
Covid-19, il bollettino di oggi 01 novembre 2020 – sono 29.907 nuovi casi e 208 morti. Continua ad aumentare la pressione sulle terapie intensive dove in un solo giorno sono stati trasferiti altri 96 pazienti. Per quanto riguarda gli incrementi nelle regioni, si contano in Lombardia 8.607 casi, in Campania 3.860, Toscana 2.379. Allo stato attuale i pazienti in terapia intensiva sono 1939 su più di 7mila posti disponibili: la saturazione dei reparti è pari a circa il 26%, molto vicina alla soglia definita critica del 30. Per contenere il numero dei contagi il governo sta studiando un nuovo Dpcm: stamattina i rappresentati dell’esecutivo hanno incontrato i presidenti di Regione e i sindaci per fare il punto della situazione. Tra le proposte sul tavolo ci sono nuovi limiti agli spostamenti interregionali, lockdown locali (ipotesi che però non piace ai governatori di centrodestra) e la chiusura dei centri commerciali nei week end.
Vedi anche il bollettino precedente 31 ottobre 2020.
Guarda anche la Top List del mese di Aprile, la Top List del mese di Maggio, la Top List del mese di Giugno, Top List del mese di Luglio, Top List Bollettini Agosto, Top List Bollettini Settembre, e la Top List Bollettino Ottobre. “ la lista completa di tutti i bollettini Covid-19, giorno per giorno, utile per una ricerca scolastica, uno studio statistico, ecc. “.
INDICE
- Bollettino Covid-19 del 01 novembre della Protezione Civile
- In Lombardia i nuovi contagiati sono stati 8.607, i pazienti morti 54
- In Lazio – Roma, Roma torna sotto i 1000 casi: 937 i positivi al Covid nella Capitale
- Puglia stabile curva contagio (+762) e oltre 6mila tamponi: 10 morti e aumentano i ricoveri (+7)
- In Toscana sono 2.379 nuovi casi, 18 morti e 158 nuovi positivi a Livorno
- In Campania i positivi salgono per 1.718 casi. De Luca: col lockdown aiuti per le famiglie

Bollettino Covid-19 del 01 novembre della Protezione Civile
- Attualmente positivi: 378.129
- Deceduti: 38.826 (+208)
- Dimessi/Guariti: 292.380 (+2.954)
- Ricoverati: 18902 (+936)
- Terapie Intensive: 1.939 (+96)
- Tamponi: 15.967.918 (+183.457)
- Totale casi: 709.335 (+29.907, +4,4%)

Bollettino coronavirus, i casi regione per regione
- Lombardia +8.607
- Emilia-Romagna + 1.758
- Piemonte +2.024
- Veneto + 2.300,
- Marche +583
- Liguria +736
- Campania +3.860
- Toscana +2.379
- Sicilia +1.095
- Lazio +2.351
- Friuli-Venezia Giulia +403
- Abruzzo +489,
- Puglia +680
- Umbria +768
- Bolzano +534
- Calabria +245
- Sardegna +399
- Valle d’Aosta +135
- Trento +210
- Molise +101
- Basilicata +150
In Lombardia i nuovi contagiati sono stati 8.607, i pazienti morti 54
I nuovi contagiati sono stati 8.607 (su 39.658 tamponi effettuati). I pazienti morti con covid in regione, tra sabato e domenica, sono stati 54 (ora sono 17.589, dall’inizio dell’emergenza).Tra Milano e hinterland erano state trovate altre 3.730 persone positive al virus. Di questi 1.553 a Milano città.
Dopo il bollettino di sabato, il Governo aveva convocato d’urgenza un incontro con il Comitato tecnico scientifico per discutere dei numeri attuali e dell’eventualità di creare nuove zone rosse. In questo caso Milano sarebbe nell’elenco dei territori da ‘isolare’.
