
Covid-19, il bollettino di oggi 02 gennaio 2021 – oggi sono 11.831 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, con 364 vittime. Ieri erano stati invece 22.211 su 157.524 tamponi, mentre i morti erano stati 462. Oggi in Veneto 3.165 nuovi positivi e 46 morti. Poco meno di 500 i nuovi casi in Toscana. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti in Emilia-Romagna sale al 38,5%: non buoni i numeri che arrivano da Bologna.
I numeri degli ultimi giorni, nonostante il dato di ieri sia da tenere sott’occhio, restituiscono un quadro di sostanziale stabilità. Per ora nessun chiaro segno di risalita, ma la curva non flette più in maniera considerevole, sia per i casi che per i carichi ospedalieri. Sono giorni decisivi per capire che gennaio ci attende e per capire se le riunioni di famiglia delle festività incideranno in maniera significativa sulla corsa del virus.
INDICE
- Bollettino Covid-19 del 02 gennaio della Protezione Civile
- In Lombardia sono meno tamponi e meno positivi al Covid
- In Lazio – Roma, scendono i tamponi e calano anche i nuovi casi di Coronavirus
- Puglia sono 10 decessi e 344 casi positivi (su 2021 tamponi) e 139 sono in provincia di Foggia
- In Toscana sono 498 casi e 63 positivi tra Livorno e provincia
- In Campania i positivi sono 392 nelle 24 ore con 29 morti. Vaccinati 3.111 (9,2%)
Vedi anche il bollettino precedente 01 gennaio 2021.
Guarda anche la lista completa mese per mese di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc.
- Aprile – Top List del mese,
- Maggio – Top List del mese,
- Giugno – Top List del mese,
- Luglio – Top List del mese,
- Agosto – Top List del mese,
- Settembre – Top List del mese,
- Ottobre – Top List del mese,
- Novembre – Top List del mese
- Dicembre – Top List del mese.
Classificazione Regioni
Come è finito il 2020 comincia il 2021: l’Italia sarà in zona rossa anche il 1 gennaio. Da ieri fino al 3 gennaio lockdown. Lunedì 4 gennaio sarà il primo giorno dell’anno in arancione, il 5 e il 6 di nuovo zona rossa.
Anche il primo giorno dell’anno quindi è possibile circolare solo con autocertificazione (scaricabile qui). Sono aperti solo gli esercizi commerciali che vendono beni di prima necessità come supermercati, alimentari, librerie, tabacchi, edicole. Ristoranti, bar e pasticcerie saranno chiusi, ma si potrà ordinare a domicilio o per l’asporto entro le 22. Sono tuttavia state concesse alcune deroghe agli spostamenti.
Le deroghe durante la zona rossa
Tra le 5 e le 22 – solo oggi l’orario era stato spostato alle 7 – è possibile muoversi una sola volta al giorno dalla propria abitazione, sempre muniti di autocertificazione e massimo in due, per andare a trovare amici e parenti in un comune della propria regione. Dal conteggio delle due persone sono esclusi i minori di 14 anni e persone non autosufficienti. È possibile uscire da casa anche per partecipare a una messa, come raccomandato dalla Cei cercando di seguire la funzione “nella chiesa più vicina alla propria abitazione”.
Italia in zona rossa fino al 6 gennaio, gli spostamenti tra Regioni solo per motivi di necessità
Gli spostamenti tra Regioni sono invece possibili solo per motivi di necessità, lavoro e ricongiungimenti familiari. Non sono quindi consentiti spostamenti extraregionali per turismo né per raggiungere le seconde case. Potrà muoversi tra due aree del Paese chi vuole trascorrere con qualche giorno durante le festività con un genitore non autosufficiente, eventualmente anche accompagnato da un figlio minorenne. Mentre resta sempre consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Il Viminale ha previsto di schierare sulle strade 70mila agenti per controllare che le regole vengano rispettate.
Come è finito il 2020 comincia il 2021: l’Italia sarà in zona rossa anche il 1 gennaio. Da ieri fino al 3 gennaio lockdown. Lunedì 4 gennaio sarà il primo giorno dell’anno in arancione, il 5 e il 6 di nuovo zona rossa.
