
Comicità sui farmaci è uno sketch divertentissimo dove attraverso un’interpretazione comica vengono inseriti in modo letterario alcuni farmaci in un discorso quotidiano.
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Cenni storici – comicità sui farmaci
La storia del farmaco è lunga quanto quella della civiltà, le sue origini, infatti, possono essere già individuate:
“in quei tentativi condotti dai cosiddetti uomini primitivi volti a riconoscere le proprietà benefiche contenute in erbe, acque sorgive e sostanze alimentari”.
Nel passato la preparazione di un farmaco era soggetta a precisi rituali che ne consentivano la trasmissione nel tempo.
La storia recente del farmaco in Italia è legata alla nascita delle prime industrie farmaceutiche, dovute all’iniziativa di farmacisti, come:
Francesco Angelini, Archimede Menarini, Carlo Erba, Franco Dompè, Giacomo Chiesi e Giovanni Battista Schiapparelli, che realizzarono i primi stabilimenti dopo aver avuto successo con le loro specialità preparate in laboratorio.
Fra le due guerre si impone la chemioterapia, negli anni trenta il sulfamidico, nel decennio successivo l’antibiotico.
Descrizione
Un farmaco può essere utilizzato o somministrato allo scopo di ripristinare,modificare funzioni fisiologiche, esercitando un’azione farmacologica, immunologica o metabolica.
Un farmaco può anche essere utilizzato per sospendere o far cessare funzioni fisiologiche.
Affinché possa essere commercializzato (Italia compresa), un farmaco deve possedere tre caratteristiche: qualità, sicurezza ed efficacia.
A queste si possono aggiungere limitazioni imposte da diversi stati in cui viene commercializzato o non commercializzato un farmaco.
Ogni farmaco terapeutico tipicamente presenta uno o più principi attivi:
- una destinazione d’uso
- una modalità d’uso
- una posologia
- controindicazioni
- effetti collaterali, tipicamente descritti all’interno del cosiddetto foglietto illustrativo.
In generale vale il principio di sommo buon senso secondo il quale ogni farmaco è prescritto dal medico curante al paziente in virtù dei suoi effetti curativi che superino gli effetti collaterali con modalità e tempi di assunzione che possono variare da soggetto a soggetto in virtù della sua personale risposta al farmaco, dunque in stretta collaborazione tra medico e paziente.
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