Il governatore Fontana parla dell’eventuale lockdown
“La diffusione del virus è uniforme in tutto il Paese. Le differenze riguardano l’ampiezza del tracciamento che varia da regione a regione. È evidente che, una volta verificato l’impatto delle misure già adottate sulle curve del contagio, ulteriori azioni di contrasto al virus dovranno a loro volta essere uniformi. Una serie di interventi territorio per territorio, polverizzati e non omogenei, sarebbero probabilmente inefficaci e anche incomprensibili ai cittadini, che già oggi sono disorientati”.
Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, spiegando “il senso della discussione di domenica mattina fra Regioni, Anci e Upi con il governo”. E poi continua: “Le istituzioni, a partire dal governo devono dare segnali coerenti, forti e credibili. Le Regioni sono, come sempre, pronte a collaborare”.
In Lazio – Roma, Roma torna sotto i 1000 casi: 937 i positivi al Covid nella Capitale
Roma città torna a scendere sotto i 1000 casi di Coronavirus (937). In contrapposizione anche alla giornata dell’1 novembre si registra un aumento dei positivi nella regione Lazio (2351, + 62 rispetto alle 24 ore precedenti). 573 i nuovi casi di Covid19 nei Comuni della provincia romana ed 817 nel resto del territorio regionale. Diminuisce però il numero dei tamponi (23mila oggi nel Lazio). Diciannove i decessi e 132 i pazienti guariti (+24 rispetto al 31 ottobre).
“Roma torna sotto i mille casi, crescono le province – il commento dell’asssessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato -. Prosegue l’attività di riconversione della rete ospedaliera, va assolutamente potenziata l’assistenza domiciliare da parte dei medici di medicina generale (MMG). A questo scopo creata nuova funzione assistenziale Covid-Adi (assistenza domiciliare integrata Covid) ed è partita la manifestazione di interesse rivolta ai MMG. La strada deve essere necessariamente quella dell’assistenza domiciliare consentendo a MMG di fare anche i tamponi rapidi a domicilio”.

Coronavirus a Roma l’1 novembre 2020
Per quanto concerne la Capitale:
- Nella Asl Roma 1 sono 363 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi a domicilio e cinque sono ricoveri. Si registrano otto decessi di 66, 74, 75, 77, 85, 88, 89 e 90 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 2 sono 434 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centottantasei i casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano tre decessi di 61, 78 e 88 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 3 sono 170 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Dodici sono ricoveri. Si registrano due decessi di 51 e 72 anni con patologie.
Covid19 nei Comuni della provincia
- Nella Asl Roma 4 sono 74 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Sette sono casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale e uno individuato in fase di pre-ospedalizzazione. Diciannove sono casi con link a RSA Villa Grenga a Campagnano di Roma dove è in corso l’indagine epidemiologica. Si registra un decesso di 94 anni con patologie.
- Nella Asl Roma 5 sono 180 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. In corso l’indagine epidemiologica presso la RSA Regina Pacis di Colleferro.
- Nella Asl Roma 6 sono 319 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 97 anni con patologie.
Casi di Coronavirus nel resto del Lazio
Nelle province si registrano 811 casi e sono quattro i decessi nelle ultime 24h.
- Nella Asl di Latina sono 168 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Sedici sono i casi con link al cluster della RSA Icot di Cori dove è in corso l’indagine epidemiologica. Si registra un decesso di 85 anni con patologie.
- Asl di Frosinone si registrano 399 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Trentaquattro sono ricoveri. Trentasei i casi con link alla casa di riposo Diaconia a Veroli e ventiquattro i casi con link alla RSA S. Elisabetta di Fiuggi, sono in corso le indagini epidemiologiche. Si registra un decesso di 89 anni con patologie.
- Nella Asl di Viterbo si registrano 226 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 91 e 97 anni con patologie.
- Nella Asl di Rieti si registrano 18 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
Coronavirus: i numeri della regione Lazio
Nel complesso alla giornata dell’1 novembre, sono 36106 gli attuali casi positivi Coronavirus nella Regione Lazio. Di cui 33866 sono in isolamento domiciliare, 2055 sono ricoverati non in terapia intensiva, 182 sono ricoverati in terapia intensiva. 1231 sono i pazienti deceduti e 11436 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 48773 casi.