Anche il primo giorno dell’anno quindi è possibile circolare solo con autocertificazione (scaricabile qui). Sono aperti solo gli esercizi commerciali che vendono beni di prima necessità come supermercati, alimentari, librerie, tabacchi, edicole. Ristoranti, bar e pasticcerie saranno chiusi, ma si potrà ordinare a domicilio o per l’asporto entro le 22. Sono tuttavia state concesse alcune deroghe agli spostamenti.
Le deroghe durante la zona rossa
Tra le 5 e le 22 – solo oggi l’orario era stato spostato alle 7 – è possibile muoversi una sola volta al giorno dalla propria abitazione, sempre muniti di autocertificazione e massimo in due, per andare a trovare amici e parenti in un comune della propria regione. Dal conteggio delle due persone sono esclusi i minori di 14 anni e persone non autosufficienti. È possibile uscire da casa anche per partecipare a una messa, come raccomandato dalla Cei cercando di seguire la funzione “nella chiesa più vicina alla propria abitazione”.
Italia in zona rossa fino al 6 gennaio, gli spostamenti tra Regioni solo per motivi di necessità
Gli spostamenti tra Regioni sono invece possibili solo per motivi di necessità, lavoro e ricongiungimenti familiari. Non sono quindi consentiti spostamenti extraregionali per turismo né per raggiungere le seconde case. Potrà muoversi tra due aree del Paese chi vuole trascorrere con qualche giorno durante le festività con un genitore non autosufficiente, eventualmente anche accompagnato da un figlio minorenne. Mentre resta sempre consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Il Viminale ha previsto di schierare sulle strade 70mila agenti per controllare che le regole vengano rispettate.
Zona rossa in Italia, le regole per chi torna dall’estero
Chi torna dall’estero deve sottoporsi alla quarantena. Inoltre, è bene ricordare, che chi è rientrato in Italia negli ultimi 14 giorni da Gran Bretagna e Irlanda del Nord è obbligato – anche se asintomatico – a contattare la Asl e sottoporsi a tampone. Chi invece atterrerà oggi o nei prossimi giorni ha l’obbligo di sottoporsi al tampone in partenza e all’arrivo. In caso di violazione delle regole sugli spostamenti all’interno del territorio nazionale la sanzione applicabile è quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo. La sanzione è ridotta a 280 euro se si paga entro 5 giorni. In caso di accertamento di una violazione alle disposizioni che non si ritiene motivata si può fare ricorso al Prefetto.
Bollettino Covid-19 del 02 gennaio della Protezione Civile
- Casi +11.831 (2.141.201 +0,56%)
- Guariti +9.166 (1.489.154 +0,62%)
- Deceduti +364 (74.985 +0,49%)
- Attualmente Positivi +2.295 (577.062 +0,40%)
I cittadini vaccinati sono oltre 46 mila, per la precisione 46.030 secondo i dati aggiornati al 2 gennaio alle ore 13.36, come indica il «Report vaccini anti Covid-19» in costante aggiornamento sul sito del governo
In Lombardia sono meno tamponi e meno positivi al Covid
La lotta al Coronavirus non si ferma. Come di consueto, la Protezione Civile ha diffuso nel tardo pomeriggio i dati di sabato 2 gennaio: meno tamponi, meno casi di contagio ma aumentano le persone in terapia intensiva. A fronte di 11.758 tamponi, sono stati accertati 1.402 nuovi casi di positività al virus in tutta la Regione (circa la metà rispetto al primo dell’anno); il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è dell’11.92%. Tra Milano e hinterland sono 596 le persone positive al virus nell’arco delle ultime ventiquattr’ore, di cui 163 a Milano città.
Sono venti i nuovi accessi ai reparti di terapia intensiva in Lombardia. Il totale dei letti di rianimazione occupati è aumentato di quattro unità: ora sono 491 le persone con gravi insufficienze respiratorie ricoverate negli ospedali regionali. Per quanto riguarda i ricoveri meno gravi, sono invece diminuiti di 59 persone, per un totale che ora è di 3.293. Negli ospedali della Regione si trovano in tutto 3.784 persone affette da SarsCov2 (55 in meno rispetto a venerdì).
Le persone guarite nelle scorse ventiquattr’ore sono 626; in totale i lombardi guariti dal Covid sono ora 401.444. Infine purtroppo sono decedute 78 persone. Il triste totale dei lombardi che hanno perso la vita ed erano positivi al Covid è ora di 25.281.
