decessi di 66, 74, 82, 91 e 92 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 3 sono 65 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Dodici sono ricoveri. Si registrano due decessi di 74 e 92 anni con patologie.
- Asl Roma 4 sono 54 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Cinque sono casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale. Un caso con link a RSA Gonzaga di Ladispoli dove è in corso l’indagine epidemiologica. Si registra un decesso di 74 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 5 sono 161 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. In corso l’indagine epidemiologica presso la RSA Regina Pacis di Colleferro. Si registrano due decessi di 72 e 83 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 6 sono 147 i casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Un caso individuato in fase di pre-ospedalizzazione e dodici i casi con link al cluster istituto suore del buon pastore di Albano dove è in corso l’indagine epidemiologica. Si registra un decesso di 75 anni con patologie.
534 casi e dieci decessi nelle altre città del Lazio
Nelle province si registrano 534 casi e sono dieci i decessi nelle ultime 24h.
- Nella Asl di Latina sono 161 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 73 e 85 anni con patologie.
- Nella Asl di Frosinone si registrano 87 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registra un decesso di 72 anni con patologie.
- Asl di Viterbo si registrano 233 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano quattro decessi di 59, 65, 67 e 78 anni con patologie.
- Nella Asl di Rieti si registrano 53 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 64, 67 e 80 anni con patologie
Nel Lazio superano quota 11mila i guariti
Superano quota 37mila i casi positivi nel Lazio: sono, infatti, 37783 i casi contro i 33.906 di sabato. Restano syabili i pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono 185 attualmente. Mentre, sempre rispetto al 1 novembre, sono 1254 le persone decedute contro le 1231 di ieri. Superano quota 11mila i guariti, raggiungendo quota 11595. Il totale dei casi esaminati è di 50632.
Allo Spallanzani ricoverati 253 pazienti positivi
In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 253 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. Quarantatre pazienti sono ricoverati in Terapia Intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 1.038.
D’Amato: “Tamponi rapidi a domicilio”
“Prosegue l’attività di riconversione della rete ospedaliera – ha spiegato l’assessore alla sanità laziale Alessio D’Amato – va assolutamente potenziata l’assistenza domiciliare da parte dei medici di medicina generale (Mmg). A questo scopo è stata creata nuova funzione assistenziale Covid-Adi (assistenza domiciliare integrata Covid) ed è partita la manifestazione di interesse rivolta ai Mmg. La strada deve essere necessariamente quella dell’assistenza domiciliare consentendo ai medici di medicina generale di fare anche i tamponi rapidi a domicilio”.
In Puglia sono 626 contagi con oltre 2mila tamponi in meno e altri 4 morti e 169 casi in provincia di Foggia
Non si abbassa la curva dei contagi. Rispetto alla giornata di ieri si registra sì una lieve flessione nei casi, ma con oltre 2mila tamponi in meno. Nella giornata di oggi, infatti, su 4.060 test, si sono registrati 626 casi (ieri 680 su 6.533 test, ndr):
- 206 in provincia di Bari,
- 71 in provincia Barletta,
- 47 in provincia di Brindisi,
- 169 in provincia di Foggia,
- 87 in provincia di Lecce,
- 41 in provincia di Taranto,
- 5 casi di residenti fuori regione.
Resta alto il numero delle vittime, 9 quelle registrate oggi: 3 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 4 in provincia di Foggia.
Per quanto riguarda i casi attivi, a oggi sono 12.569 le persone positive, a fronte di 6.619 pazienti guariti.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 19.928, così suddivisi:
- 8.044 nella provincia di Bari,
- 2.187 nella Barletta,
- 1.347 nella provincia di Brindisi,
- 4.810 nella provincia di Foggia,
- 1.447 nella provincia di Lecce,
- 1.949 nella provincia di Taranto,
- 144 attribuiti a residenti fuori regione.
In Toscana sono 2.009 nuovi casi con 24 morti e 117 nuovi positivi a Livorno
Centottantuno casi tra Livorno e provincia (117 in città, gli altri così ripartiti: Collesalvetti 6, Bibbona 1, Campiglia Marittima 1, Castagneto Carducci 4, Cecina 18, Piombino 7, Rosignano Marittimo 11, San Vincenzo 2, Capraia 1, Campo nell’Elba 7, Capoliveri 1, Portoferraio 2, Rio 3). Salgono quindi a 3.415 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 2.009 nuovi casi (ovvero 370 in meno rispetto al precedente monitoraggio), di cui 338 identificati da attività di screening e 1.671 in corso di tracciamento.
Complessivamente, si tratta tuttavia di una lieve aumento di casi in termini di percentuale se correlato al numero dei tamponi (12.017 quelli analizzati): esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 26,67% dei 7.532 soggetti testati contro il 25,57% di ieri quando erano state testate 9.309 persone. Da segnalare anche 24 decessi, con il totale che sale a 1.387: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 224 di oggi, salgono a 15.529 (il 31,9% dei casi totali).
A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 45 anni circa (il 14% ha meno di 20 anni, il 26% tra 20 e 39 anni, il 35% tra 40 e 59 anni, il 18% tra 60 e 79 anni, il 7% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni.
Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive
Per quanto riguarda la situazione attuale, continua a crescere il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 31.735 (+5,87% rispetto al +7,50% registrato ieri e al +5,39% del 31 ottobre) in virtù dei 48.651 contagiati da inizio emergenza, 14.813 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 716 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 1.387 decessi.
Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 1.399 (120 in più di ieri, 190 in più del 31 ottobre): tra questi sono 1.217 gli ospedalizzati ordinari (111 in più di ieri) e 182 in terapia intensiva (9 in più di ieri). In aumento, infine, le persone in isolamento domiciliare (30.336, ovvero 1.641 in più rispetto a ieri).
In Campania i positivi al Covid-19 salgono per 2.861 casi (27.965 in 10 giorni) e 24 morti
I positivi al Covid-19 salgono a 62.461 per 2.861 nuovi casi su 15.632 tamponi (996.251 dall’inizio della pandemia). Il nuovo contagio negli ultimi 10 giorni ha prodotto 27.965 nuovi positivi, con una media di 280 al giorno. Nelle ultime 24 ore si registra un calo dei nuovi conta<gi proporzionato al calo dei tamponi esaminati nella giornata festiva, con i laboratori privati in gran parte chiusi. Cresce il numero dei positivi con sintomi, 206, tuttavia. Gli asintomatici sono 2.655. In questo scenario di crescente domanda di ricoveri e assistenza medica le strutture pubbliche stanno riconvertendo posti letto dai reparti ordinari, mentre arrivano dalla Protezione Civile meno medici rispetto al fabbisogno e gli anestesisti in pensione non rispondono all’appello delle Aziende pubbliche.
Secondo il Report su base regionale diffuso dall’Unità di crisi, su 580 posti letto di Terapia intensiva complessivi, 171 sono occupati e 227 sono attuabili. Per le degenze, salgono a 1.940 i posti attivabili, a fronte di 1.486 occupati, in aumento di 40 unità entro la mezzanotte di ieri. La riserva in questo caso sale a 454 contro gli 84 di domenica. Tra le Aziende Ospedaliere pronte a fornire posti c’è il Policlinico Vanvitelli, che sta attivando 100 posti letto per il Covid 100 in riconversione, dando impulso ad una riorganizzazione dell’attività ospedaliera per contribuire a fronteggiare l’emergenza a Napoli e in Campania. Anche l’Esercito sta contribuendo con uomini e mezzi, offrendo tende a supporto degli ospedali e delle aree ambulatoriali all’aperto per l’esecuzione dei tamponi e dei test epidemiologici.

La mortalità continua a crescere con numeri sempre più drammatici
Si contano 270 decessi dal primo ottobre, con altre 24 vittime comunicate in queste 24 ore. I numeri rendono difficile evitare ulteriormente decisioni drastiche. Lo stesso Governo si prepara ad assumere misure straordinarie, mentre si inaspriscono ulteriormente le restrizioni in Campania, con la chiusura anche della scuola dell’infanzia.
Tra le novità, proprio lo stop alla attività in presenza nella scuola superiore, che in Campania è stata decisa da tre settimane. Per ora non ci sarà il lockdown su scala regionale, ha spiegato il Governatore Vincenzo De Luca, per il quale non è praticabile al di fuori di una norma nazionale, tuttavia il Premier starebbe valutando di istituire zone rosse su base provinciale nelle grandi aree metropolitane. Rischiano Milano e Napoli. In questo contesto, l’escalation dei casi rende sempre più decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni.
LA SITUAZIONE CLINICA
L’Unità di crisi ha comunicato 24 vittime (registrate tra il 26 e il 30 ottobre). Sale a 700 il numero dei deceduti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono 270 i decessi comunicati dall’Unità di Crisi a partire dal primo ottobre. Ci sono 1.245 nuovi guariti, che portano il totale a 12.991. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.403 (+13) in terapia intensiva 170 (+2), mentre 42.159 (+3.433) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 47.178 (+3.448) contro i 59.600 dall’inizio della pandemia.
POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE
Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:
- Napoli 38.912 (+2.431),
- Caserta 10.127 (+574),
- Salerno 6.251 (+496),
- Avellino 3.041 (+187),
- Benevento 1.056.
Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati.
ANCHE IL GOVERNO CHIUDE LE SCUOLE (NELLE SUPERIORI 100% DIDATTICA A DISTANZA) E ANTICIPA IL COPRIFUOCO (FORSE) ALLE 21. LOCKDOWN REGIONALE AUTOMATICO IN BASE AI CONTAGI. DOMANI IL DPCM
Il Premier ha illustrato alla Camera le sue proposte per contenere il coronavirus in avanzata oltre ogni precedente. Giuseppe Conte ha indicato le regole di ordine generale, spiegando che nelle regioni a rischio scattano misure automatiche in base alla gravità della situazione. Insomma, non si assume la responsabilità di chiudere la Lombardia, ad esempio, stabilisce i parametri che lo renderanno automatico. I dettagli saranno noti domani, al termine dei passaggi istituzionali. Mercoledì sarà firmato il Dpcm. Le norme generali sono invece emerse dai contenuti dell’intervento a Montecitorio. Il Governo chiude le scuole superiori, che proseguiranno con la didattica a distanza. Chiude musei e sale scommesse, riduce al 50 per cento l’affollamento dei pullman e anticipa il coprifuoco (forse) alle 21. Tra le Regioni a rischio, a parte la Lombardia che vale da sola un terzo dei contagi quotidiani in Italia, ci sono Piemonte, Campania, Lazio, Veneto, Umbria e Calabria.