Il bollettino dello Spallanzani dell’1 novembre 2020
All’Istituto Spallanzani di Roma sono ricoverati “242 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. 40 pazienti necessitano di terapia intensiva”. Lo comunica, nel bollettino medico diffuso in giornata l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani aggiungendo che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 1035”.
L’ipotesi: didattica a distanza per un mese
“Stiamo tutti lavorando per evitare la misura estrema del lockdown, ma per farlo bisogna rispettare le regole” ha premesso il presidente Nicola Zingaretti, intervistato da Lucia Annunziata nella trasmissione Mezz’ora in più di Rai Tre. “Dobbiamo salvaguardare le scuole, soprattutto le elementari e le medie, ma credo che fare la didattica a distanza per un mese – ha aggiunto il governatore del Lazio – possa salvare l’anno scolastico così come chiudere un teatro per un mese può salvare la stagione”. Non è infatti un mistero che, l’ipotesi di affidarsi alla DAD, in queste ore sia stata valutata con molta attenzione dalla giunta regionale”
Alberghi assistiti per quarantene
“Il rapporto tra positivi e tamponi rimane invariato – il commento dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato – . A Roma e nel Lazio già disponibili da mesi oltre 700 posti di alberghi assistiti per quarantene e per i trasferimenti dei clinicamente guariti, attualmente sono liberi 150 posti. Da lunedì si avvia distribuzione dei tamponi rapidi antigenici ai medici di medicina generale e sono gratuiti per gli assistiti. Sempre lunedì scade il termine per la dichiarazione dei requisiti e la capacità di inizio attività dei laboratori privati per l’esecuzione dei tamponi molecolari alla tariffa calmierata, in coerenza con il proficiency test del laboratorio regionale di riferimento dello Spallanzani. In corso l’istruttoria tecnica anche con la rete delle farmacie sia per test sierologici che per i test antigenici”.
Musei Capitolini chiusi per sanificazione
Come comunicano dal Campidoglio domenica e lunedì 1e 2 novembre i Musei Capitolini – compresa la mostra “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori” a Villa Caffarelli – saranno chiusi al pubblico per sanificazione degli spazi.
In Puglia stabile curva contagio (+762) e oltre 6mila tamponi: 10 morti e aumentano i ricoveri (+7)
Rimane stabile, purtroppo a tre cifre, Eppure il numero dei nuovi positivi Covid in Puglia. Nelle ultime 24 ore, infatti, a fronte di 6279 tamponi processati (più di ieri) sono risultati positivi 762 casi.
Aumentano però i ricoveri (+7) e, purtroppo, anche i decessi: +10 (7 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Brindisi, 1 in provincia Barletta).
I 762 nuovi positivi sono coì distribuiti: 263 in provincia di Bari, 59 in provincia di Brindisi, 82 nella provincia BAT, 227 in provincia di Foggia, 25 in provincia di Lecce, 101 in provincia di Taranto, 6 casi di residenti fuori regione, 1 caso di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 556.505 test. 6506 sono i pazienti guariti. 11.393 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 18.622 , così suddivisi:
- 7.688 nella Provincia di Bari;
- 1.989 nella Provincia di Barletta;
- 1.261 nella Provincia di Brindisi;
- 4.414 nella Provincia di Foggia;
- 1.287 nella Provincia di Lecce;
- 1.851 nella Provincia di Taranto;
- 132 attribuiti a residenti fuori regione.
Nonostante i dati preoccupanti, comunque, secondo l’assessore alla Sanità la regione Puglia per il momento non si trova in Fase 4: «Il virus non è fuori controllo».
LA VIROLOGA: «IL VIRUS DURERA’ ANNI»
«Il virus non cede il passo, è più vivo di prima e ne avremo ancora per qualche anno”: è l’allarme che lancia la virologa Maria Chironna, professoressa dell’Università di Bari e responsabile del laboratorio di analisi Covid della Policlinico di Bari.