Covid Lombardia, a rischio la zona gialla?
E’ però a rischio la permanenza della Lombardia in zona gialla dal 7 gennaio, giorno della ripartenza dopo le misure più restrittive del periodo natalizio. Si attende il 5 gennaio per la decisione finale, dopo l’analisi del comitato tecnico scientifico nazionale.
A causa dell’indice Rt pari a 1, La Lombardia potrebbe ricominciare in zona arancione. Alcuni numeri fanno comunque sperare: diminuiscono i morti per Covid. Ma il report del 30 dicembre, l’ultimo effettuato dal comitato tecnico-scientifico, indica per la Lombardia (come per il Veneto e Trento) una probabilità superiore al 50% di entrare in “soglia critica di occupazione” per i posti letto in terapia intensiva entro trenta giorni: questo potrebbe portare a una linea maggiormente prudenziale, rappresentata dalla zona arancione“.
In Lazio – Roma, scendono i tamponi e calano anche i nuovi casi di Coronavirus
Scendono i tamponi e calano anche i nuovi casi di Coronavirus. E’ stato un Capodanno in cui i test molecolari effettuati sono scesi sotto quota 10.000, ben 4794 in meno rispetto al giorno precedente. A fronte di questo numero di test sono stati rintracciati nuovi 1275 positivi in tutto il territorio regionale. Resta invariato il rapporto tra positivi e tamponi effettuati: ieri, come oggi, è a quota 13%. Alto il numero dei contagi a Roma, 768, mentre in provincia e nel resto della regione i contagi scendono in maniera proporzionale rispetto ai tamponi effettuati: 296 i nuovi positivi nella provincia di Roma, 212 quelli delle altre province del Lazio. Rispetto ad una settimana fa (26 dicembre) a fronte di un migliaio di tamponi in meno, i nuovi positivi sono 152 in più.
D’Amato e la riapertura delle scuole
“Con questi dati in crescita faccio un appello al governo a riflettere bene sulla riapertura delle scuole superiori il 7 gennaio. Devono restare chiuse, in tutta Italia. Sarebbe estremamente imprudente in questa fase dell’epidemia riaprire le superiori fra una settimana”, afferma l’assessore regionale del Lazio alla Sanità, Alessio D’Amato, a “il Messaggero”.
I dati dalle asl di oggi 2 gennaio 2021
- Nella Asl Roma 1 sono 154 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Quattro casi sono ricoveri. Si registrano cinque decessi di 69, 79, 81, 89 e 97 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 2 sono 548 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Duecentoventitre sono i casi su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano sei decessi di 68, 74, 84, 88, 88 e 98 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 3 sono 66 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
- Nella Asl Roma 4 sono 98 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 65 e 81 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 5 sono 58 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 81 e 84 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 6 sono 139 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano cinque decessi di 66, 83, 84, 86 e 89 anni con patologie.
Nelle province si registrano 212 casi e sono quattro i decessi nelle ultime 24h.
- Nella Asl di Latina sono 113 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 76 anni con patologie.
- Nella Asl di Frosinone si registrano 15 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare.
- Asl di Viterbo si registrano 39 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
- Nella Asl di Rieti si registrano 45 casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 81, 87 e 94 anni con patologie” commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Vaccinazioni, il punto
Superata ampiamente la quota delle 10 mila vaccinazioni effettuate ovvero oltre il 20% di quelle a disposizione. Per numero di dosi somministrate siamo la prima Regione italiana. Molto bene le province con Frosinone in testa (1.825), la Asl Roma 6 (1.583) e la Asl Roma 5 (1.361). Bene anche la Asl Roma 2 (1.030), il San Giovanni (890), il Policlinico Gemelli (764), l’ospedale pediatrico Bambino Gesù (728), la Asl Roma 4 (728), il Policlinico Umberto I (711) e la Asl di Viterbo (657).
In Puglia sono 10 decessi e 344 casi positivi (su 2021 tamponi) e 139 sono in provincia di Foggia
Oggi, sabato 2 gennaio 2021, in Puglia, sono stati registrati 2021 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 344 casi positivi:
- 114 in provincia di Bari,
- 44 in provincia di Brindisi,
- 14 nella provincia Barletta,
- 139 in provincia di Foggia,
- 10 in provincia di Lecce,
- 21 in provincia di Taranto,
- 3 residenti fuori regione.
