In questo tutorial mostreremo in modo divertente come si realizza un Slime Challenge.
Visione consentita ai Minori
Il materiale che serve per la preparazione: contenitori piccoli, delle mini colle viniliche trasparente , aggiungere i glitter colorati a proprio piacere, poi il colorante (se lo si vuole colorare), liquido per lenti a contatto e il bicarbonato. Passiamo adesso alla preparazione: inserire nel contenitore la colla vinilica, preferibilmente trasparente, mettere il colorante se lo si preferisce colorato, versare nel contenitore il liquido per le lenti a contatto, mescolare per un bel po’ ed aggiungere il bicarbonato e continuare a mischiare fino a quando non si addensa tutto. Ecco a voi lo Slime più fico del web.
Curiosità:
Vi ricordate la scia verde lasciata ovunque da Slimer, il fantasmino di Ghostbuster? E’ più o meno questa la consistenza dello Slime, una sostanza viscosa e colorata che sta facendo impazzire bambini, adolescenti e anche qualche adulto. Capire il motivo può non essere facile: questa gelatina, infatti, sembra piacere solo per la sua consistenza gommosa, che la rende adatta ad essere usata come antistress, per i suoi colori brillanti e per il buffo scoppiettio che produce quando si schiaccia.Una delle sue particolarità più apprezzate, però, è che può essere creato anche in casa utilizzando pochi e semplici ingredienti e scatenando la creatività: nascono così lo slime fluffy, perlato, dorato, arcobaleno, glitterato, traslucido, fluorescente, profumato al caffè, croccante, con perline, coriandoli, ciondoli e in centinaia di altre versioni, tutte con immancabile pubblicazione sui social.
Curiosità:
Sono proprio i social network ad aver dato fama e visibilità allo Slime: tra Facebook, Twitter e Instagram, infatti, sono oltre 7 milioni i contenuti dedicati alla “melma” (questa è infatti la traduzione letterale del termine inglese), anche se è YouTube a detenere lo scettro, con moltissimi e cliccatissimi tutorial dedicati alla produzione e personalizzazione dello Slime. Nonostante il suo travolgente successo, però, lo Slime non è proprio una novità. Chi non ricorda il il Pongo o il Didò? La consistenza era leggermente diversa e venivano usati anche per creare piccole opere d’arte, ma possono essere tranquillamente annoverati tra gli antenati dello Slime, così come gli Skifidol, i viscidi pupazzetti lanciati negli anni Novanta, e le onnipresenti manine appiccicose che si trovavano nei sacchetti di patatine e che venivano lanciate su soffitti e pareti per la gioia delle mamme.