«Si sta cercando – scrive su Facebook – di arginare una esondazione con sacchi di sale» e ormai le «terapie intensive sono al limite in molte regioni». Secondo la virologa, «operatori sanitari a sufficienza da mettere in campo ora per fronteggiare l’emergenza non ve ne sono, non si acquisiscono competenze dalla sera alla mattina». “Molti – rimprovera – la tanto richiesta verità l’avevano detta e non erano cartomanti. Non abbassare la guardia. L’unica arma sono i comportamenti. Chi ci ha creduto veramente?».
In Toscana sono 2.379 nuovi casi, 18 morti e 158 nuovi positivi a Livorno
Duecentodiciassette casi tra Livorno e provincia (158 in città, gli altri così ripartiti: Collesalvetti 12, Cecina 13, Piombino 5, Rosignano Marittimo 11, Suvereto 1, San Vincenzo 1, Castagneto Carducci 3, Campiglia Marittima 8, Portoferraio 3, Campo nell’Elba 1, Rio 1). Salgono quindi a 3.234 le persone risultate positive al SARS-CoV-2 da inizio emergenza nel territorio livornese, mentre in Toscana nelle ultime 24 ore si registrano in tutto 2.379 nuovi casi (ovvero 161 in meno rispetto al precedente monitoraggio), di cui 417 identificati da attività di screening e 1.962 in corso di tracciamento.
Complessivamente, si tratta tuttavia di una lieve diminuzione di casi in termini di percentuale se correlata al numero dei tamponi (15.841 quelli analizzati): esclusi quelli di controllo, è risultato infatti positivo il 25,57% dei 9.309 soggetti testati contro il 26,49% di ieri quando erano state testate 9.589 persone. Da segnalare anche 18 decessi, di cui due a Livorno (una donna 95 anni e un uomo di 89), con il totale che sale a 1.363: un dato comunque definitivamente superato dalle guarigioni complessive che, con le 231 di oggi, salgono a 15.305 (il 34,1% dei casi totali).
A proposito delle nuove positività, la Regione fa sapere che l’età media è di 45 anni circa (il 17% ha meno di 20 anni, il 25% tra 20 e 39 anni, il 32% tra 40 e 59 anni, il 18% tra 60 e 79 anni, il 8% ha 80 anni o più), mentre nel bollettino odierno non vengono fornite indicazioni a proposito di stati clinici ed altre particolari situazioni.
Decessi, guarigioni, ricoveri e terapie intensive
Per quanto riguarda la situazione attuale, continua a crescere il numero dei pazienti in cura in Toscana che sono 29.974 (+7,50% rispetto al +5,39% registrato ieri e al +10,22% del 30 ottobre) in virtù dei 46.642 contagiati da inizio emergenza, 14.589 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”, risultati negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 716 guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 1.363 decessi.
Da segnalare, infine, la situazione dei ricoveri che sono complessivamente 1.279 (70 in più di ieri, 119 in più del 30 ottobre): tra questi sono 1.106 gli ospedalizzati ordinari (60 in più di ieri) e 173 in terapia intensiva (10 in più di ieri). In aumento, infine, le persone in isolamento domiciliare (28.695, ovvero 2.060 in più rispetto a ieri).
In Campania i positivi salgono per 3.860 casi (27.384 in 10 giorni) e 3 morti.
I positivi al Covid-19 salgono a 59.600 per 3.860 nuovi casi su 21.785 tamponi (980.619 dall’inizio della pandemia). Il nuovo contagio negli ultimi 10 giorni ha prodotto 27.384 nuovi positivi, con una media di 274 al giorno. Tra i nuovi casi, i positivi con sintomi sono 174 nelle ultime 24 ore, rispetto a 3.686 contagiati asintomatici. Aumenta ancora il numero di pazienti per gli ospedali, mentre cresce la preoccupazione per la tenuta del sistema a Napoli a causa della ormai nota carenza di medici e infermieri. Secondo il Report su base regionale diffuso dall’Unità di crisi, su 580 posti letto di Terapia intensiva complessivi, 170 sono occupati e 227 sono attuabili.