- 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.
Sono stati registrati 10 decessi: 3 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 5 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.053.380 test. 36.400 sono i pazienti guariti. 53.812 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 92.703, così suddivisi:
- 35.805 nella Provincia di Bari;
- 10.607 nella Provincia di Barletta;
- 6.700 nella Provincia di Brindisi;
- 20.480 nella Provincia di Foggia;
- 7.180 nella Provincia di Lecce;
- 11.308 nella Provincia di Taranto;
- 524 attribuiti a residenti fuori regione;
- 99 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
In Toscana sono 498 casi e 63 positivi tra Livorno e provincia
Sessantatre soggetti contagiati tra Livorno e provincia (41 in città, gli altri così ripartiti: Cecina 11, Campiglia Marittima 3, Capoliveri 1, Porto Azzurro 3, Portoferraio4). Salgono quindi a 8.767 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 498 nuovi casi (ovvero 91 in meno rispetto al precedente monitoraggio).
Complessivamente, si tratta tuttavia di un consistente aumento di casi in termini di percentuale se correlato al numero dei tamponi: esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 25,37% dei 1.963 soggetti testati contro il 17,61% di ieri quando erano state testate 3.344 persone. Considerata invece la totalità dei tamponi effettuati (5.083 contro i 9.763 di ieri), ovvero compresi anche i test di controllo, la percentuale di positività si attesta al 9,84% contro il 6,03% di ieri.
A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 47 anni circa il 14% ha meno di 20 anni, il 21% tra 20 e 39 anni, il 36% tra 40 e 59 anni, il 22% tra 60 e 79 anni, il 7% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni. Da segnalare anche 20 decessi, con il totale che sale a 3.720: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 293 di oggi, salgono a 107.674 (88,7% dei casi totali).
Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive
Per quanto riguarda la situazione attuale, cresce il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 10.021 (+1,88% rispetto al +1,63% registrato ieri e al -0,61% del 31 dicembre) in virtù dei 121.415 contagiati da inizio emergenza, 107.080 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 594 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 3.720 decessi.
Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 964 (11 in più di ieri e 24 in meno del 31 dicembre): tra questi sono 825 gli ospedalizzati ordinari (15 in più di ieri) e 139 in terapia intensiva (4 in meno di ieri). In calo, infine, le persone in isolamento domiciliare (9.057, 174 in più di ieri).
In Campania i positivi sono 392 nelle 24 ore con 29 morti. Vaccinati 3.111 (9,2%)
I positivi al Covid-19 sono saliti a 191.799 per 392 nuovi casi su 3.209 tamponi, contro i 20.458 del giorno precedente (per un totale di 2.059.031 dall’inizio della pandemia). Il dato si riferisce agli esami di laboratorio nella giornata di Capodanno, quando la gran parte delle strutture non sono state attive. In Campania con l’ultimo aggiornamento negli ultimi 10 giorni sono stati registrati 8.104 contagiati. Tra i nuovi positivi sono 48 i sintomatici e 344 gli asintomatici. La mortalità si è accentuata con 29 vittime accertate, 6 delle quali nelle ultime 48 ore e 23 deceduti in precedenza ma registrati ieri. Il totale dei morti di coronavirus è salito complessivamente a 2.893 da marzo. Nelle ultime 24 ore è risultata stabile la domanda di assistenza ospedaliera: su 3.160 posti letto disponibili (tra dotazione pubblica e privata) sono 1.355 quelli occupati da degenti, con 1.805 postazioni ancora a disposizione.
È calato il numero dei posti letto complessivamente occupati nella terapia intensiva
Ora 99 su 656 posti letto disponibili. Sono in pieno svolgimento le vaccinazioni sul personale medico ospedaliero in Campania con l’anti coronavirus Pfizer/BNT. La nuova fase segue quella inaugurale del 27 dicembre, quando in contemporanea con l’Europa e con l’Italia si è effettuata la somministrazione del vaccino anti Covid-19 della Pfizer-BioNTech a 720 tra medici, infermieri e operatori sanitari. Secondo i dati del Commissario Straordinario per l’Emergenza e il Ministero della Salute sono 3.111 le persone già vaccinate in Campania (dato rilevato alle 13.36 del 2 gennaio 2021), pari al 9,2% delle prenotazioni raccolte sulle 33.870 dosi disponibili. Fino al 6 gennaio la Campania è in fascia rossa come il resto d’Italia, in attesa che dal 7 gennaio torni nella zona gialla. Nelle prossime ore si valuteranno le disposizioni per la scuola, che il Decreto del 3 dicembre prevede in presenza fino alle superiori comprese.
LA SITUAZIONE CLINICA
L’Unità di crisi ha comunicato 29 vittime. Sale a 2.893 il numero totale dei morti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono state dichiarate guarite 676 persone nelle 24 ore, per un totale di 110.891. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.355 (-4) in terapia intensiva 99 (-5), mentre 76.865 (-127) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 78.328 (+1.073) contro 191.799 casi totali dall’inizio della pandemia.
POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE
Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:
- Napoli 116.250 (+429),
- Caserta 35.001 (+59),
- Salerno 25.998 (+7),
- Avellino 8.963 (+11),
- Benevento 4.711 (+11).
Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati. Non sono riportati ulteriori casi in attesa del secondo tampone di conferma.
CAMPANIA IN FASCIA ROSSA FINO AL 6 GENNAIO: CALENDARIO E REGOLE
Fascia rossa nei giorni festivi e prefestivi fino al 6 gennaio 2021. Sull’intero territorio nazionale, si applicano le misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette “zone rosse”, cioè le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto. Occorre stare a casa. Sono possibili gli spostamenti per motivi di lavoro, salute e necessità con autocertificazione. Dalle ore 5 alle ore 22 è consentita la visita ad amici o parenti (max 2 persone). I figli minori di 14 anni, le persone con disabilità e conviventi non autosufficienti sono esclusi dal conteggio.
Poi sono autorizzati l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e quella sportiva all’aperto ma solo in forma individuale. Sono chiusi negozi, centri estetici, bar e ristoranti, ma sono consentiti asporto (fino alle ore 22) e consegne a domicilio (senza restrizioni). Sono aperti: supermercati, beni alimentari e generi di prima necessità, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri, salvo il primo gennaio. Soltanto il 4 gennaio valgono le regole per le “zone arancioni”. Dal 7 gennaio, salvo altri provvedimenti, scatterà in Campania la fascia gialla.
VACCINAZIONI IN CORSO IN CAMPANIA NELLE 5 PROVINCE. IL PROGRAMMA
Proseguono le vaccinazioni Covid in Campania, iniziate dopo l’arrivo a Napoli Capodichino delle 35mila unità dell’anti coronavirus Pfizer/BMT. I box con i flaconi sono stati suddivisi e trasferiti ai 27 ospedali e alle strutture regionali della Campania per la somministrazione, secondo il calendario stabilito. I vaccini sono destinati al personale medico e sanitario incluso ci saranno anche medici di famiglia, di continuità assistenziale, liberi professionisti e autonomi, dipendenti delle aziende fornitrici del sistema sanitario.

Le operazioni si svolgono senza sosta al Cotugno, al Cardarelli, all’Ospedale del Mare, al San Paolo di Napoli, a Nola, a Castellammare, Ischia, Pozzuoli, Giugliano, Frattamaggiore, al Ruggi di Salerno e al San Pio di Benevento.
Dal primo gennaio operazioni ad Avellino e dal 2 gennaio al Santobono di Napoli, mentre dal 7 gennaio inizieranno alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Si aggiungono i presidi ospedalieri e sanitari collegati alle strutture hub. L’obiettivo è completare l’immunizzazione del personale medico ospedaliero e sanitario entro il mese gennaio, quando scatterà quella successiva, con l’estensione alla popolazione, secondo i criteri che il Ministero della Salute fornirà. Rientrano nella attuale fase medici di famiglia, pediatri e personale delle guardie mediche, del 118 e delle Usca. PER INFORMAZIONI GENERALI SULLA VACCINAZIONE: Vaccini anti Covid-19 | Domande e risposte | FAQ del Ministero Salute: clicca qui | Vaccini anti Covid-19 | Domande e risposte | FAQ dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS): clicca qui). Va ricordato che l’immunizzazione richiederà la somministrazione di due dosi a distanza di 21 giorni l’una dall’altra.
Per conoscere le restrizioni
- Infografica con sintesi misure di contenimento nelle aree gialla, arancione e rossa
- Domande e risposte sito Governo