Per le degenze, sono attivabili 1.500 posti, a fronte di 1.416 occupati. La riserva in questo caso è di 84. Mentre sul fronte del personale si cercano rinforzi anche tra i medici e gli infermieri andati in pensione, l’Asl 1 Napoli Centro ha lanciato un appello per la ripresa del servizio in via straordinaria, nelle Aziende Ospedaliere i Direttori lavorano per riconvertire al Covid posti nei reparti ordinari. È il caso in queste ore del Policlinico Vanvitelli, che sta attivando 100 posti letto per il Covid 100 in riconversione, dando impulso ad una riorganizzazione dell’attività ospedaliera per contribuire a fronteggiare l’emergenza a Napoli e in Campania.
Anche l’Esercito sta contribuendo
Con uomini e mezzi, offrendo tende a supporto degli ospedali e delle aree ambulatoriali all’aperto per l’esecuzione dei tamponi e dei test epidemiologici. Sul piano epidemiologico l’incidenza della mortalità continua a crescere. Si contano 246 decessi dal primo ottobre, con altre 3 vittime annunciate in queste 24 ore. I numeri rendono difficile evitare ulteriormente decisioni drastiche. Lo stesso Governo si prepara ad assumere misure straordinarie, mentre si inaspriscono ulteriormente le restrizioni in Campania, con la chiusura da domani anche della scuola dell’infanzia.
Per ora non ci sarà il lockdown su scala regionale, ha spiegato il Governatore Vincenzo De Luca, per il quale non è praticabile al di fuori di una norma nazionale. Tuttavia il Premier starebbe valutando di istituire zone rosse su base provinciale nelle grandi aree metropolitane. Rischiano Milano e Napoli. In questo contesto, l’escalation dei casi rende sempre più decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni.

LA SITUAZIONE CLINICA
L’Unità di crisi ha comunicato 3 vittime (registrate tra il 26 e il 30 ottobre). Sale a 676 il numero dei deceduti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Sono 246 i decessi comunicati dall’Unità di Crisi a partire dal primo ottobre. Ci sono 409 nuovi guariti, che portano il totale a 11.746. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio regionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute alle ore 17, i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 1.403 (+18) in terapia intensiva 168 (+7), mentre 42.159 (+3.355) si trovano in isolamento domiciliare. I casi attualmente positivi, cioè detratti i guariti e i deceduti, sono 43.730 (+3.380) contro i 55.740 dall’inizio della pandemia.
POSITIVI AL CORONAVIRUS NELLE PROVINCE
Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso alle ore 17 l’aggiornamento relativo ai casi positivi al coronavirus nelle province della Campania. I dati:
- Napoli 36.481 (+2.353),
- Caserta 9.553 (+737),
- Salerno 5.755 (+439),
- Avellino 2.854 (+121),
- Benevento 1.056 (+64).
Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi già noti ma solo ora confermati.
DOMANI NUOVO DPCM: STOP MOBILITÀ TRA REGIONI. SI DECIDONO LE ZONE ROSSE CON LOCKDOWN
In queste ore il Consiglio dei Ministri sta vagliando le misure da adottare per contrastare la diffusione del virus in Italia. Confronto in corso oggi e domani con enti locali comitati tecnici e per finire i gruppi parlamentari. Si decideranno le zone rosse con il lockdown a livello regionale e sub regionale. Da quanto sembra, si tratta dell’ultimo tentativo prima di stabilire una chiusura totale nazionale. Le restrizioni potrebbero scattare in Lombardia e Piemonte, in Emilia Romagna e Campania, con riferimento all’area metropolitana di Napoli. Al vaglio anche Umbria e Puglia. Il lockdown non coprirebbe tutto il territorio regionale, ma solo ambiti provinciali, laddove l’indice Rt, il rapporto tra tamponi eseguiti e positivi, è superiore a 1,5. I provvedimenti saranno annunciati dal Presidente del Consiglio domani, lunedì 2 novembre, con le comunicazioni alla Camera dei deputati e al Senato, rispettivamente fissate per le 12 e per le 17.
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